Uno degli attrezzi che non dovrebbe mai mancare nella “mini officina” di ogni mountain biker è sicuramente una buona pompa da officina, visto come quelle di più alta qualità siano poi in grado di gonfiare anche le coperture di maggiori volumi in modalità tubeless, senza quindi essere costretti ad utilizzare un compressore. Conviene, però, affidarsi ai marchi di comprovata esperienza nel settore, come la francese Zéfal, che da anni realizza accessori per la bicicletta, compresa una vasta gamma di pompe, tra cui quella qui in test.
La Profil Max FP60 è stata progettata per soddisfare le esigenze di gonfiaggio delle gomme di ampio volume, comprese quindi quelle di tipo Plus, con una capacità massima di gonfiaggio pari a 12 bar / 174 psi.
Il fusto, realizzato in alluminio anodizzato, presenta dimensioni generose, grazie ad un’altezza di 670 mm. Il manico è in legno mentre la base è costituita da un materiale progettato per assorbire le vibrazioni prodotte dall’azione di pompaggio.
La tubazione ha una lunghezza record pari a 1100 mm e termina con un raccordo di attacco valvola, denominato Z-Switch, costituito da un selettore per impostare il tipo di ingresso tra Presta e Schrader oltre alla classica leva di bloccaggio. La tubazione, inoltre, può essere fissata al manico mediante degli appositi ganci posti sia in corrispondenza del manico che sulla stessa tubazione, per poter essere comodamente trasportata o riposta dopo l’utilizzo.
Il manometro è posizionato alla base della pompa, ha un diametro di 75 mm e mostra valori di pressione espressi sia in bar che in psi. I valori in bar arrivano fino ad un massimo di 12 unità, con ciascuna tacchetta che indica 0,5 bar, mentre i valori in psi arrivano fino a 170, con le tacchette che in questo caso indicano ciascuna 5 psi. Sul manometro, inoltre, è presente una comoda lente di ingrandimento scorrevole per facilitare la lettura dei valori.
Il peso da noi rilevato della pompa è stato di 1.041 grammi. La Profil Max FP60 è in vendita al prezzo di € 45,90.
Info: www.zefal.com
La Profil Max FP60, pur presentando un’altezza generosa, tale da rendere agevole l’operazione di gonfiaggio anche alle persone di alta statura, mantiene comunque un peso contenuto, nel caso la si debba trasportare.
Il manometro è ben leggibile grazie all’apposita lente di ingrandimento, tuttavia avremmo apprezzato la presenza di tacchette indicatrici dei valori decimali per i bar, visto che risultano senz’altro più utili con i bassi valori di pressione utilizzati dalle gomme da mountain bike.
Il manico, oltre ad essere estremamente gradevole dal punto di vista estetico, si è dimostrato anche particolarmente comodo da maneggiare, così come la base, che ha sempre garantito un’ottima stabilità anche quando si devono effettuare diverse pompate.
Si apprezza molto la generosa lunghezza della tubazione, che consente di gonfiare le gomme anche con la bici sul cavalletto. Funzionale anche il sistema di aggancio della tubazione alla pompa, che oltre a prevedere un attacco in corrispondenza del manico, presenta anche due ganci mobili sulla stessa tubazione in modo da mantenerla ben salda al fusto nel caso in cui la si voglia trasportare.
Molto pratico anche il selettore posto sul raccordo di attacco valvola. Basta un solo dito per adattare l’ingresso ai due tipi di valvola ed in entrambi i casi, una volta bloccato con l’apposita leva, il raccordo si è sempre mantenuto ben agganciato alla valvola senza mai generare perdite di aria in fase di gonfiaggio.
Gonfiaggio che si è rivelato, con questa pompa, estremamente valido, visto che siamo riusciti in più di un caso a gonfiare coperture in modalità tubeless senza particolari problemi. Una caratteristica che ha poi mantenuto nel lungo periodo di test, tale da farcela consigliare sicuramente anche in funzione del prezzo contenuto.