SunRace è un’azienda taiwanese fondata nel 1972 con un reparto ricerca e sviluppo che ha sede a Napa, in California. Realizza componentistica sia per la produzione in serie di grandi lotti per l’industria che componenti ultraleggeri lavorati a controllo numerico per l’aftermarket, spaziando quindi dall’entry level alle soluzioni tecniche più avanzate per i settori del corsa su strada e mountain bike. La sua gamma di cassette pignoni è incredibilmente vasta, con soluzioni che vanno dai classici 7 pignoni alle più moderne applicazioni da 12 pignoni. In ambito 10 velocità offre tre soluzioni a prezzo contenuto per trasformare una trasmissione a doppia o tripla corona in singola o, pur mantenendo la doppia corona, poter contare su un pignone di dimensione maggiore. La CSMX3 rappresenta il top di gamma, che abbiamo avuto a disposizione per un test di lunga durata.
La cassetta è costituita da 9 pignoni realizzati in acciaio Hi-Tensile mentre il più grande, il 42T, è invece in alluminio 7075.
La cassetta è scalata nel seguente modo: 11-13-15-18-21-24-28-32-36-42. I tre pignoni dal 32 al 42 sono montati su uno spider in alluminio anodizzato e lo stesso dicasi per quelli dal 21 al 28, ciò allo scopo di ridurre il peso complessivo ma anche per aumentare la rigidità e ridurre l’usura sul corpo ruota libera. I rimanenti pignoni 11, 13, 15 e 18 sono invece singoli, con un unico distanziale in alluminio anodizzato posto tra il 15 ed il 18.
Al fine di ridurre ulteriormente il peso, i pignoni sono tutti forati tranne i due più piccoli.
In dotazione alla cassetta troviamo, infine, l’anello di bloccaggio in alluminio anodizzato.
La cassetta CSMX3 è disponibile anche in versione 11-40T. Il peso da noi rilevato della versione in prova, completa dell’anello di bloccaggio, è stato di 396 grammi. E’ in vendita al prezzo di € 79,00.
Info: www.sunrace.com
Distributore per l’Italia: www.rms.it
L’installazione della cassetta pignoni non ha comportato alcun tipo di problema. Le scanalature presenti in corrispondenza dell’inserimento fanno sì che le lavorazioni presenti sui profili delle dentature dei pignoni si allineino correttamente in modo da agevolare l’operazione di cambiata. Abbiamo dovuto, ovviamente, adottare una catena leggermente più lunga vista la differenza di diametro tra il pignone 42T ed il 36T presente sulla precedente cassetta (il motivo lo spieghiamo in questo video tutorial), e per lo stesso motivo abbiamo provveduto ad allontanare la puleggia superiore dalla cassetta, in modo da evitare interferenze.
Non è stato, invece, necessario rivedere il tensionamento del cavo e la regolazione del fine corsa, apprezzando fin da subito una cambiata fluida e priva di tentennamenti o rumorosità, sia verso i pignoni più grandi che quelli più piccoli. Il funzionamento si è dimostrato soddisfacente anche in quei casi in cui siamo stati costretti a cambiare sotto sforzo.
Il salto di 6 pignoni dal 36 al 42 è abbastanza contenuto, se si considerano le situazioni in cui si andrà ad adottare il pignone più grande, così come rimane contenuto il salto presente tra i pignoni più piccoli.
Considerati i 6 mesi di utilizzo, la cassetta ha risposto molto bene anche dal punto di vista dell’usura, non avendo riscontrato particolari segni di degrado sui denti dei pignoni, soprattutto quelli più grandi, visto quanto lavori in maniera angolata la catena in queste posizioni e per di più sotto lo sforzo di una salita impegnativa. Si è rivelata, quindi, un’ottima scelta, anche dal punto di vista economico, per una trasformazione da doppia a singola corona.