Fondata nel lontano 1960 come azienda produttrice di abbigliamento per il motocross, l’americana O’Neal è diventata ben presto leader del settore, entrando poi anche nel mondo della mountain bike nel 1980 con una linea specifica di abbigliamento, protezioni e accessori. Oggi, sebbene O’Neal rimanga focalizzata sulle proprie radici incentrate sul downhill e freeride, un nuovo mondo legato all’enduro e al trail riding è entrato nel mirino del brand e già da qualche stagione questo nuovo trend si fa notare nelle ultime collezioni. Noi intanto vogliamo proporvi il test di un paio di scarpe per pedali flat.
Le Stinger II sono caratterizzate da un design in stile Sneaker. La suola è realizzata in gomma Honey Rubber di proprietà del marchio americano. Una suola, inoltre, che si basa su una struttura a nido d’ape per garantire la massima aderenza sui pedali flat. La tomaia è realizzata con un materiale resistente all’acqua, inoltre sfoggia una generosa imbottitura sui lati e in corrispondenza del tallone.
Il tallone è dotato, inoltre, di un rinforzo esterno a protezione dagli impatti.
Un rinforzo simile lo troviamo anche in corrispondenza della punta, dove sono presenti anche dei fori per l’aerazione.
La chiusura è affidata a dei lacci dal disegno ampio e di spessore sottile.
Il peso del paio di scarpe da noi rilevato, in taglia 44, è stato di 963 grammi. Le Stinger II sono disponibili nelle taglie dalla 39 alla 47 e nei colori Black/White, Black/Orange e Black/Blue. Sono in vendita al prezzo di € 119,95.
Info: www.oneal.eu
Dal punto di vista estetico le Stinger II hanno un look molto casual e possono sembrare tranquillamente delle scarpe per tutti i giorni, vista la linea non particolarmente ricercata, al punto che possono essere utilizzate anche al di fuori dell’ambito mtb senza sentirsi assolutamente osservati.
La calzata è tra le più comode che abbiamo mai provato. Le imbottiture interne accolgono in modo confortevole il piede, pur non sottraendo alcuna sensibilità nella guida. Perfetto anche il sostegno mentre il profilo non va ad interferire con il malleolo. Le imbottiture presenti intorno al tallone, inoltre, aiutano veramente a bloccare il piede in posizione, evitando scivolamenti del tallone.
Nonostante i lacci non siano tra i più sottili, hanno sempre mantenuto una chiusura efficace anche dopo svariati utilizzi, con la linguetta morbida che si adatta bene al collo del piede senza mai generare pressioni fastidiose.
La presa sui pedali si è rivelata estremamente valida. La struttura della suola a nido d’ape facilita, infatti, l’accoglimento dei pin del pedale, così che anche nei passaggi dal fondo più sconnesso le Stinger II non hanno mai mollato la presa, dando comunque la possibilità di operare piccole modifiche della loro posizione sui pedali. L’intersuola si è rivelata abbastanza morbida da fornire un po’ di flessione, si tratta comunque di scarpe che non concedono la massima rigidità in fase di pedalata, lo si percepisce infatti quando ci si cammina sopra, notando la comodità di queste scarpe così come la loro presa sul terreno, tranne sul fango o sulle radici bagnate laddove generano qualche scivolamento.
Anche se i pannelli laterali presentano dei micro fori, la resistenza all’acqua si è rivelata notevole, visto che le scarpe mantengono asciutto il piede in caso di pioggia. Inoltre è sufficiente un panno umido per la loro pulizia.
La costruzione delle Stinger II si è rivelata eccellente, con le cuciture che tengono insieme le varie parti e che non hanno mai mollato, neanche dopo averle maltrattate per mesi tra fango e pioggia, dimostrandosi così delle valide scarpe per un utilizzo con i pedali flat.