Enve da anni è nota come riferimento assoluto nella produzione di ruote e componentistica di elevata qualità. Qualche tempo fa avevamo messo alla prova una combinazione manubrio/attacco che sul lungo periodo si era rivelata un ottimo upgrade, per questo motivo abbiamo deciso di porre nuovamente l’attenzione su queste sue realizzazioni, stavolta scegliendo un manubrio destinato ad un utilizzo XC/trail ride.
DESCRIZIONE
manubrio M5
Il manubrio M5 sfoggia una costruzione in fibra di carbonio e presenta un disegno pensato per un utilizzo dal cross country al trail ride, quindi con una larghezza non esasperata ed un rialzo minimo.
Ha infatti una larghezza di 760 mm, accorciabile fino a 720 mm grazie agli indicatori di taglio alle estremità.
Il diametro è di 31,8 mm è può essere montato con un rialzo positivo o negativo di 5 mm, con backsweep di 9˚.
Il peso da noi rilevato del manubrio è stato di 193 grammi. E’ in vendita al prezzo di € 207,10.
attacco manubrio M6
Anche l’attacco manubrio M6 offre una costruzione in carbonio, ad esclusione del frontalino che invece è in alluminio, con l’obiettivo di offrire leggerezza ma anche reattività ed allo stesso tempo capacità di assorbimento delle vibrazioni trasmesse dal terreno.
L’attacco è ottimizzato per l’abbinamento con i manubri M5 e M6 di Enve. La viteria è in titanio, a favore anche qui della leggerezza ma anche della resistenza.
E’ disponibile nel diametro del morsetto da 31,8 mm, con un’inclinazione di 0° e nelle lunghezze di 35 mm, 50 mm e 65 mm.
Il peso da noi rilevato dell’attacco M6, nella lunghezza di 50 mm, è stato di 92 grammi. E’ in vendita al prezzo di € 145.
Info: enve.com
IL TEST
di Amedeo Liguori
Al primo contatto sia il manubrio che l’attacco appaiono particolarmente leggeri ma allo stesso tempo infondono un certo senso di robustezza. Colpisce la finitura opaca, che rende la superficie davvero particolare.
In fase di installazione non ho potuto sfruttare i consueti riferimenti visivi sul manubrio per il centraggio dello stesso sul frontalino dell’attacco in quanto assenti, tuttavia l’operazione non è stata difficoltosa. E’ bastato infatti perdere qualche minuto per misurare la distanza dall’attacco a ciascuna estremità del manubrio ed arrivare ad un corretto centraggio.
Ho trovato perfetta la larghezza del manubrio per il suo ambito di utilizzo, così come la lunghezza dell’attacco, un ottimo compromesso se si utilizza un mezzo da cross country o trail ride che divora non solo le discese ma anche le salite. Chi volesse comunque accorciare il manubrio potrà sfruttare gli indicatori di taglio presenti alle estremità.
Fin da subito il feeling è stato ottimale. La presa infonde sicurezza e solidità, gli angoli risultano ben calibrati per una posizione non troppo discesistica.
Ottimale l’assorbimento offerto non solo dal manubrio ma anche dall’attacco, considerato che anche nelle lunghe discese senza pause ed a ritmi elevati non ho avvertito segnali di stanchezza eccessiva a polsi e braccia. La rigidità strutturale dell’insieme si è attestata invece su buoni livelli, garantendo una buona precisione di guida.
Ho avuto in test questa accoppiata per alcuni mesi e posso dire che la resistenza all’usura si è attestata su livelli ottimali, visto che a conclusione del periodo di prova dopo aver smontato manubrio e attacco ho riscontrato i normali segni di serraggio di manopole, leve freno e comandi cambio/reggisella telescopico nonché in corrispondenza del frontalino dell’attacco.
Al di là del costo, che riconosco non sia per tutte le tasche, l’accoppiata M5/M6 si rivela un upgrade azzeccato per chi è alla ricerca di manubrio e attacco particolarmente leggeri ma allo stesso tempo affidabili e con un’ottima finitura, per un utilizzo in ambito XC (anche racing) oppure nel trail ride non particolarmente spinto.