Lo scorso anno Pirelli ha rinnovato la gamma Scorpion Enduro, in modo da adattare il catalogo ai mezzi ormai sempre più performanti disponibili sul mercato MTB. Ci ha poi inviato questo set di gomme per un test di lunga durata.
DESCRIZIONE
La linea Scorpion Enduro di Pirelli comprende tre diverse versioni, che si differenziano per il disegno del battistrada: S (Soft Terrain – per terreni più sconnessi), R (Rear Specific – da utilizzare al posteriore) e M (Mixed Terrain – per terreni misti), con l’obiettivo di offrire soluzioni specifiche nei diversi contesti. La versione qui in prova nasce per essere particolarmente polivalente, destinata a chi utilizza la MTB per divertirsi con lunghi giri in montagna ma non disdegna la partecipazione a qualche gara.
La Scorpion Enduro M è stata completamente rinnovata e amplia ulteriormente i suoi confini d’utilizzo grazie a una nuova disposizione dei tasselli del battistrada e ad un nuovo profilo, più aggressivo ma estremamente versatile. I tasselli adesso sono più alti e rinforzati, per sopportare i carichi meccanici elevati tipici di uno stile di guida aggressivo.
Ad accrescere ulteriormente la polivalenza di questa gomma è la nuova mescola SmartGRIP Gravity, sviluppata dall’esperienza accumulata da Pirelli nelle competizioni motocross e rally, dove occorre poter contare su pneumatici in grado di affrontare terreni, climi e stili di guida molto diversi. Una mescola incentrata su un mix di grip, scorrevolezza e resistenza alla lacerazione che nella nuova formulazione vede abbassarsi il valore di rigidezza statica attorno ai 50 Shore A, aumentando così la capacità della gomma di conformarsi al terreno e di ridurre le vibrazioni, e incrementando l’aderenza nelle situazioni più estreme.
La carcassa HardWALL prevede una protezione da tallone a tallone, con l’aggiunta di un inserto di rinforzo in gomma posizionato sopra il cerchietto.
Il peso medio da noi rilevato tra le due coperture in test è stato di 1083 grammi. La Scorpion M Enduro è disponibile anche con carcassa ProWall, nei diametri da 29″ (sezione 2.4″ e 2.6″) e 27.5″ (sezione 2.6″). La singola gomma è in vendita al prezzo di € 74,90.
Info: pirelli.com
IL TEST
di Amedeo Liguori
La Scorpion Enduro M è una gomma caratterizzata da un battistrada dal disegno particolarmente aggressivo. I tasselli molto squadrati, ben distanziati, ben pronunciati sui fianchi, un po’ meno al centro, e quasi tutti dotati di un intaglio fanno intuire che il suo ambiente naturale sono i terreni impegnativi e più variegati, dove si può passare dal fondo compatto a quello particolarmente sconnesso.
Installare questi pneumatici non ha richiesto particolari accorgimenti. Ho utilizzato un paio di buone leve cacciagomme e una buona pompa da pavimento, considerato che la costruzione delle Scorpion Enduro M ha consentito l’aderenza dei talloni senza necessità di un compressore, in assenza di camera d’aria. Le gomme hanno poi mantenuto molto bene la pressione interna, visto che non ho mai rilevato perdite d’aria durante il periodo di test.
Sui fondi più asciutti e compatti, le Scorpion Enduro M hanno dimostrato una più che sufficiente scorrevolezza, considerando anche il peso non particolarmente contenuto, grazie al profilo dei tasselli centrali, leggermente ridotto rispetto a quelli laterali. Perdono forse qualcosa in termini di scorrevolezza solo sui tratti in asfalto.
Sui terreni più sconnessi le gomme si esprimono al meglio. Sulle salite più ripide riescono a sopperire al loro peso sfruttando il rilevante mordente dei tasselli, che si aggrappano al fondo senza subire fastidiosi slittamenti che possono costringere a mettere il piede a terra. In discesa il feeling è di buon livello, le Scorpion Enduro M affrontano con decisione le sezioni più impegnative, solo in qualche occasione ho notato che sui tratti estremamente sconnessi la gomma si lascia un po’ andare nelle frenate più brusche. In curva arrivano a perdonare anche eventuali indecisioni in fase di piega, grazie alla buona distribuzione di tasselli intermedi che rendono più progressiva la transizione in appoggio dai tasselli centrali a quelli laterali.
Il comportamento sul bagnato si è mantenuto nella media. La gomma non eccelle ma esprime un buon livello di sicurezza grazie probabilmente alla mescola adottata. In presenza di fango, inoltre, riesce ad espellere sufficientemente il terreno in fase di rotolamento.
Durante il periodo di test ho apprezzato anche l’elevato livello di protezione da forature e tagli, visto che non mi è capitato mai di riscontrarne. I fianchi si sono dimostrati robusti e l’usura è rientrata nella norma. Si tratta in definitiva di pneumatici che dimostrano in generale un ottimo livello di trazione in svariate condizioni d’uso e proprio per questo trovano il loro ambiente naturale in un ambito che va dal trailriding all’all mountain, fino a sconfinare nell’enduro.
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