In test: Stan’s NoTubes ZTR Alpine / RCZ Race

Stan’s NoTubes è l’azienda fondata da Stan Koziatek, colui che un giorno si è posto il problema delle forature delle gomme, cercando in tutti i modi di trovarne la soluzione definitiva. Cosi nel 2001 Stan Koziatek dà inizio alla rivoluzione: rendere impermeabili le normali coperture da mountain bike con un sigillante dalle proprietà eccellenti e che si abbinasse ad una nuova generazione di cerchi studiati appositamente per integrarsi perfettamente con le coperture in commercio.

L’originale brevetto BST – Bead Socket Tecnology – caratterizza gli esclusivi cerchi NoTubes, caratterizzati da un profilo più basso senza appesantire i bordi, pesi da record e ottima resistenza ai colpi. Il sistema NoTubes è diventato oggi il sistema di conversione tubeless preferito dalla maggior parte dei biker.

Nel suo catalogo di soluzioni per coperture, Stan’s NoTubes propone una serie di cerchi di alta qualità, tra i quali gli ZTR Alpine si collocano per un utilizzo XC racing.

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Descrizione

Lo ZTR Alpine è più leggero dello ZTR Olympic, su cui si basa, ed è caratterizzato da un canale interno da 20 millimetri di larghezza ed un fianco basso per garantire stabilità alla copertura.

Ricordiamo che tutti i cerchi Stan’s NoTubes ZTR richiedono il nastro giallo per un utilizzo con camera d’aria o tubeless, nonchè la valvola per il solo utilizzo tubeless.

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Caratteristiche tecniche:

Dimensioni: 26″ x 23,2 mm

Numero fori: 28

Peso: 330 grammi

ISO: 559 x 20

ERD: 537

Larghezza nastro: 21 mm

Info: www.notubes.com
Distributore per l’Italia: www.raceware.com

 

Il test

I cerchi erano già montati con mozzi RCZ, raggi Pillar e nipples in ergal, per un peso rilevato di 642 grammi all’anteriore e 803 grammi al posteriore. Con un peso complessivo, quindi, di 1445 grammi.

RCZ è un marchio del rivenditore online RCZBikeShop. Si tratta di mozzi lavorati a CNC con anodizzazioni rosse e ruotismi su cuscinetti sigillati.

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Le ruote sono fornite di serie con due raggi di scorta ma senza kit di conversione in tubeless. Per la conversione abbiamo dovuto, comunque, solo aggiungere il nastro adesivo giallo NoTubes e le valvole, oltre ovviamente al liquido sigillante. La conversione si è rivelata alquanto semplice, avendole provate anche con coperture diverse, ma pur sempre tubeless ready. Il fianco del cerchio garantisce davvero un’ottima tenuta, anche con pressioni relativamente basse non abbiamo mai rilevato alcun stallonamento delle coperture.

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La tensionatura e centratura delle ruote è apparsa da subito perfetta, rivelando un’ottima accuratezza del montaggio. Di conseguenza le ruote hanno fornito un’eccellente guidabilità del mezzo, anche arrivando ad un utilizzo abbastanza spinto. Ma non bisogna strafare, in quanto con un utilizzo esageratamente spinto si avverte il loro limite di destinazione d’uso, che si riflette in una carenza di rigidità. Ma stiamo parlando di un uso tipo all-mountain, per il quale non sono consigliati nè questi cerchi nè tantomeno la tensionatura adottata.

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Ineccepibile la scorrevolezza dei mozzi, i quali si sono rivelati anche molto robusti dati i lunghi strapazzi ai quali sono stati sottoposti.

In definitiva le ZTR Alpine così montate si sono dimostrate delle ruote leggere, reattive e facilmente convertibili in tubeless. Performanti, quindi, per un utilizzo XC racing.