Come “sopravvivere” sui sentieri

Lo scorso mese di marzo abbiamo illustrato una serie di preziose soluzioni per risolvere gli imprevisti che possono accadere alla mountain bike sul percorso. Ma quando gli imprevisti accadono al biker? E’ vero che il più delle volte non si pensa mai a questa possibilità oppure si cerca sempre di scacciare questi pensieri, tuttavia resta pur sempre una possibilità, per cui è opportuno essere in grado di affrontarla nel caso si dovesse presentare. In questo approfondimento vogliamo quindi fornirvi alcuni consigli su come far fronte a determinate situazioni, nella speranza che non dobbiate comunque mai metterli in pratica.

Essere sempre rintracciabili

E’ sempre consigliabile lasciare ai propri familiari a casa precise indicazioni sul tragitto che si seguirà. L’ideale sarebbe la traccia gps ma in mancanza può ritornare utile anche un disegno approssimativo del tragitto o comunque le indicazioni delle località che si attraverseranno possibilmente con dei punti di riferimento. Una precauzione come questa potrebbe fare la differenza nelle peggiori situazioni.

Cellulare ben carico

Siamo ben consci che spesso capita di ritrovarsi in zone prive di copertura di rete, ciò non toglie comunque che sia sempre consigliabile avere il telefono cellulare con la batteria ben carica, magari aggiungendo nello zaino anche una batteria di riserva se disponibile e anch’essa ben carica, o in mancanza uno di quei caricabatteria da viaggio che ormai sono venduti a prezzi più che abbordabili (ovviamente non dimenticate il relativo cavetto). Nel caso di uno smartphone potrebbe essere anche utile attivare la funzione di individuazione satellitare dello stesso. Esistono, inoltre, una serie di applicazioni gratuite per smartphone (basta cercare su internet) in grado di inviare a intervalli prestabiliti le proprie coordinate geografiche ad un determinato numero telefonico, avendo in tal modo la certezza di rendere nota la propria posizione o quantomeno una delle ultime posizioni nel caso in cui si attraversino zone prive di copertura.

Mantenere la calma

Qualunque cosa possa accadere, il modo migliore per affrontarla è quello di farlo con la dovuta calma. Ciò vale anche nelle situazioni di emergenza, per cui ci si dovrà sforzare a non agire di impulso ma a valutare bene le varie soluzioni e soprattutto a non farsi prendere dal panico, che sicuramente non aiuterà per niente in questi casi. Sarà utile guardarsi bene intorno per capire cosa si ha a disposizione oltre al contenuto dello zaino e che si possa sfruttare a proprio vantaggio. Potreste esercitarvi a mantenere la calma quando vi capitano le situazioni meno difficili da affrontare, ad esempio in caso di foratura provate a rilassarvi per qualche istante e poi con tutta calma procedete alla riparazione.

Il kit di primo soccorso

Anche se nelle uscite brevi occorrerebbe sempre avere un minimo kit di primo soccorso, nelle uscite più lunghe è senza dubbio importante mettere nello zaino il necessario, che potrebbe essere costituito da una serie di cerotti, bende elastiche, forbicina e disinfettante. A queste cose, poi, andrebbero aggiunte anche alcuni attrezzi di emergenza, come un fischietto, un coltellino multiuso e una piccola torcia (meglio se faretto da poter legare alla fronte). In caso di emergenza impariamo però ad improvvisare: una camera d’aria, ad esempio, può essere sfruttata anche per tenere un braccio legato al collo.

Come risolvere una frattura

Se a rompersi non fosse la bici ma un osso e non si avesse alcuna possibilità di attendere i soccorsi, sarà opportuno darsi da fare per provvedere quanto prima all’immobilizzazione dell’arto fratturato. Con un po’ di ingegno si dovrà quindi cercare un adeguato oggetto, come un ramo, ma in mancanza si potrà sfruttare anche la sella o il reggisella per immobilizzare, ad esempio, un braccio o una gamba, visto che non sarà conveniente continuare a pedalare in caso di una simile frattura. Per legare uno di questi componenti all’arto si potranno utilizzare anche i calzini in mancanza di meglio. Per immobilizzare, invece, un dito si può utilizzare anche una leva cacciagomme o una manopola se di tipo rigido. Nel caso la frattura dovesse interessare una spalla, un modo per immobilizzarla potrebbe essere l’utilizzo della fascia ventrale dello zaino, se di tipo staccabile, oppure una camera d’aria di scorta.

Il necessario per un riparo improvvisato

Non vi chiediamo ovviamente di mettere nello zaino una tenda da campeggio, ma potrebbe rivelarsi utile anche un semplice telo da usare, in caso di emergenza ad esempio da colpo di calore, per creare una porzione di ombra improvvisata dove far distendere il malcapitato.

Attenzione agli animali

Seppure in Italia non ne troviamo molti di particolarmente pericolosi come negli altri Paesi del mondo, esiste comunque la possibilità di imbattersi in alcune specie, come vipere, cinghiali, cani randagi, lupi ed orsi, in grado di rappresentare comunque un serio rischio.

Generalmente nessun animale attacca l’uomo per primo, cosa che invece avviene normalmente se si sente minacciato o spaventato. Se ci si dovesse, quindi, imbattere improvvisamente in uno di questi animali, soprattutto se in presenza dei suoi cuccioli, sarà opportuno evitare il più possibile di spaventarlo ulteriormente con movimenti bruschi, visto che normalmente l’animale è già spaventato per la sola vostra presenza. Sarà quindi il caso di allontanarsi lentamente ma senza voltargli le spalle, evitando di guardarlo direttamente negli occhi, visto che questo in natura rappresenta un gesto di sfida.

P_20160821_151558-2

Sarà importante anche cercare di capire le intenzioni dell’animale. Se, infatti, cercherà di avvicinarsi si potrebbe provare ad aprire una barretta e lanciargliela ben lontano da voi per poi allontanarsi, ma nel caso l’animale non sembra che voglia accettare il vostro dono ma, al contrario, si avvicini con fare minaccioso, allora sarà il caso di afferrare la bici frapponendola tra sé e l’animale oppure sollevandola in modo da sembrare più grandi, agitandola e accompagnando il gesto con delle urla in modo da spaventarlo. Se proprio neanche questa soluzione si dimostrasse utile e si venga attaccati allora sarà opportuno proteggersi il più possibile testa e collo da eventuali morsi.

Se l’animale in questione fosse un serpente sarà meglio ovviamente non avvicinarsi e comunque non toccarlo anche se fosse così immobile da sembrare morto. Nel caso, invece, si venisse morsi la prima cosa da fare sarà quella di capire la specie di serpente o comunque memorizzarne forma e colori in modo da comunicarlo poi ai soccorritori. Una vipera la si può riconoscere dalla sua lunghezza, che per un adulto è di circa un metro, e dal colore grigio marrone oppure rossastro, con una striscia zigzagante sul dorso. La forma della testa è triangolare e più larga del dorso ed il suo morso presenta due caratteristici forellini, distanti circa 6/8 millimetri in un alone rosso.

Da tener presente che il morso delle vipere europee molto raramente è letale, in ogni caso subito dopo aver allertato i soccorsi si dovrà cercare di stare il più possibile fermi e calmi in modo da rallentare il diffondersi del veleno nel sangue, sarà utile sdraiarsi. Applicare quindi ben stretto qualsiasi cosa che possa sostituire un laccio emostatico al di sopra della ferita. Occorrerà poi rimuovere subito qualunque cosa si abbia di attillato, come anelli o bracciali, prima che compaia il gonfiore. Lavare, infine, la ferita con acqua (da evitare alcool o acqua ossigenata che possono determinare una vasodilatazione e, quindi, una rapida diffusione del veleno nel sangue). Da evitare, infine, di risucchiare il sangue o strizzare la ferita per farne fuoriuscire il sangue, manovra quest’ultima che invece favorisce la diffusione del veleno.

_DSC0088-2

Concludendo

Con tutti questi consigli non è nostra intenzione distogliervi dall’organizzare un’uscita epica, magari in solitaria, anzi il nostro scopo è quello di rendervi ancora più tranquilli di quanto già lo siate. Non basta infatti conoscere bene la propria bici o il percorso che si deve affrontare ma è di fondamentale importanza essere preparati il più possibile ad ogni evenienza, in modo da poterla affrontare con la massima sicurezza e serenità.