Lo scorso autunno Selle Italia ha presentato X-Bow, la nuova gamma di selle dedicata al mondo all mountain, enduro, ebike e gravel, frutto di uno specifico studio che ha portato Selle Italia a brevettare un innovativo metodo di fissaggio del carrello, con una serie di vantaggi conseguenti. Abbiamo avuto modo di testare per un lungo periodo uno dei modelli di questa gamma.

DESCRIZIONE

La particolarità delle selle X-Bow, infatti, è che il carrello è fissato nella parte più posteriore della sella, quasi sul bordo, e questo fa sì che l’area dello scafo sulla quale vanno a fare pressione le ossa ischiatiche e le zone perineali sia più libere, limitando al minimo la pressione di queste zone sulla sella.

Il carrello, inoltre, consente una più ampia possibilità di regolazione della sella grazie all’aumento della sezione utile per il fissaggio del reggisella. In aggiunta questo comporta una maggiore flessibilità della stessa sella, a favore quindi di una maggiore capacità di assorbimento delle vibrazioni derivanti dai terreni sconnessi, grazie anche alla presenza degli Shock-Absorber situati tra telaio e scafo.

La X-Bow è una sella corta, con la zona posteriore leggermente rialzata per una maggiore stabilità. Il rivestimento è in Soft-Tek, un materiale particolarmente morbido. La versione qui in test ha il carrello in acciaio stabilizzato al titanio 316, con diametro di 7 millimetri. 

La X-Bow è disponibile soltanto con scafo forato, sebbene sia possibile scegliere l’imbottitura con o senza foro Superflow, progettato per ridurre la pressione sulle zone del corpo maggiormente sottoposte a stress quando si è in sella.

La sella, inoltre, è disponibile nelle misure S3 e L3 dell’idmatch, un sistema ideato da Selle Italia che consente di individuare la propria sella ideale in base a quattro livelli di parametri:

  • Parametri generali: età, altezza, peso, genere, tipo di utilizzo della sella
  • Distanza intertrocanterica: misura della distanza tra le due grandi tuberosità del femore
  • Circonferenza cosce: rilevata alla radice del gluteo con uno strumento denominato fettuccia metrica
  • Rotazione del bacino: rilevata tramite l’inclinometro pelvico

Ogni idmatch Center Selle Italia è dotato di appositi strumenti di rilevazione e di uno specifico software in grado di rilevare tutti i parametri necessari e successivamente elaborare il risultato finale, rappresentato da una delle 6 categorie di misura. Ad ogni categoria di misura corrisponde un gruppo di versioni di selle, facilitando così la scelta finale e rendendola soprattutto più mirata. Maggiori informazioni sul sistema idmatch possono essere reperite qui.

Il peso da noi rilevato della sella, nella taglia L3, è stato di 270 grammi, mentre le dimensioni sono di 255 x 155 mm. La X-Bow TI 316 Superflow è disponibile nel solo colore nero ed in vendita al prezzo di € 129,90.

Info: selleitalia.com

IL TEST

di Amedeo Liguori

La X-Bow presenta forme compatte, con un’imbottitura che ad un primo contatto potrebbe sembrare dura ma in realtà è molto densa e sembra ben distribuita nei punti giusti. Per il montaggio non ho rilevato particolari difficoltà, grazie anche allo spazio presente tra carrello e scafo, che consente ampio spazio di personalizzazione del posizionamento della seduta.

Già nella prima uscita ho apprezzato la notevole riduzione della pressione sulle parti più sensibili, in particolare percorrendo lunghe salite, il che mi ha fatto riscontrare un conseguente drastico calo dei classici fenomeni di intorpidimento. La lunghezza ridotta della X-Bow a prima vista non sembra consentire ampia libertà di movimento nelle varie situazioni che si presentano, ma forse il movimento lo si cerca quando la seduta non è proprio confortevole.

In questo caso, invece, dopo una prima uscita di rodaggio ho potuto apprezzare il comfort offerto dalla X-Bow anche nelle uscite di media/lunga durata. La coda leggermente rialzata aiuta a sostenere il busto in fase di spinta sui pedali quando si percorre una ripida salita. Avrei preferito trovare, invece, un naso leggermente curvato, tuttavia la sua imbottitura mi ha fornito, sempre in salita, un valido appoggio quando ho dovuto spostarmi in punta di sella.

In discesa, nonostante la generosa larghezza, la X-Bow non mi ha mai ostacolato nei movimenti in fuori sella, sebbene in questi casi non posso dire di non aver sentito la sua presenza.

Sul lungo periodo la resistenza all’usura si è dimostrata all’altezza delle altre caratteristiche qualitative di questa sella, che ferme restando le preferenze personali in tema di seduta, consiglierei sicuramente a chi cerca una sella comoda per le uscite di lunga durata.