Marzocchi è stata fondata nel 1949 dai fratelli bolognesi Stefano e Guglielmo Marzocchi, due tecnici con esperienze lavorative alla Ducati. Inizialmente dedicata alla produzione di sospensioni per moto, alla fine degli anni ’80 si è poi estesa anche alla mountain bike, presentando la prima forcella ammortizzata. Dopo un periodo in cui sembrava essersi eclissata, Marzocchi è poi stata acquisita nel 2015 da Fox Racing Shox, iniziando gradualmente a riprendersi per la gioia dei fan di questo marchio, che hanno assistito al lancio di nuovi prodotti, tra forcelle ed ammortizzatori, tra cui la forcella oggetto di questo test.

DESCRIZIONE

La Bomber Z2 viene proposta per un utilizzo trail ride/all mountain. Gli steli da 34 mm di diametro, infatti, rappresentano un buon compromesso tra rigidità e leggerezza e scorrono in foderi in magnesio.

A favore della rigidità troviamo, inoltre, il caratteristico archetto a forma di M, che consente anche di alloggiare pneumatici di più ampia sezione.

Una forcella progettata per offrire la massima sensibilità ma allo stesso tempo anche semplicità nell’utilizzo e per fare ciò Marzocchi ha sfruttato parte della tecnologia delle forcelle Fox con l’aggiunta di varianti orientate ad una maggiore semplicità, robustezza e facilità d’uso, con un prezzo finale decisamente più abbordabile.

La Bomber Z2, infatti, sfrutta sostanzialmente le stesse guarnizioni, boccole e tecnologia della Fox Float 34, a partire dalla cartuccia pneumatica, che è la Float EVOL di Fox. La differenza rispetto a Fox è che la Bomber Z2 è stata progettata per utilizzare un numero ridotto di elementi, a vantaggio quindi di una maggiore affidabilità ed un minor costo.

Anche il sistema a perno passante di Fox è stato rielaborato in una forma più semplice e leggera. Il perno si avvita in un inserto fisso in acciaio dove l’angolo e la tensione della leva di sgancio rapido sono regolabili con una chiave a brugola da 4 millimetri dal lato sinistro dell’asse.

Ciò che non è stato, invece, derivato da Fox è la più complessa tecnologia relativa allo smorzamento e alle regolazioni, sostituita con opzioni più semplici, più robuste e di facile utilizzo. La cartuccia idraulica infatti è la Rail di Marzocchi a bagno semiaperto, ad essa è demandata la regolazione di compressione e ritorno.

E’ possibile regolare la compressione alle basse velocità in maniera continua, agendo sulla leva posta in cima allo stelo destro, fino ad arrivare al blocco.

Per regolare il ritorno, invece, si agisce sul registro posto sotto il fodero destro.

Come ormai quasi tutti i produttori di forcelle, anche Marzocchi permette di variare la resistenza alla compressione a metà corsa e al fondocorsa. E’ possibile farlo mediante gli stessi distanziatori interni utilizzati per le forcelle Fox, la cui installazione è descritta sul sito web del produttore.

Il peso da noi rilevato della forcella nella versione da 29”, con cannotto non tagliato ed escluso il perno è stato di 1906 grammi. La Bomber Z2 è disponibile nei colori nero e rosso e per ruote da 29” e 27.5”, nel primo caso con corsa da 100-140 mm e nel secondo da 100-150 mm. Il rake è da 44 mm, con la possibilità di scegliere quello da 51 mm nella versione 29”. E’ in vendita al prezzo di € 480,00 secondo l’attuale tasso di conversione del dollaro.

Info: marzocchi.com

IL TEST

di Amedeo Liguori

La regolazione del SAG della Bomber Z2 è semplificata dal manuale di istruzioni in dotazione alla forcella, in cui sono indicati i valori di riferimento della pressione in corrispondenza di intervalli di valore del peso del biker.

Ricordo che occorre sempre tener conto del peso totale del biker quando è in sella, quindi comprensivo di abbigliamento, casco, scarpe, eventuali protezioni e zaino. Utilizzando questi valori come base di partenza mi sono trovato bene fin dalla prima uscita e poi mi sono divertito a variarli in funzione del percorso da affrontare.

I vari comandi di regolazione, che non sono poi tanti, sono facilmente accessibili. La leva di regolazione della compressione è di facile utilizzo anche con i guanti. Posizionata agli estremi opposti del range disponibile consente di bloccare la forcella o di lasciare le idrauliche completamente aperte, mentre se posizionata in un qualunque punto intermedio permette di aumentare o diminuire la frenatura in compressione in funzione del percorso che si sta affrontando.

Ho trovato la regolazione del ritorno molto sensibile dal momento che aumentando la frenatura risulta più avvertibile rispetto ad altri modelli di forcelle, mostra quindi di essere in grado di influenzare il rendimento della sospensione.

Sul campo ho pensato di metterla subito alla prova regolandola con una pressione iniziale leggermente superiore a quella indicata per il mio peso. Nonostante ciò la Bomber Z2 mi ha sorpreso per come è stata addirittura leggermente più sensibile e fluida nella parte iniziale della corsa rispetto ad altre forcelle di fascia di prezzo anche più alta. Lasciando le idrauliche completamente aperte sono arrivato a toccare il fondocorsa atterrando da un dislivello di roccia ma il fondocorsa non è stato duro, il che ha fatto mantenere la trazione alla ruota anteriore, a favore di un maggior controllo.

Ho provato poi a frenare la compressione con un quarto di giro della leva. Nelle discese non troppo sconnesse l’avantreno si è mantenuto un po’ più sollevato, sfruttando meglio l’angolo di sterzo a favore di una maggiore stabilità alle alte velocità. In questo caso la forcella comunque non ha perso la sua morbidezza nell’affrontare radici non troppo marcate o vibrazioni del terreno.

Nell’attraversare diversi tratti rocciosi ho avvertito la necessità di avere un distanziale all’interno del volume di aria, il che avrebbe dato un po’ di supporto in più. Ma la cosa che maggiormente mi ha preoccupato all’inizio del test è stata l’assenza, nella cartuccia Rail, di un dispositivo di compensazione che isolasse l’aria dall’olio, per evitare una perdita di sensibilità della forcella quando si percorrono le discese particolarmente lunghe e sconnesse. In realtà ciò non è accaduto perché ho messo alla prova la Bomber Z2 lungo una discesa di diversi chilometri e molto sconnessa, ma alla fine della discesa la forcella non mostrava alcun segno di cedimento.

Sono convinto che la Bomber Z2 di Marzocchi sia pronta a scuotere il mercato delle forcelle. Si tratta di un prodotto che rappresenta un ottimo upgrade per chi è alla ricerca di una forcella particolarmente sensibile agli urti, precisa nella guida, senza tanti fronzoli e complessità nelle regolazioni e oltretutto robusta, visto che al termine del lungo periodo di test non ho riscontrato alcun problema di affidabilità. Il tutto condito con un prezzo che non ci si aspetta da una simile qualità costruttiva.