Thok E-Bikes è nata nel 2016 ad Alba (CN) dalla passione di Stefano Migliorini, ex downhiller professionista e Campione del Mondo di BMX, unita alla capacità imprenditoriale di Giuseppe Bernocco e Sebastiano Astegiano, fondatori del Gruppo TCN. Thok realizza esclusivamente eBike e dopo le prime creazioni full suspended, questa primavera ha presentato la nuova MIG-HT, una front dalla doppia anima come andremo a scoprire nel nostro test.
La MIG-HT di base propone una piattaforma front a pedalata assistita con geometrie aggressive, una forcella da 120 mm e coperture da 29 x 2.60″.
Ma la MIG-HT si dimostra anche estremamente versatile, visto che oltre al carattere di base dedicato all’utilizzo in off-road, questa eBike è in grado di “trasformarsi” anche in un mezzo per un utilizzo urbano, grazie al kit Tourer messo a disposizione da Thok, acquistabile a parte al prezzo di € 150. Il kit comprende parafango anteriore e posteriore, cavalletto, porta pacchi, impianto luci e gomme stradali Schwalbe Big Ben 29 x 2.15″.
Il telaio è realizzato con tubazioni in alluminio 6061 T4 T6, particolarmente robuste quindi vista l’adozione di un’unità motrice ma anche dotate di spessore variabile per contenere il peso, oltre che sottoposte a idroformatura, con parti forgiate e lavorate in CNC.
Il triangolo principale è predisposto per consentire l’alloggiamento di due porta borracce, uno sotto il tubo orizzontale e l’altro sopra l’obliquo.
L’assistenza alla pedalata è affidata al motore Shimano Steps E7000 da 250 W di potenza e 60 Nm di coppia. La versione meno estrema della gamma MTB di Shimano Steps, che si sposa bene quindi con il concetto di versatilità di questa eBike. La MIG-HT, inoltre, è dotata di un paramotore in materiale plastico resistente per proteggere il motore dagli urti.
La batteria da 504 Wh è posizionata al di sotto del tubo obliquo ed è assicurata da una serratura a chiave. E’, inoltre, protetta da una gabbia in ABS facilmente smontabile, che permette di ricaricare la batteria anche mentre è montata sulla bicicletta.
Il funzionamento del motore viene gestito dall’unità Shimano SC-E7000, un display ad alta visibilità che fornisce informazioni riguardanti la modalità di assistenza, la velocità di guida, la durata residua della batteria, la distanza percorsa, il tempo impiegato. E’ possibile scegliere tra 3 modalità di assistenza: Eco, Trail e Boost oppure di disattivare il motore. E’ possibile, inoltre, impostare anche la modalità Walk Assist, con la quale viene attivato un supporto dosato con velocità fino a 6 km/h, nel caso in cui ci si debba spostare a piedi con la bici lungo tratti in salita.
Le modalità di assistenza vengono impostate mediante il comando posto sul lato sinistro del manubrio.
La forcella è una RockShox Recon RL, con possibilità di regolazione della compressione fino al blocco totale mediante la leva posta in cima allo stelo destro e della riestensione agendo sul registro posto al di sotto del fodero destro.
Le ruote sono assemblate con cerchi in alluminio realizzati da Thok insieme a mozzi a marchio Novatec. I raggi in acciaio sono in numero di 32 per ruota, a diametro costante e con attacco alla flangia del mozzo di tipo J-Bend. Le coperture adottate sono le versatili Maxxis Ikon EXO/TR da 29 x 2.60″ e a doppia mescola.
Trasmissione interamente Shimano Deore a 10 velocità, con cassetta pignoni 11-42T, ad eccezione della guarnitura a marchio FSA e con corona 34T.
L’impianto frenante è un Tektro HD-M275, con dischi da 203 mm anteriore e 180 mm posteriore.
Il posto di guida è realizzato interamente da Thok. Troviamo un manubrio da 780 mm, con attacco da 55 mm di lunghezza, manopole a singolo collare di bloccaggio, reggisella di tipo fisso e sella pensata per le lunghe escursioni.
Specifiche
Telaio: | Alluminio 6061 T4 T6 |
Escursione ant.: | 120 mm |
Forcella: | RockShox Recon RL |
Comando cambio: | Shimano Deore, 10v |
Cambio: | Shimano Deore, 10v |
Guarnitura: | FSA, 34T |
Cassetta pignoni: | Shimano Deore, 11-42T 10v |
Catena: | KMC |
Freni: | Tektro HD-M275, 203/180 mm |
Ruote: | Thok – cerchio 30c, mozzi Novatec 15×110 mm/12×148 mm, 32 raggi 2 mm |
Coperture: | Maxxis Ikon EXO/TR 29 x 2.6″ |
Manubrio: | Thok, 780 mm larghezza |
Manopole: | Thok, single lock-on |
Attacco manubrio: | Thok, 55 mm lunghezza |
Serie sterzo: | Semi integrata |
Reggisella: | Thok |
Sella: | Thok Fit |
Motore: | Shimano Steps E7000, 250 W, 60 Nm |
Batteria: | Shimano, 504 Wh |
Display: | Shimano SC-E7000 |
Peso: | 21,2 kg (taglia L, senza pedali) |
PREZZO: | € 2.899,00 |
Geometrie
Taglie disponibili: | S-M-L-XL |
Angolo sterzo: | 66,5-67-67-67° |
Angolo piantone: | 74° |
Orizzontale virtuale: | 578-599-625-647 mm |
Altezza movimento centrale: | 322 mm |
Tubo sterzo: | 110-110-130-150 mm |
Carro posteriore: | 450 mm |
Reach: | 399-419-440-457 mm |
Interasse: | 1148-1164-1193-1217 mm |
Info: www.thokbikes.com
In sella
In mancanza di un reggisella telescopico, si apprezza la presenza di un collarino stringisella apribile, sebbene in molti preferiranno dotare la MIG-HT di un telescopico, vista l’indole trail ride del mezzo e la predisposizione del telaio. Telaio che si fa apprezzare anche per la possibilità di montare due porta borraccia, che in tanti sfrutteranno nelle uscite meno lunghe, non rinunciando così ad una corretta idratazione. Per il resto abbiamo trovato perfette le misure, compresa quella del manubrio, apprezzando anche il generoso batticatena e la presenza del guidacatena.
Per la regolazione del SAG della forcella è possibile sfruttare l’etichetta adesiva posta sul fodero sinistro, dove sono indicati i valori di pressione consigliati in funzione del peso del biker. Utilizzando questi valori come base di partenza, ci siamo trovati bene fin dalle prime uscite, affinandoli poi in quelle successive. La regolazione della pressione delle gomme richiede un po’ di accortezza in più del dovuto, visti i notevoli volumi di aria in gioco ed il peso complessivo del mezzo, in modo da evitare sia un’eccessiva resistenza al rotolamento, se la pressione è troppo bassa, che un eccessivo rimbalzo, se viceversa troppo alta.
Apprezzabile la possibilità offerta da Thok di sfruttare con praticità la MIG-HT anche in un contesto più cittadino, adottando il kit messo a disposizione. In questo modo è possibile trasformare la bici in un valido mezzo a pedalata assistita per spostarsi tra le vie cittadine, ad esempio per recarsi al lavoro, con la sicurezza offerta dalle luci, la possibilità di carico del portapacchi, la praticità del cavalletto quando si smonta dalla sella, la protezione dallo sporco offerta dai parafanghi e le gomme più scorrevoli, forse però sarà opportuno dotarsi anche di un set di ruote aggiuntivo, da destinare all’utilizzo con il kit Tourer in modo da non essere costretti a continui cambi di gomme tra un tipo di utilizzo e l’altro.
In pianura
Non sarà facile resistere alla tentazione di lasciar fare tutto al motore, basta però non esagerare in modo da garantirsi un’autonomia della batteria sufficiente ad affrontare un’uscita di medio/lunga durata, come abbiamo avuto modo di rilevare. Abbiamo trovato morbida e fluida la risposta del motore al punto che non abbiamo mai sentito l’effettiva esigenza di intervenire sulla personalizzazione consentita da Shimano.
In questo contesto la MIG-HT spiana tutto quello che trova sul percorso e le gomme di ampio volume assorbono molto bene le asperità attenuando in parte l’assenza di una sospensione posteriore.
In curva
Pur in presenza di un motore, l’assenza di un carro ammortizzato ha consentito di contenere gli ingombri rendendo la MIG-HT abbastanza reattiva nei single-track più tortuosi, sebbene l’angolo di sterzo più votato alla discesa non renda la risposta al livello di un mezzo da XC, ma questo lo sapevamo già, sarà quindi il caso di non esagerare con il livello di assistenza alla pedalata in tale contesto.
Le cose cambiano nettamente all’aumentare della velocità. Nell’affrontare le curve più veloci, infatti, ci si gode un elevato livello di stabilità proprio per effetto del peso del mezzo e delle quote geometriche più votate in tal senso, ma anche grazie all’appoggio extra fornito dalle gomme.
In salita
Inutile dire che anche le salite più ripide vengono affrontate con disinvoltura dalla MIG-HT, che in questo contesto sfrutta anche il generoso volume delle gomme per affrontare anche i tratti più tecnici, dove non capiterà praticamente mai di dover mettere il piede a terra, a patto in questi casi di saper dosare bene la potenza del motore e non lasciarsi troppo andare a brusche accelerate, sebbene l’unità Shimano fa davvero miracoli nel mantenere una buona fluidità nell’erogazione della potenza e lo si apprezza soprattutto nei momenti più critici di attacco e stacco, ad esempio nell’affrontare i tornanti ricchi di ostacoli o con scarsa aderenza.
In discesa
Il peso complessivo, il volume delle gomme e l’angolo di sterzo regalano una stabilità esemplare anche nei tratti più veloci. In questo contesto si apprezza il potenziale non trascurabile del mezzo esaltato da una costruzione robusta oltre che dalla generosa raggiatura delle ruote.
Abbiamo trovato molto versatili le coperture in dotazione, ma probabilmente qualcuno vorrà optare per qualcosa di ancora più aggressivo e forse anche di più robusto sui fianchi, in modo da ridurre le deformazioni della carcassa. Il comportamento in frenata si è attestato su buoni livelli considerando l’assenza di una sospensione posteriore, grazie al disco di diametro maggiorato all’anteriore e alle coperture di ampio volume che aumentano la superficie mordente sul terreno.
Conclusioni
La MIG-HT si è dimostrata un’interessante interpretazione del segmento, caratterizzata da una funzionalità di livello elevato grazie alla sua qualità costruttiva oltre che alla funzionalità del supporto alla pedalata. Le geometrie adottate si sono, inoltre, dimostrate adatte a soddisfare anche il biker dal carattere più aggressivo, rendendola un’ottima compagna per coloro che sono alla ricerca di un avventuroso divertimento sui sentieri di qualsiasi pendenza e lunghezza e che preferiscono la semplicità strutturale di una front alla complessità di una full, tenendo però sempre presente gli effettivi limiti dovuti all’assenza di una sospensione posteriore e magari dotandosi di un buon reggisella telescopico.