In autunno Vittoria ha ulteriormente esteso la propria gamma di pneumatici, introducendo il modello Syerra. Si tratta di una copertura pensata per soddisfare le esigenze di sempre più biker, che desiderano una gomma da cross country ma che allo stesso tempo se la cavi egregiamente anche in un ambito di utilizzo più trail ride. Subito dopo la presentazione l’azienda italiana ce l’ha inviata per un test di lunga durata.
DESCRIZIONE
La Syerra si presenta con un disegno del battistrada che deriva dai modelli Agarro e Mazza, offrendo nel contempo un peso ridotto ed una maggiore scorrevolezza. Troviamo un canale centrale ben definito, a favore quindi della direzionalità, inoltre i tasselli centrali sono dotati di uno scalino per garantire la scorrevolezza mentre quelli laterali sono ben pronunciati per garantire maggior presa in curva. Tutti i tasselli, infine, sono dotati di un intaglio sulla sommità, a favore del grip.
La Syerra sfrutta la presenza della mescola 4C, ovvero 4 mescole combinate insieme, con l’aggiunta del Grafene, un materiale innovativo che già da tempo caratterizza le gomme Vittoria e che recentemente è giunto ad una versione evoluta, da cui la sigla 2.0 (per maggiori dettagli su questo materiale vi rimandiamo al seguente articolo).
La carcassa è in Nylon da 60 TPI, di tipo tubeless ready, quindi con la possibilità di essere convertita in tubeless. In aggiunta troviamo un ulteriore strato in Nylon a protezione dalle forature e un inserto anti-pizzicatura laterale (APF). Il cerchietto è di tipo pieghevole.
Il peso medio da noi rilevato tra le due coperture in test è stato di 804 grammi. La Syerra è disponibile, al momento, esclusivamente nella misura da noi testata. La singola copertura qui in test è in vendita al prezzo di € 60,95.
Info: vittoria.com
IL TEST
di Amedeo Liguori
Considerata la sezione e la tassellatura non proprio ridotta come una da XC racing, la Syerra si presenta con un peso contenuto, il che non può che fare piacere. L’installazione è avvenuta senza particolari difficoltà, sono riuscito a far tallonare i fianchi con una buona pompa da officina constatando poi un’ottima tenuta dell’aria già dal primo gonfiaggio. In modalità tubeless, già dalla prima uscita non ho rilevato perdite di pressione, segno di un perfetto disegno dei fianchi che vanno ad aderire al cerchio.
La Syerra ha dimostrato una più che buona scorrevolezza nel percorrere i fondi più veloci e compatti. La presenza sul battistrada di un canale centrale ben definito ha consentito di mantenere una buona direzionalità della gomma anche alle velocità più elevate. Grazie al disegno rotondo della gomma e alla distribuzione dei tasselli intermedi, che accompagnano in maniera graduale nella transizione da quelli centrali a quelli laterali, la Syerra non richiede manovre decise nei cambi di direzione, la gomma si lascia quindi guidare in modo molto progressivo negli appoggi.
Con queste caratteristiche, la gomma ha trasmesso sul campo, fin dal primo utilizzo, una notevole sicurezza e un comportamento molto prevedibile, anche in frenata. I tasselli offrono un’ottima presa anche sui fondi molto sconnessi e anche la mescola adottata fa il suo dovere. La gomma fa sentire il suo limite, dovuto ai tasselli centrali non troppo pronunciati, solo se si percorrono tratti notevolmente sconnessi a velocità elevate, ma stiamo parlando di ambiti di utilizzo che vanno al di là della destinazione d’uso prevista per la Syerra.
Nei tratti bagnati la gomma continua a regalare buoni livelli di prevedibilità. La mescola in uso mi ha davvero impressionato nelle condizioni più critiche per come ha consentito di mantenere una buona aderenza senza mai scomporsi e senza necessità di diminuire la velocità, ad eccezione, come detto, nei tratti particolarmente impegnativi.
Al termine di questo test non posso che esprimermi positivamente per la Syerra. Una gomma che sul lungo periodo mi ha fatto davvero divertire un po’ su tutti i terreni, dal compatto allo sconnesso, mantenendo un livello di usura nella media per il segmento di utilizzo e con un peso contenuto per la destinazione d’uso.