Niente dura in eterno e a questo principio universale si allinea purtroppo anche la mountain bike. Quando la si acquista nuova ogni componente è nuovo e tutto funziona perfettamente ma già dalla prima uscita tutti i componenti, compreso il telaio, cominciano lentamente ma inesorabilmente ad usurarsi e a degradarsi.
Pur essendoci alcuni accorgimenti che si possono adottare per prolungare la vita della bici è comunque importante riuscire ad individuare in tempo il componente che necessita di una sostituzione, in modo da continuare ad avere una mountain bike perfettamente funzionale e quindi divertente da guidare.
Pneumatici
Non esiste una regola fissa che stabilisce la durata di una gomma, che dipende invece da diversi fattori: tipo di mescola utilizzata, stile di guida e percorsi affrontati. Occorre quindi imparare ad osservare gli pneumatici per capire quando è il momento di sostituirli, in modo da avere sempre delle gomme che abbiano una aderenza ottimale.
Ne abbiamo comunque parlato ampiamente nel seguente approfondimento:
Ruote
Se prima i cerchi si usuravano tanto per la presenza dei freni v-brake, con i dischi questo tipo di usura è sparito, tuttavia possono verificarsi altri tipi di usura. Per quelli in alluminio possono verificarsi in corrispondenza dei fori dei raggi o nel punto di giuntura del cerchio sotto forma di piccole crepe. Il cerchio in alluminio inoltre potrebbe arrivare a perdere l’allineamento al punto da richiedere una tensione eccessiva dei raggi per poterlo raddrizzare, per cui in questi casi è conveniente sostituire il cerchio. I cerchi in carbonio non sono soggetti allo stesso affaticamento di quelli in alluminio, tuttavia possono subire rotture.
Anche i raggi si deteriorano con il tempo, fino ad arrivare alla rottura. Un raggio rotto può essere sostituito ma se in una ruota capita più di una volta allora forse è venuto il momento di sostituirla.
Col passare del tempo e dei chilometri anche i cuscinetti dei mozzi possono perdere la scorrevolezza iniziale fino ad arrivare addirittura a veri e propri impuntamenti, nel qual caso conviene sostituirli.
Freni
L’usura dei sistemi frenanti riguarda le pastiglie, i dischi e l’olio. Più frequentemente soggette ad usura naturalmente sono le pastiglie, il cui consumo però dipende dallo stile di guida e dai percorsi che si affrontano, ne abbiamo comunque parlato in maniera più approfondita nel seguente articolo:
Per quanto riguarda i dischi, la maggior parte di essi presenta uno spessore iniziale di circa 2 mm e quando esso si riduce di circa 0,5 mm allora è il momento di sostituirlo.
L’olio DOT (utilizzato nei freni SRAM) ha un livello di degrado più alto dell’olio minerale (presente nei freni Shimano, Magura, TRP), in quanto il primo è igroscopico, per cui assorbe acqua nel tempo e perde così la sua resistenza all’espansione termica. Per questo motivo i freni con olio DOT richiedono una maggiore frequenza di operazioni di spurgo per funzionare bene.
Trasmissione
La catena è il componente della trasmissione che si degrada più rapidamente. E’ necessario quindi controllarla periodicamente per provvedere alla sostituzione prima che il suo livello di usura sia così marcato da danneggiare anche corona e pignoni. Ne abbiamo parlato in maniera approfondita nel seguente articolo:
Con il passare del tempo e dell’usura la trasmissione tenderà a diventare più rumorosa, ma è un processo così lento da essere difficile da notare e riguarda anche i pignoni e la corona. Questi componenti resisteranno molto di più rispetto alla catena ma non in eterno e quando, con catena nuova, comincerete a notare rumori e problemi in fase di cambiata allora sarà venuto il momento di sostituirli.
Anche cavi e guaine sono soggetti ad usura, forse quasi allo stesso livello della catena, per cui è conveniente sostituirli anche una volta all’anno se la bici viene utilizzata di frequente. Il più delle volte un cavo o una guaina usurata può essere l’artefice di un cambio non funzionante regolarmente.
Pedali
L’elemento che si usura più facilmente nei pedali automatici sono le tacchette. La causa è il fango e, più in generale, lo sporco, che consumano lentamente i punti di contatto dove la tacchetta si interfaccia con il meccanismo di aggancio sul pedale. L’usura è difficile da notare a vista ma può generare sganci involontari o sganci difficoltosi.
Più in generale l’usura che affligge i pedali viene generata dagli impatti sulle rocce, in grado di causare danni anche rilevanti.
Sospensioni
Le sospensioni sono generalmente progettate per funzionare regolarmente a patto che si segua il piano di manutenzione indicato dal produttore. In aggiunta una corretta regolazione del SAG aiuta sicuramente a prolungarne la durata. In linea generale è opportuno che forcella e ammortizzatore abbiano un SAG di circa il 20-30 %, misurato sempre con il biker in assetto da pedalata, quindi con abbigliamento, zaino, casco ed eventuali protezioni.
Se le sospensioni vengono trascurate a lungo, mostreranno segni evidenti, che si manifesteranno sotto forma di strani rumori in fase di compressione e perdita di sensibilità nell’assorbimento degli urti causata da attriti interni.
Reggisella telescopico
I reggisella telescopici seguono piani di manutenzione simili alle sospensioni, considerata la presenza di olio e guarnizioni interne, per cui è conveniente non trascurarli per evitare di ritrovarsi con una sella completamente abbassata quando occorre pedalare oppure completamente alzata quando invece si deve affrontare una discesa.
Telaio
In un telaio full i cuscinetti svolgono un ruolo importante perché dalla loro scorrevolezza dipende la risposta più fluida del carro. Qui entra in gioco anche la pulizia della bici, che è fondamentale sia fatta con attenzione per evitare che la corrosione non penetri all’interno dei cuscinetti. Dopo il lavaggio, quindi, è importante asciugare bene la bici nei punti più critici e soggetti a corrosione, solo in questo modo si avrà fatto una pulizia veramente completa alla bici.
Per fare poi davvero un buon lavoro, è opportuno dopo il lavaggio ispezionare il telaio per verificare eventuali crepe o danni. Le crepe possono essere anche sottili come una scheggiatura della vernice e in genere si verificano nei punti maggiormente sollecitati, ovvero attorno ai punti di articolazione della sospensione, ai foderi orizzontali e all’area del tubo sterzo. In aggiunta per i telai non in carbonio conviene controllare anche tutti i punti di saldatura, in particolare nella parte inferiore in cui il tubo sterzo si congiunge al tubo obliquo.