Dall’introduzione avvenuta nel lontano 1981 la Stumpjumper ha subito diversi aggiornamenti e ora Specialized presenta l’ultima evoluzione con la quale propone tre diversi modelli: la Stumpjumper Short Travel (ST), che sostituisce la Camber, la Stumpjumper standard da lunghe escursioni e la Stumpjumper Evo.
La Stumpjumper ST offre un’escursione alla ruota posteriore pari a 120 mm associata ad una forcella da 130 mm di corsa con ruote da 29″ ma è prevista anche una versione con ruote da 27.5″ e 130 mm di corsa ad entrambe le ruote.
La Stumpjumper in versione standard ha una corsa posteriore da 140 mm associata ad una forcella da 150 mm e con ruote da 29″ mentre in versione 27.5″ le escursioni salgono a 150 mm per entrambe le ruote.
La versione Evo, infine, presenta le stesse escursioni della versione standard ma con una geometria più aggressiva.
Tutte le versioni hanno la possibilità di montare coperture da 3″ di sezione. Di serie troveremo la Stumpjumper e Stumpjumper Evo con gomme da 2.6″ mentre la Stumpjumper ST avrà gomme da 2.3″.
Ciò che cambia radicalmente nella nuova Stumpjumper è il disegno del triangolo principale, ora asimmetrico e con una rigidità dichiaratamente superiore del 19% rispetto al precedente modello. Non possiamo comunque fare a meno di notare una certa somiglianza con l’Orbea Rallon, come si evince dalle due immagini sottostanti messe a confronto.
Anche il carro è stato ridisegnato con una riduzione di peso dichiarata pari a 100 grammi oltre ad un aumento della rigidità dell’8%. Una riduzione di peso apportata non solo alle versioni in carbonio ma anche a quelle in alluminio, che dovrebbero vedere una riduzione pari a 550 grammi.
Ad una prima occhiata lo schema di sospensione sembra il solito FSR, in realtà ha subito anch’esso alcuni cambiamenti. Sparisce infatti l’autosag dal momento che adesso Specialized adotta una configurazione più semplice grazie all’adozione degli ammortizzatori Fox EVOL e RockShox Debonair. La curva di funzionamento della sospensione, inoltre, è stata resa un po’ meno progressiva per garantire una risposta più morbida nella prima parte di corsa ma anche con un maggior supporto a metà corsa, in sostanza un funzionamento che si avvicina di più a quello di un ammortizzatore a molla.
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Info: www.specialized.com