Onza è un produttore svizzero di pneumatici per le svariate discipline del ciclismo. Il suo catalogo non è particolarmente vasto come quello di altri produttori forse più noti alla stragrande maggioranza dei biker, tuttavia la gamma mtb propone modelli che abbracciano tutte le discipline off-road, compreso il modello Canis, proposto per un utilizzo polivalente dal cross country all’all mountain.

DESCRIZIONE

Il battistrada è costituito da un elevato numero di tasselli ben squadrati e di dimensioni contenute. Sono distribuiti in maniera uniforme in modo particolare lungo la fila centrale, dove troviamo un accenno di canale centrale, a favore quindi della direzionalità, sebbene interrotto da una serie di tasselli a forma di X. Allontanandosi verso i fianchi, invece, i tasselli tendono ad allontanarsi, per garantire un maggior grip in fase di piega.

La Canis adotta una doppia mescola distribuita strategicamente sul battistrada. Troviamo, infatti, una mescola più dura, con un coefficiente di durezza pari a 65a, nella parte centrale a favore quindi di una maggiore scorrevolezza e una mescola più morbida, da 55a, lungo i fianchi per un maggior grip in curva.

La carcassa utilizzata è la FRC120 da 120 TPI, con cerchietto pieghevole e di tipo tubeless ready.

Il peso medio da noi rilevato della coppia di coperture è stato di 707 grammi. Le Canis sono disponibili nei diametri da 27.5″ e 29″ e nella sezione da 2.25″, ma nel diametro minore troviamo anche la possibilità di averle con sezione da 2.85″. Il modello qui in test è in vendita al prezzo di € 59,99.

Info: onza-tires.com

Distributore per l’Italia: cosmicsports.com

IL TEST

Il montaggio di entrambe le coperture è stato eseguito senza particolari difficoltà. La gomma tallona molto bene grazie ad una buona pompa da officina e in modalità tubeless, quindi senza camera e con liquido sigillante, ha dimostrato una buona tenuta dell’aria sin dal primo gonfiaggio. Non abbiamo poi rilevato perdite di pressione una volta sui sentieri, anche adottando valori relativamente bassi.

Ci ha incuriosito il disegno del battistrada, con una presenza fitta di tasselli al centro e più diradata spostandosi verso i fianchi. Un disegno che ha trovato poi la sua validità quando abbiamo percorso dei tratti fangosi, dove abbiamo potuto constatare un buon livello di auto pulizia proprio grazie a questo particolare disegno, che tende quindi a spostare il fango dal centro verso i lati esterni per espellerlo, con il risultato di continuare a garantire una buona aderenza.

In condizioni più asciutte e sui tratti dal fondo maggiormente compatto le Canis ci hanno sorpreso per l’ottima scorrevolezza, sfoggiando un’elevata accelerazione quasi al livello di una gomma da XC race. Man mano che il fondo diventa sconnesso, le gomme mantengono molto bene l’aderenza, raggiungendo il loro limite solo sui tratti dal fondo molto irregolare o bagnato, sebbene in questi frangenti riescono ancora a garantire buoni livelli di grip e una buona prevedibilità in curva.

La risposta in frenata è stata al di sopra delle aspettative, sempre in considerazione della dimensione contenuta dei tasselli, la cui forma però risulta ben studiata per una buona reazione in fase di staccata.

Dal punto di vista della durata possiamo ritenerci soddisfatti al termine dei quattro mesi di test, visto che le gomme riportano i normali segni di usura. Un aspetto significativo che va ad aggiungersi all’ottima qualità complessiva di queste gomme, secondo noi molto soddisfacenti se utilizzate in un ambito dal cross country non agonistico fino al trail ride.