Quando Leatt ci ha inviato le scarpe 7.0 HydraDri Flat ci ha proposto di provarle insieme ai pantaloni MTB HydraDri 5.0. Non che ci fosse un motivo particolare ma noi abbiamo accettato ugualmente, dopo aver letto le caratteristiche di questi pantaloni, che hanno attratto la nostra attenzione.

DESCRIZIONE

I pantaloni sono stati, infatti, pensati per le pedalate nelle giornate umide e fangose, ovvero proprio quelle che caratterizzano i mesi più freddi dell’anno e che ci hanno visto testare sia le scarpe che i pantaloni.

La costruzione sfrutta una membrana HydraDri MAX a tre strati, impermeabili e traspiranti, con cuciture e cerniere sigillate e con un rivestimento in tessuto resistente alle macchie.

A questo si aggiunge un tessuto elasticizzato in quattro direzioni, a favore del comfort.

La chiusura è affidata ad un doppio bottone a clip con una cerniera.

Le regolazioni sono possibili sia alla vita che alle caviglie tramite fasce a velcro.

Per la ventilazione sfrutta delle prese d’aria con zip sul lato interno della coscia.

Le tasche sono davvero tante. Ne troviamo due sui fianchi, con passante per chiavi in quella sinistra, una sul lato posteriore e una sulla coscia.

Non manca una serie di dettagli riflettenti.

I pantaloni MTB HydraDri 5.0 sono disponibili in due colorazioni e nelle taglie dalla XS alla 3XL. In vendita al prezzo di € 249.

Info: leatt.com

IL TEST

di Amedeo Liguori

I pantaloni MTB HydraDri 5.0 hanno una vestibilità che si rivela un buon compromesso tra l’aderente ed il comodo. Non ci si sente tirare o limitare nei movimenti, sia in fase di pedalata che nelle movenze che sono spesso richieste alla guida di una mountain bike.

Hanno un disegno ben studiato sia in corrispondenza del cavallo che delle ginocchia. Si apprezza, infatti, il disegno più ampio e dotato di rinforzi in corrispondenza delle ginocchia, per favorire il piegamento delle gambe senza che il tessuto vada ad ostacolare le ginocchia ma che mi ha consentito anche di utilizzare comodamente le ginocchiere senza sentirmi in alcun modo ostacolato nei movimenti.

La regolazione in vita sfrutta due fasce a velcro elasticizzate poste sui lati. Sono facili da azionare anche in sella e tengono bene la posizione prescelta. Si apprezza la presenza delle regolazioni alla caviglia, anche qui mediante una fascia a velcro, sebbene avrei preferito trovare un’apertura un po’ più ampia per facilitare l’inserimento di eventuali ginocchiere.

Le tasche sono in numero più che sufficiente a trasportare svariati oggetti. Quella posteriore purtroppo è in grado di contenere uno smartphone di dimensioni contenute, quindi non proprio quelli che vanno per la maggiore, ma in tal caso si può sfruttare la maggior capienza di quelle laterali.

Degli MTB HydraDri 5.0 ho apprezzato la morbidezza ed allo stesso tempo l’elevata capacità di proteggere dall’acqua e dal vento, con buone capacità di protezione dal freddo senza però isolare eccessivamente dall’esterno. Le gambe, infatti, una volta in sella sono sempre in movimento e non necessitano quindi di una particolare schermatura dal freddo come vale invece per il busto. Percorrendo una lunga salita, comunque, ho sfruttato le aperture di ventilazione sull’interno coscia, che si è rivelata molto efficace nell’espellere il calore in eccesso.

Con questi pantaloni Leatt riesce pienamente a soddisfare il biker che non si fa intimorire dal freddo o dall’acqua e che quindi è alla ricerca di un capo altamente tecnico e di elevata qualità costruttiva.