In test: Sigma Sport Buster 600

Sono sempre di più gli appassionati del mondo della mountain bike che provano le uscite serali, a volte costretti dalla mancanza di tempo, e parliamo soprattutto in quei periodi dell’anno in cui le ore di luce sono ridotte, ma a volte anche solo per provare qualcosa di diverso dal solito in qualunque periodo dell’anno. Non sono pochi quelli che restano affascinati dalle sensazioni completamente diverse che può regalare un’uscita al buio, ma per farlo in sicurezza e garantirsi buoni margini di divertimento occorre dotarsi di sistemi di illuminazione di elevata qualità, che sanno offrire solo pochi produttori. Sigma Sport è uno di essi, visto che oltre a produrre da anni ciclocomputer, offre anche una linea completa di sistemi di illuminazione. Tra le ultime novità abbiamo avuto in test il Buster 600.

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Descrizione

Il Buster 600, come dice il nome, offre una potenza di 600 Lumen per un raggio di azione di ben 100 metri, con emissione di luce bianca e con un’angolazione di 17°. La luce è prodotta da un Led Cree. Cree è un’azienda del North Carolina (USA), leader nel mercato dei prodotti di illuminazione grazie all’introduzione di materiali innovativi e nuove tecnologie che hanno rivoluzionato l’illuminazione a Led.

E’ dotato di batteria integrata agli ioni di litio che si ricarica mediante un cavo USB, in dotazione, da collegare all’apposita porta situata sul lato inferiore e protetta da una guarnizione in silicone flessibile.

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Il design è compatto. Il corpo è realizzato in alluminio ed è resistente all’acqua secondo lo standard internazionale IPX 4, ovvero offre protezione contro gli spruzzi provenienti da tutte le direzioni. La zona bulbo è caratterizzata, inoltre, dalla presenza di alette di raffreddamento sui due lati per la dissipazione del calore generato dalla luce, in modo da garantire una lunga durata di vita del Led.

L’accensione avviene tramite un interruttore posizionato in alto e leggermente rialzato. Con un doppio clic si accende direttamente nella modalità di massima potenza. Ogni clic successivo passa alla modalità seguente, per un totale di 6 modalità: Power (massima potenza – 600 Lumen), Standard (media potenza – 300 Lumen), Eco (minima potenza – 200 Lumen), Flashing (lampeggio), Fast Flashing (lampeggio veloce) e SOS. Per lo spegnimento, invece, basta tenere premuto il pulsante per un paio di secondi.

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Intorno al pulsante di accensione è posizionato l’indicatore del livello della batteria, che assume un colore verde per indicare un’autonomia residua del 70% e diventa rosso quando la batteria è al 30%. L’autonomia è di 2 ore in modalità Power e fino a 13 ore in modalità SOS. La batteria può essere ricaricata collegando il Buster 600 ad un computer o ad una normale presa (in questo caso mediante apposito adattatore per USB, non in dotazione) ed ha un tempo di ricarica completa di 4 ore.

Con il Buster 600 troviamo in dotazione il supporto a manubrio. Un supporto in grado di ruotare di 360° e che viene montato al manubrio senza la necessità di alcun attrezzo.

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In opzione è disponibile anche un ulteriore supporto per il manubrio, in silicone, inviatoci da Sigma Sport insieme al Buster 600, che noi abbiamo sfruttato per montare il faretto sul casco.

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E’ previsto, comunque, come ulteriore opzione, anche uno specifico supporto per il casco. Il peso da noi rilevato del Buster 600, comprensivo del supporto a manubrio, è stato di 150 grammi.

Il Buster 600 è in vendita al prezzo di € 99,95, comprensivo di supporto a manubrio e cavo USB per la ricarica.

Info: www.sigmasport.com

Il test

Il Buster 600 di Sigma Sport è un faretto incredibilmente piccolo e leggero, considerato che integra anche la batteria, e sulla carta non ispira una gran fiducia, almeno finché non lo si accende.

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Il montaggio al manubrio del supporto in dotazione è molto semplice. Il collarino è dotato di una serie di spessori in silicone che possono essere rimossi singolarmente in modo da adattare il supporto al diametro del punto del manubrio in cui lo si andrà a montare. Per il serraggio si utilizza la vite integrata a leva, che può essere azionata anche con il guanto vista la sua conformazione.

Una volta fissato il supporto, il faretto viene inserito nell’apposita slitta, dotata di blocco finale che impedisce al faretto di essere accidentalmente rimosso. Lo stesso, infatti, può essere rimosso solo premendo la levetta di blocco. Un’operazione di montaggio estremamente rapida a vantaggio, quindi, di un eventuale utilizzo del faretto su bici diverse.

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Il Buster 600 può essere acceso anche senza togliere i guanti, vista la grandezza del pulsante di accensione. Premendolo non si avverte alcun movimento instabile, anche perché lo stesso è stato posizionato in maniera intelligente nella parte centrale che si trova proprio al di sopra del supporto.

In ogni caso la stabilità del faretto rimane eccellente anche in corsa. Non si avverte alcuna vibrazione né tanto meno alcun allentamento del sistema di fissaggio e si apprezza molto l’estrema pulizia del sistema, visto che non ci sono cavi e batterie da applicare al telaio, dal momento che il tutto è integrato nel faretto.

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Il Buster 600 ci ha letteralmente sbalorditi per come illumina generosamente il percorso. I 600 Lumen dichiarati li avvertiamo tutti ed essendo abituati a girare in mountain bike anche nelle serate invernali, abbiamo apprezzato l’estrema potenza rapportata alle esigue dimensioni e peso di questo faretto.

Sfruttando poi il supporto aggiuntivo ricevuto con il faretto, abbiamo utilizzato quest’ultimo sul casco e ci siamo giovati dell’estrema leggerezza dell’insieme che si fa apprezzare dovendolo tenere sulla testa.

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L’autonomia, dichiarata dal produttore, di 2 ore alla massima potenza si è rivelata reale sul campo. E’ chiaro che non possa essere sufficiente per giri serali di lunga durata, ma in rapporto alle dimensioni del faretto e al fatto che integra anche la batteria, è sicuramente un dato encomiabile per questo accessorio che per la potenza che offre e le sue dimensioni ci ha davvero stupito positivamente e che sicuramente non dovrebbe mancare al biker abituato alle uscite serali di breve o media durata, magari da usarne uno sul manubrio e uno sul casco.