Il Barzo è tra quei modelli di pneumatici presenti nel catalogo Vittoria da lungo tempo. Sarà perché è tra i preferiti dei biker che praticano XC? Probabile, fatto sta che noi l’abbiamo già testato in passato con soddisfazione in diverse versioni, compresa una dedicata alle eBike, e oggi torniamo volentieri con la prova di una versione particolarmente robusta.
DESCRIZIONE
Il Barzo XC Trail, infatti, si pone come obiettivo quello di garantire una gomma veloce ma anche in grado di proteggere dalle forature, caratteristiche fondamentali in una gara per puntare alle primissime posizioni.
E’ dotato di un battistrada con tasselli di medio profilo che sono distribuiti in modo uniforme, a favore quindi della scorrevolezza. A favore del grip, invece, li troviamo con un disegno squadrato e con un intaglio ben definito sulla sommità. In aggiunta sono ben distanziati per favorire l’autopulizia dal fango.
La corona centrale è costituita da tasselli alternati, che vanno così a sopperire alla mancanza di un canale centrale, per favorire la direzionalità. La transizione dai tasselli centrali a quelli laterali è ben supportata dalla presenza di tasselli intermedi ben distribuiti.
Per quanto riguarda la mescola, il barzo XC Trail adotta la 4C, ovvero la presenza di 4 mescole combinate insieme con il Grafene. Due mescole di base stabilizzanti aumentano la resistenza alle forature e creano una base per le salite, le frenate e le curve. La carcassa combina una struttura in nylon da 120 TPI, resistente ed elastica, con una protezione aggiuntiva sui fianchi.
Il peso medio da noi rilevato tra i due pneumatici in prova è stato di xxx grammi. Il Barzo XC Trail è disponibile nei diametri 26”, 27.5” e 29”, nel primo caso solo nelle sezioni 2.1” e 2.25” mentre negli altri due diametri viene proposto anche nelle sezioni da 2.35” e 2.6”. E’ in vendita al prezzo di € 72,95.
Info: vittoria.com
IL TEST
di Amedeo Liguori
Visto il diametro e la sezione posso considerare contenuto il peso di questi pneumatici, il che li fa presentare già bene. Li ho montati senza particolari difficoltà, adottando solo un paio di normali leve caccia gomme e una buona pompa da pavimento. Sono riuscito a far tallonare i fianchi quasi subito, constatando poi un’ottima tenuta dell’aria già dal primo gonfiaggio. Inoltre già dalla prima uscita non ho rilevato perdite di pressione, segno di un perfetto disegno dei fianchi che vanno ad aderire al cerchio.
Sui fondi compatti e sui passaggi rocciosi le Barzo XC Trail hanno sfoggiato una scorrevolezza ottimale, pur con una sezione non delle più contenute. In queste situazioni diventa molto facile rilanciare l’andatura della bici e mantenere alta la velocità. Sui fondi meno consistenti se la sono cavata ancora bene e arrivano a far avvertire il loro limite solo sui terreni molto sconnessi o in presenza di tanto brecciolino, dove la gomma tende ad essere un po’ meno prevedibile e ad allungare leggermente i tempi di risposta in frenata.
Pur in assenza di un ben definito canale centrale tra i tasselli, le Barzo XC Trail consentono di mantenere comunque una buona direzionalità anche alle velocità elevate. Inoltre, grazie al disegno rotondo e alla distribuzione dei tasselli intermedi, queste gomme non richiedono manovre decise nei cambi di direzione, lasciandosi così guidare in modo molto progressivo negli appoggi.
Sul fondo bagnato hanno mantenuto una buona prevedibilità, grazie anche alla sezione generosa. La capacità di aderenza in questi casi mi ha sorpreso positivamente, considerato il disegno del battistrada più incentrato sulla scorrevolezza. In questi casi viene in aiuto lo spazio presente tra i tasselli, che facilita anche l’autopulizia dal fango.
Il livello di protezione per pneumatici di questo tipo è sempre un aspetto critico, per cui posso ritenermi molto soddisfatto delle Barzo XC Trail, che nel corso del test non mi hanno fatto rilevare mai forature o tagli, mentre il consumo si è mantenuto nella media per pneumatici di questo tipo.
La Barzo XC Trail si è dimostrata quindi un’eccellente gomma per affrontare i percorsi cross country anche più impegnativi, come tra l’altro si possono trovare attualmente in Coppa del Mondo. Proprio per questo motivo si fa apprezzare anche in un ambito di utilizzo più trail ride, dove l’ampia sezione utilizzata per il test riesce a ridurre i limiti che queste gomme possono avere rispetto a gomme pensate in maniera più specifica per tale contesto.