La Slime è un’azienda che da anni realizza prodotti autoriparanti per pneumatici, basati su una miscela di fibre, polimeri e leganti non aerosol, non infiammmabile e non inquinante, in grado di prevenire e riparare eventuali pneumatici sgonfi.
Abbiamo provato la camera d’aria autosigillante, nel formato da 26″.
Descrizione
Si tratta di una camera d’aria con valvola di tipo Schrader e con sigillante Slime già presente all’interno. Il sigillante è stato progettato per riparare forature fino a 3 mm, è ecologico e quindi non tossico, non è pericoloso ed è solubile in acqua. Inoltre non gela, non essicca ed è stato studiato per funzionare ripetutamente, avendo una durata di 2 anni.
La versione 26x è adatta alle seguenti misure:
– 26 x 1.75 (559 x 47 mm)
– 26 x 1.90 (559 x 50 mm)
– 26 x 2.00 (559 x 51 mm)
– 26 x 2.10 (559 x 53 mm)
– 26 x 2.125 (559 x 57 mm)
La camera slime è disponibile con valvola di tipo Presta o Schrader, anche nel formato da 29″. In vendita al prezzo di € 12,20 nella versione 26″.
Info: www.slime.com
Slime Italia: www.slime.it
Il test
La camera autosigillante della Slime è una semplice camera d’aria con all’interno uno specifico liquido sigillante.
Già estraendola dalla confezione ci si rende conto della differenza da una camera d’aria ordinaria. Si sente la presenza, al suo interno, del liquido che dovrebbe prevenire le forature. Si avverte anche il peso, da noi rilevato di 328 grammi, quindi circa il doppio di una normale camera d’aria, chiaramente per la presenza del sigillante.
In fase di installazione non vi è alcuna differenza rispetto ad una camera d’aria ordinaria, la camera Slime si installa senza alcun problema.
Abbiamo utilizzato la Slime con diverse coperture per uso con camera, percorrendo tratti che solitamente, con una camera d’aria normale, ci lasciano sempre un “triste ricordo” e che, per questo motivo, tendiamo ad evitare se privi di tubeless con liquido antiforatura. La differenza rispetto alle ordinarie camere d’aria si è sentita in maniera rilevante. Non abbiamo forato neanche una volta.
Una volta smontate le coperture ci siamo accorti del lavoro svolto dalle Slime, notando la presenza di diversi punti in cui il sigillante è fuoriuscito dalle camere, laddove le stesse erano state, quindi, forate o pizzicate. Sul campo non ce ne siamo mai accorti, non avendo avvertito eventuali cali di pressione, per cui possiamo constatare che abbiano svolto bene il loro lavoro.
Il rovescio della medaglia è chiaramente il peso rilevante, tuttavia per chi non voglia trasformare in tubeless le proprie coperture o l’abbia fatto con scarso successo, le Slime autosigillanti possono rivelarsi una valida alternativa.