In tanti ci hanno posto questa domanda, alla quale vogliamo adesso dare una risposta. Gli inserti anti foratura per gli pneumatici sono progettati per proteggere il cerchio da un duro impatto ma anche per consentire ancora di pedalare per ritornare all’auto o a casa nel caso la gomma subisse un taglio o una foratura consistente che neanche il liquido sigillante e i plug (vermicelli) siano in grado di riparare.
Abbiamo avuto modo di testarne diversi modelli, ciascuno con caratteristiche diverse, che potete vedere negli articoli qui sotto:
Proprio per queste loro peculiarità hanno trovato un buon riscontro tra gli appassionati della mountain bike, che a fronte dei vantaggi accettano di caricarsi un peso aggiuntivo all’interno degli pneumatici. Peso che in genere varia tra i 100 e i 150 grammi per il singolo inserto, non proprio trascurabile se si considera che va a gravare su una massa in rotazione, a discapito quindi della scorrevolezza ma anche della reattività del mezzo nei rilanci.
Sono indubbi i vantaggi che derivano dall’utilizzo di inserti nei pneumatici, che oltre a quelli già menzionati comprendono anche un migliore supporto del fianco quando si utilizzano pressioni più basse per una migliore trazione. Tutti questi vantaggi, comunque, diventano evidenti soprattutto se si percorrono solitamente sentieri con rocce taglienti e con un’alta probabilità di foratura.
Negli altri casi e in particolare per un utilizzo XC o trail ride leggero questi vantaggi non compensano il peso extra e neanche le difficoltà che spesso si incontrano in fase di installazione, visto che non è proprio come installare una camera d’aria. Sarà per questo motivo, forse, che alcuni biker preferiscono utilizzare l’inserto solo nella gomma posteriore, in genere quella più suscettibile alle forature.
Ritornando al discorso peso, è da dire che sul mercato ormai sono disponibili anche inserti più leggeri pensati proprio per un utilizzo XC, che garantiscono comunque una buona protezione rimanendo in tale ambito di utilizzo. In ogni caso noi consigliamo l’uso di inserti solo a chi percorre spesso sentieri caratterizzati da ostacoli taglienti e con una guida aggressiva, in tutti gli altri casi non ne vediamo la necessità, mentre consigliamo di utilizzare pneumatici in modalità tubeless, che restano più che validi a proteggere dalle classiche forature.