In test: Vittoria Goma TNT 29 x 2.25″/2.4″

Quando abbiamo testato le ruote Deamion di Vittoria, avrete notato la presenza delle coperture Goma dello stesso marchio italiano. Coperture che abbiamo avuto poi modo di spremere a fondo, vista anche la possibilità di provare sia un set completo da 2.25″ che un esemplare da 2.4″, ed eccovi le nostre impressioni.

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Descrizione

Da alcuni anni nel catalogo del produttore italiano, già quando era presente sul mercato con il marchio Geax, la Goma è offerta come copertura destinata ad un utilizzo dal trailride all’enduro, con il suo battistrada dal disegno molto aggressivo e dal profilo particolarmente arrotondato. La Goma, inoltre, ha un’unica direzione di rotolamento.

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I tasselli sono distribuiti in maniera ben spaziata e su quattro file, con le due centrali che descrivono un canale ben definito per garantire alla ruota la massima direzionalità e con i tasselli aventi un intaglio sulla loro sommità. Le due file laterali, invece, hanno i tasselli dotati di un intaglio e una scanalatura per garantire la presa sul fondo in fase di piega. Non ci sono, quindi, tasselli di transizione verso la spalla, seppure notiamo che i tasselli centrali presentano un leggero allungamento verso la spalla.

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Per quanto riguarda la mescola, a differenza dei modelli già testati, Mezcal e Morsa, la Goma non utilizza il Grafene né la tecnologia 4C che contraddistingue la presenza di 4 mescole combinate insieme, ma adotta la Sticky Soft, una mescola pensata per soddisfare le esigenze dell’utente finale medio che vuole una gomma performante ma allo stesso tempo duratura.

La sigla TNT (Tube/No Tube) sta ad indicare la presenza della carcassa tubeless ready di Vittoria, con la possibilità quindi di utilizzare la gomma con o senza camera d’aria. Una carcassa che si compone di una trama da 120 TPI mentre il cerchietto è in Aramid pieghevole, con l’aggiunta di protezioni interne sui fianchi a favore di una maggiore durata e resistenza a tagli e forature.

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La Goma è disponibile nei formati ruota 26″, 27.5″ e 29″. Nel diametro 29″ da noi testato viene offerta nelle sezioni da 2.25″ e 2.4″. Il peso medio da noi rilevato tra le due coperture da 2.25″ è stato di 850 grammi mentre l’unico esemplare da 2.4″ avuto in prova ha un peso di 1080 grammi. La singola copertura è in vendita al prezzo di € 54,95.

Info: www.vittoria.com

Il test

Nonostante la struttura rigida, l’installazione delle Goma è avvenuta senza particolari problemi sia sulle ruote Deamion dello stesso marchio che su altro set di ruote già in uso. Le coperture tallonano rapidamente e in maniera netta, mantenendo molto bene la pressione interna già dalla prima uscita. Anche spingendoci a pressioni basse, fino a 1.6 bar, non si è mai verificato alcun principio di stallonamento o perdita di pressione.

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Nonostante il peso importante, in fase di accelerazione anche se non brilla riesce comunque a raggiungere in tempi ragionevolmente brevi le alte velocità. Sui fondi molto compatti si avverte un po’ di resistenza al rotolamento, dovuta alla mescola molto morbida adottata per questa gomma. Caratteristica che poi però la rende estremamente aderente sui fondi più sconnessi, dove la Goma resta attaccata al terreno senza mai mostrare segni di cedimento. In particolar modo, montando la sezione da 2.4″ all’anteriore e lasciando la 2.25″ al posteriore ci siamo giovati di un grip ancora maggiore.

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Alle alte velocità si apprezza molto l’elevata direzionalità offerta da queste gomme, che facilitano il mantenimento della traiettoria impostata, così come la quasi inesistente deriva della gomma nonostante la sezione rilevante. In fase di piega, pur richiedendo una certa decisione nell’impostazione, le abbiamo trovate comunque leggermente più facili da gestire rispetto alle Morsa.

In salita il comportamento è stato al di sopra delle aspettative, visto il peso delle Goma. Le coperture si arrampicano bene e più il fondo diventa inconsistente più stupiscono nel mantenere l’aderenza su ottimi livelli. Al posteriore gran parte delle coperture dal profilo arrotondato tende a perdere aderenza affrontando le salite dal fondo più sconnesso, anche per la ridotta impronta a terra. Questo non è accaduto con le Goma, secondo noi ciò è dovuto probabilmente al tipo di mescola adottata.

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Il comportamento sul bagnato si è dimostrato molto prevedibile. Non abbiamo mai riscontrato particolari scivolamenti, neanche sulle radici più ostiche, mentre nel fango l’autopulizia è stata di buon livello. Anche le prestazioni in frenata si sono mantenute superiori alla media, grazie all’ampia presa a terra dei tasselli centrali, donando al mezzo la sicurezza di potersi arrestare in tempi estremamente brevi su qualsiasi tipo di fondo.

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Nei sei mesi di utilizzo le Goma hanno dimostrato di essere delle più che valide coperture per un utilizzo dal trailride all’enduro, anche per quanto concerne l’usura che si è mantenuta nella norma. Noi le consigliamo nella sezione da 2.4″ per un uso in ambito enduro, quindi più aggressivo anche se a discapito della scorrevolezza, mentre in un ambito “più tranquillo” conviene senza dubbio puntare sulla sezione da 2.25″ che riesce a regalare un buon compromesso tra scorrevolezza e aderenza. In generale, sono gomme che infondono molta sicurezza anche nei tratti più impegnativi, donando al biker la consapevolezza di avere a disposizione un contatto sicuro con il terreno anche nelle situazioni più critiche, con la conseguenza di un maggior divertimento per il semplice appassionato e la certezza di poter spingere di più per chi gareggia invece nell’enduro.