La Foxy esiste ormai da diversi anni, venti per la precisione, nel catalogo Mondraker, rappresentando per il marchio spagnolo l’emblema dell’enduro. Lunghe escursioni, quindi, e geometrie aggressive direte voi, ma non è tutto qui, perché negli ultimi anni la Foxy ha subito una continua evoluzione approdando alla piattaforma che è adesso, incentrata sull’innovazione tecnologica.

DESCRIZIONE

Tra le più apprezzate in ambito enduro, dove si è sempre alla ricerca di un mezzo dalle escursioni generose e dalla pedalata efficiente, la Foxy rappresenta il modello più completo per Mondraker, che proprio per questo motivo ha concentrato gran parte dei suoi sforzi tecnologici su continui miglioramenti nelle ultime stagioni. Il risultato è un concentrato di tecnologia, come andremo a vedere dopo il seguente video unboxing.

Partiamo dal telaio, dicendo che è realizzato sfruttando la tecnologia Stealth Full Carbon Air di Mondraker. Una tecnologia che permette di realizzare un telaio dal disegno unico, applicando diversi strati delle fibre di carbonio e concentrandoli esattamente dove è necessario, in modo da massimizzare sia la rigidità che la leggerezza.

In effetti la leggerezza per Mondraker è sempre stata una delle sue priorità nella realizzazione dei telai, tuttavia con la Foxy ha voluto dare priorità anche alla rigidità, concentrando l’attenzione sull’area intorno al movimento centrale e al link inferiore della sospensione.

Si è intervenuto anche sui foderi, che sono stati modificati e rinforzati rispetto a quelli delle precedenti generazioni.

Lo schema di sospensione della Foxy è quello che da anni caratterizza le full suspension di Mondraker. Brevettato dal marchio spagnolo, lo Zero Suspension System è uno schema a punto d’infulcro virtuale con un esclusivo disegno a doppio collegamento. In sostanza l’ammortizzatore si trova a galleggiare tra i due collegamenti ed è compresso ad entrambe le estremità. In tal modo la sospensione è in grado di assorbire bene anche le piccole asperità.

I principali vantaggi di questa tecnologia sono una guida più stabile durante la pedalata, una maggiore capacità di assorbire qualsiasi tipo di asperità mantenendo la ruota posteriore aderente al terreno, un funzionamento della sospensione indipendente dall’azione frenante e una riduzione del pedal kickback (o contraccolpo ai pedali), che solitamente si verifica quando, a seguito della compressione dell’ammortizzatore, la distanza tra movimento centrale e cassetta pignoni aumenta e di conseguenza la catena viene tirata all’indietro e con essa anche le pedivelle, obbligando ad opporre una forza contraria sui pedali.

Nella Foxy le due bielle sono state completamente ridisegnate rispetto ai modelli precedenti, con il risultato di avere una cinematica completamente rielaborata. La Foxy è stata dotata, inoltre, di un ammortizzatore a corsa più lunga. Mondraker ha lavorato a stretto contatto con i produttori di ammortizzatori per tutto il processo di sviluppo in modo da perfezionare la messa a punto dell’ammortizzatore ed offrire una guida più morbida rispetto ai modelli precedenti.

La Forward Geometry, altro emblema del marchio spagnolo, è stata pensata per consentire una maggiore sicurezza nell’affrontare le discese alle alte velocità, una maggiore maneggevolezza e una maggiore precisione in salita. Si basa su un attacco manubrio più corto, un interasse più lungo e un offset ridotto della forcella.

In aggiunta nella Foxy Carbon troviamo la possibilità di modificare le geometrie scegliendo tra le due impostazioni Standard e Low. Modificando la posizione della vite più arretrata sulla biella inferiore dell’ammortizzatore, è possibile variare le quote geometriche, in modo da avere una maggiore stabilità alle alte velocità nella configurazione Low.

La gamma Foxy Carbon viene proposta in tre versioni, di cui la XR qui in prova rappresenta il top di gamma, fregiandosi di un allestimento pregiato come andremo a vedere nei dettagli.

All’anteriore troviamo una forcella Öhlins RXF38 m.2, con sistema di molle pneumatiche a doppio pistone e a tre camere e con la possibilità di regolare la compressione sia alle alte che alle basse velocità, oltre che il ritorno.

Anche l’ammortizzatore è a marchio Öhlins e troviamo il TTX Air, anch’esso regolabile nella compressione alle alte e basse velocità e nel ritorno.

Le ruote sono le e*thirteen Race Carbon Enduro IW30, con cerchio in carbonio da 30 mm di larghezza interna e 28 raggi a triplo spessore.

Pneumatici a marchio Maxxis differenziati tra anteriore e posteriore, non solo nel modello ma anche nella sezione. Davanti troviamo il Minion DHF da 29×2.5”

e dietro il Minion DHR II da 29×2.4”, entrambi nella versione 3C MAXX TERRA EXO+.

Freni SRAM Code Silver Stealth, a doppio pistone e con dischi da 200 mm anteriore e 180 mm posteriore.

La trasmissione è la SRAM X0 Eagle AXS, quindi elettronica wireless, a 12 velocità con cassetta 10-52T e corona 32T.

Posto guida quasi tutto a marchio ONOFF, con manubrio Kripton Carbon 1.0 da 800 mm di larghezza, attacco Krypton FG da 30 mm di lunghezza, manopole Desert a singolo collare di bloccaggio.

Reggisella telescopico, sempre ONOFF, nel modello Pija da 170 mm di escursione, con la sella SDG BEL-AIR 3.0.

Geometrie

Taglie disponibili:S-M-L-XL
Piantone:375-415-445-500 mm
Angolo sterzo:64,5° (Standard), 64° (Low)
Angolo piantone:75,5° (Standard), 75° (Low)
Orizzontale virtuale:600-620-650-670 mm
Altezza movimento centrale:354 mm (Standard), 349 mm (Low)
Tubo sterzo:90-100-115-130 mm
Carro posteriore:435 mm (Standard), 445 mm (Low)
Reach:440-460-480-500 mm (Standard), 436-456-476-496 mm (Low)
Stack:617-627-641-655 mm (Standard), 620-630-644-658 mm (Low)
Interasse:1208-1231-1257-1283 mm (Standard), 1213-1238-1264-1290 mm (Low)

Specifiche

Telaio:Foxy 29 Stealth Air Full Carbon
Escursione ant.:170 mm
Escursione post.:150 mm
  
Forcella:Öhlins RXF38 m.2
Ammortizzatore:Öhlins TTX Air
Comando cambio:SRAM Eagle AXS
Cambio:SRAM X0 Eagle AXS, 12v
Guarnitura:SRAM X0 Eagle, 32T
Cassetta pignoni:SRAM XS-1295, 10-52T
Catena:SRAM X0 Eagle
Freni:SRAM Code Silver Stealth, 200/180 mm
Ruote:e*thirteen Race Carbon Enduro IW30 – 30c – 28 raggi 2/1.8/2 J-bend
Pneumatici:Maxxis Minion DHF 29×2.5 / Minion DHR II 29×2.4 3C MAXX TERRA EXO+
Manubrio:ONOFF Kripton Carbon 1.0, 800 mm larghezza
Manopole:ONOFF Desert
Attacco manubrio:ONOFF Krypton FG, 30 mm lunghezza
Serie sterzo:Acros semi integrata
Reggisella:ONOFF Pija, 170 mm
Sella:SDG BEL-AIR 3.0
Peso:13,5 kg (taglia L, senza pedali)
PREZZO:€ 10.399,00

Info: mondraker.com

IL TEST

di Amedeo Liguori

In sella

Spazi e posizionamento in sella sono perfetti, sebbene qualcuno potrebbe trovare un po’ troppo largo il manubrio, ma lo si può sempre accorciare con la dovuta attenzione, essendo in carbonio. Si apprezza la presenza del generoso batticatena e dello scudo a protezione della parte inferiore del tubo obliquo, sempre soggetta a pietrisco.

Nella regolazione del SAG della forcella e dell’ammortizzatore il biker viene guidato attraverso il sito oppure utilizzando l’app MyMondraker, che fornisce utili indicazioni iniziali per quanto riguarda i valori di pressione, compressione e ritorno.

In pianura

Le ruote leggere si fanno sentire ma ho apprezzato anche la presenza della gomma posteriore di ampiezza leggermente inferiore a quella anteriore, il che rende più scattante di quanto ci si aspetti la Foxy Carbon XR, nonostante gli pneumatici dal battistrada non proprio votato alla scorrevolezza.

Nelle variazioni di ritmo il mezzo risponde bene, grazie anche al supporto di un telaio torsionalmente rigido. Nonostante ciò, nella spinta sui pedali le oscillazioni del carro sono sostanzialmente inesistenti, non si rende quindi necessario frenare troppo il lavoro della sospensione, per cui ci si gode un’ottima capacità di assorbimento delle asperità, anche meno marcate.

In curva

Per le geometrie adottate, in linea generale la Foxy Carbon XR brilla nelle curve affrontate ad andatura elevata, regalando una sensazione di sicurezza inaspettata grazie anche alla scelta della Minion DHF all’anteriore. Nei tornanti e nelle sezioni più strette e tormentate, il corto attacco manubrio ed il ridotto offset della forcella rendono la bici meno pigra di quanto sembrerebbe sulla carta, un piacevole compromesso quindi per il suo ambito di utilizzo.

In salita

Con questo allestimento Mondraker è riuscita a scendere sotto i 14 kg e per un mezzo da enduro non è cosa da poco. Grazie a questo ma grazie anche alle ruote leggere ed al bilanciamento globale del mezzo la Foxy Carbon XR si arrampica quasi come una trail bike, sfoggiando un rendimento esaltato da una sospensione più stabile di quanto ci si aspetti da un mezzo da enduro.

In aggiunta ho trovato anche rilassante la postura, probabilmente grazie alla presenza di un carro non troppo compatto e di una seduta avanzata generata dal piantone verticale, fattori che riducono sensibilmente l’alleggerimento dell’avantreno quando si affrontano le salite più ripide.

In discesa

Si potrebbe dire che “vola” in senso prestazionale e non sarebbe un’esagerazione. Fa venire voglia, infatti, di scegliere le linee più brevi tra una curva e l’altra, visto come lavorano bene le sospensioni e come il telaio risulta ben bilanciato.

Lo schema di sospensione contribuisce a mantenere un’ottima scorrevolezza anche impattando gli ostacoli dai quali si è spesso convinti di girare alla larga, per cui chi la acquisterà sarà il caso che si prepari ad una sorta di reset mentale.

Conclusioni

Ma allora son tutti pregi? E i difetti? Beh, l’unico che ho realmente riscontrato nella Foxy Carbon XR è il prezzo, che sicuramente non è per tutte le tasche, sebbene debba essere rapportato all’allestimento adottato. Fortunatamente ci sono altre due versioni della Foxy Carbon dal prezzo più umano che mantengono le stesse caratteristiche costruttive ma con un allestimento meno impegnativo ed un peso complessivo che, almeno per la versione RR, non si discosta di molto.