Il marchio Olympia nasce nel lontano 1893 a Milano, per poi spostarsi ad inizio anni ’60 a Piove di Sacco (PD). Nel corso degli anni ha collezionato innumerevoli successi in tutte le discipline ciclistiche, diventando ben presto uno dei fiori all’occhiello del made in italy. La sua gamma mtb è in costante evoluzione e comprende diversi modelli di e-bike, tra cui la E1-X Carbon 8.0, da noi testata nella versione con batteria da 630Wh.
La E1-X Carbon l’avevamo già vista da vicino al CosmoBike Show di due anni fa, ma abbiamo dovuto aspettare due anni per poterci salire in sella per un test approfondito. Lo abbiamo fatto, però, sulla nuova versione 8.0, proposta da Olympia con un peso complessivo ridotto, geometrie ritoccate per aumentarne il comfort e la stabilità e con una batteria da ben 630 Wh.
Il telaio è un monoscocca in carbonio Toray T800 UD ad alto modulo, con un particolare disegno del nodo sterzo, un generoso tubo obliquo che accoglie la batteria ben integrata ed un passaggio di cavi e guaine elegantemente instradato all’interno delle tubazioni.
Per la motorizzazione Olympia ha scelto l’unità Shimano Steps E-8000 da 250W e 75 Nm di coppia massima.
La batteria è realizzata da BMZ, con una capacità di 630 Wh che riesce a garantire un’autonomia superiore alla media presente attualmente sul mercato. E’ ben integrata nel tubo obliquo ed è ricaricabile anche senza estrarla dall’alloggiamento a serratura.
Il display, sempre di Shimano, è l’SC-E8000 che già conosciamo bene. Presenta un display ad alta visibilità con informazioni riguardanti la modalità di assistenza, la velocità, la durata residua della batteria, la distanza percorsa, il tempo impiegato, la cadenza, ecc.. E’ possibile scegliere tra 3 modalità di assistenza: Eco, Trail e Boost oppure di disattivare il motore. E’ possibile, inoltre, impostare anche la modalità Walk Assist, con la quale viene attivato un supporto dosato con velocità fino a 6 km/h, nel caso in cui ci si debba spostare a piedi con la bici lungo tratti in salita.
I comandi sono posizionati a sinistra del manubrio, sotto la leva del comando remoto del reggisella telescopico. Sono costituiti da due leve che consentono di passare da una modalità all’altra.
La E1-X Carbon 8.0 mantiene uno schema di sospensione a quadrilatero con Horst-Link, votato quindi alla massima sensibilità agli impatti. Gestisce un’escursione alla ruota posteriore pari a 140 mm.
All’anteriore troviamo una forcella da 150 mm di corsa, la RockShox Recon RL, con regolazione della compressione fino al blocco totale mediante la leva posta in cima al fodero destro e della riestensione agendo sul registro posto al di sotto dello stelo destro.
Ammortizzatore sempre di casa RockShox, troviamo il Deluxe RL con regolazione della compressione sulle due posizioni “Aperto” o “Blocco” mediante leva e regolazione della riestensione mediante l’apposito pomello.
Le ruote sono assemblate con cerchi X-Feel aventi un canale interno da 35 mm di larghezza, mozzi Shimano MT400 di tipo Boost e 32 raggi in acciaio. Le gomme sono le Schwalbe Nobby Nic con mescola Addix Speedgrip, più votata alla scorrevolezza, da 27.5″ di diametro e 2.8″ di sezione e ovviamente convertibili in tubeless, grazie anche alla predisposizione dei cerchi.
La trasmissione è un misto tra SRAM, Shimano e Sunrace. Troviamo infatti cambio e comando SRAM NX Eagle a 11 velocità, pedivelle Shimano FC-M8000 con corona 34T e cassetta pignoni Sunrace CSMS8, 11-46T.
Il comparto freni è realizzato con gli Shimano Deore BR-MT501, aventi dischi differenziati nel diametro, da 203 mm anteriore e 180 mm posteriore.
Posto guida realizzato in gran parte con componenti Ritchey, con il manubrio Trail da 780 mm di larghezza, l’attacco WCS Trail da 50 mm di lunghezza e le manopole Comp Trail prive di collarino di bloccaggio.
La sella è invece una Selle Italia X3 e poggia su un reggisella telescopico Tranz-X JD-YSP da 125 mm di escursione.
Specifiche
Telaio: | Carbonio Toray T800 monoscocca UDC alto modulo |
Escursione ant.: | 150 mm |
Escursione post.: | 140 mm |
Forcella: | RockShox Recon RL |
Ammortizzatore: | RockShox Deluxe RL |
Comando cambio: | SRAM NX, 11v |
Cambio: | SRAM NX |
Guarnitura: | Shimano FC-M8000, 34T |
Cassetta pignoni: | Sunrace CSMS8, 11-46T, 11v |
Catena: | KMC |
Freni: | Shimano Deore BR-MT501, 203/180 mm |
Cerchi: | X-Feel – 35c |
Raggi: | 32 in acciaio, 2 mm, attacco J-Bend |
Mozzi: | Shimano MT400, 15 x 110 mm / 12 x 148 mm |
Coperture: | Schwalbe Nobby Nic Addix Speedgrip TLE, 27.5 x 2.8″ |
Manubrio: | Ritchey Trail, 780 mm larghezza, 20 mm rialzo |
Manopole: | Ritchey Comp Trail |
Attacco manubrio: | Ritchey WCS Trail, 50 mm lunghezza |
Serie sterzo: | FSA, semi integrata |
Reggisella: | Tranz-X JD-YSP, 125 mm |
Sella: | Selle Italia X3 |
Motore: | Shimano Steps E-8000, 250W |
Batteria: | BMZ, 630Wh |
Display: | Shimano Steps SC-E8000 |
Peso: | 24 kg (taglia L senza pedali) |
PREZZO: | € 5.154,00 |
Geometrie
Taglie disponibili: | S-M-L |
Angolo sterzo: | 66° |
Angolo piantone: | 75° |
Piantone: | 410-435-470 mm |
Orizzontale virtuale: | 565-590-620 mm |
Tubo sterzo: | 100-110-130 mm |
Carro posteriore: | 453 mm |
Reach: | 406-427-451 mm |
Interasse: | 1165-1196-1228 mm |
Info: www.olympiacicli.it
In sella
Perfette le misure, compresa quella dell’attacco manubrio particolarmente corto, che agilizza il mezzo visto il peso importante. La regolazione della pressione delle gomme richiede un po’ di accortezza in più del dovuto, vista l’ampia sezione delle coperture nonché il peso complessivo del mezzo, questo per evitare sia un’eccessiva resistenza al rotolamento, in caso di pressione troppo bassa, che un eccessivo rimbalzo, se viceversa troppo alta.
Per la regolazione del SAG della forcella è possibile, come sempre nel caso di RockShox, sfruttare l’etichetta adesiva posta sul fodero sinistro, dove troviamo i valori di pressione consigliati in funzione del peso del biker. Fin dalle prime uscite ci siamo trovati bene sfruttando questi valori come base di partenza, effettuando poi le opportune variazioni nelle successive uscite. Per il SAG dell’ammortizzatore ci si avvale dell’o-ring e della scala graduata presenti sullo stelo, in questo caso abbiamo utilizzato un valore di SAG intorno al 30%, vista la corsa generosa a disposizione, per poi ritoccare questo valore nelle uscite successive.
In pianura
La sospensione è tra le più attive e l’ammortizzatore non prevede l’attivazione della piattaforma stabile per la pedalata ma soltanto il blocco. Nonostante ciò non abbiamo notato oscillazioni fastidiose del carro, grazie alla presenza del motore che non richiede energiche spinte sui pedali. Consigliamo eventualmente di attivare il blocco dell’ammortizzatore solo nei trasferimenti su asfalto o percorrendo le lunghe salite su sterrato molto compatto, laddove un minimo di ammortizzazione verrà garantito dall’ampio volume della gomma posteriore.
In curva
Con un orizzontale non particolarmente lungo, risulta abbastanza facile caricare l’avantreno per garantire la giusta aderenza della gomma anteriore al fondo quando si affronta una curva. Per questo motivo la E1-X Carbon 8.0 non patisce la presenza dell’attacco manubrio corto, che solitamente tende ad allontanare il biker dalla ruota anteriore, ma in questo caso ci si giova della sua presenza affrontando i single-track più tortuosi, laddove la bici pur non garantendo la stessa reattività di un mezzo muscolare che pesa mediamente la metà, aiuta a rendere meno pigra la risposta ai cambi di direzione.
Le geometrie del mezzo sono comunque un buon compromesso tra guidabilità richiesta nelle sezioni più lente e stabilità nell’affrontare le curve più veloci.
In salita
Grazie al motore e alla generosa coppia massima offerta si sale senza problemi, il più delle volte senza il bisogno di impostare il massimo livello di assistenza, a meno che non si debba affrontare un’erta davvero impegnativa o per liquidare rapidamente un trasferimento in salita su asfalto. Sui fondi maggiormente sconnessi la trazione si è dimostrata ineccepibile, grazie alla sospensione che copia molto bene il fondo e grazie all’aderenza fornita dalle gomme.
La lunghezza del carro, non esasperatamente ridotta come si tende ormai a fare sempre più spesso, riduce gli alleggerimenti dell’avantreno consentendo una guida più confortevole. Infatti non è necessario piegarsi eccessivamente sul manubrio come accade invece con altre bici che, avendo un carro estremamente corto, tendono a ribaltarsi all’indietro quando si affrontano tratti molto ripidi. Si apprezza, inoltre, la possibilità di personalizzare il livello di assistenza per ciascuna modalità, grazie alla apposita App offerta da Shimano. Questo perché non è la prima volta che notiamo una differenza troppo marcata tra la modalità Trail e quella Boost e, al contrario, una minima differenza tra Eco e Trail. Grazie a questa App siamo riusciti a personalizzare ciascuna modalità in modo da rendere ognuna di esse sfruttabile in maniera completa.
In discesa
Olympia ha preferito non dotare la E1-X Carbon 8.0 di un passo di lunghezza esasperata, come ormai è la tendenza comune. Questa caratteristica comunque non rende la bici poco stabile nel veloce, dal momento che le sospensioni particolarmente attive, le gomme di volume generoso ma anche il peso del mezzo lo rendono in grado di affrontare anche le discese più veloci e dissestate nella massima sicurezza.
La sospensione posteriore sfodera una buona sensibilità alle piccole asperità oltre che un elevato supporto a metà corsa e senza rischiare di esaurire facilmente la sua massima escursione, ma anche la rigidità strutturale del telaio fa bene il suo lavoro, cancellando ogni possibile incertezza nei tratti più tecnici. I freni hanno dimostrato un livello di risposta soddisfacente, sebbene i biker più aggressivi potrebbero desiderare qualcosa di più.
Conclusioni
La E1-X Carbon 8.0 rispecchia in tutto e per tutto l’eBike che preferiremmo avere, con geometrie non esasperate, sospensioni ben attive, un telaio di ottima rigidità e qualità costruttiva e un’assistenza alla pedalata in grado di far affrontare qualunque tipo di salita. Saremmo curiosi di poterla provare un giorno con gomme da 29″ e sezione da 2.6″, potrebbe essere secondo noi la classica ciliegina sulla torta.