[su_label]Comunicato stampa[/su_label]
Franco Plano era un amico carissimo di Gianni Riconda e lo aiutava in tutte le iniziative sportive di Borgo D’ale e inoltre presidiava una postazione fissa, il Sapel d’la Bras, dove ora è stato eretto un ceppo in sua memoria. Questa gara, la quarta del fortunato master Mb Marcello Bergamo Cup, è stata pensata, voluta, disegnata e organizzata proprio in memoria di Franco e il gruppo ha risposto in massa visto che in ben 156 hanno allacciato il caschetto davanti alla chiesetta di Santa Maria delle Celle dove è stata allestita la scenografia di questa sentitissima e storica gara che parte puntualissima sotto un tiepido sole che presto lascia il posto a delle leggere gocce di pioggia che paiono lacrime, quelle commosse che Franco Plano ha sicuramente lasciato cadere sul percorso lui dedicato. Vittorie di altissimo livello al cospetto delle telecamere di “A Tutta MTB Ciclismo” di Fabizio Gulmini ma, quella di Alessandro Tonello è davvero eclatante, questo senior 1 è davvero micidiale, un gigante sul quale rimbalzano tutte le aspirazioni degli avversari, oggi Marco Mamone e Murizio Brunelli che devono accontentarsi del podio ma con nove minuti di ritardo. Molto più equilibrata la prova dei … cugini senior 2 dove a tentare di fermare un grande ed ispirato Fabio Bruno ci ha pensato Dieguito Salmoiraghi, che alla fine accusa solo 36 secondi e Richi Ornaghi , in cerca della forma migliore e s’accontenta del terzo gradino del podio. I giovani junior stanno crescendo e si affrontano a viso aperto con scatti e contro scatti , una raffica di accellerazioni che alla fine premiano Simone Nicola, il quale accumula oltre un minuto di vantaggio sul pur combattivo Pietro Vitanza e più di due su Marco Raimondo. Seguendo la semplice legge del ciclismo che recita: per vincere basta arrivare sulla linea bianca una frazione di secondo prima dell’avversario, Mauro Rebeschi ( veterani 1) s’è piombato con tutto il suo peso specifico e la sua grinta innata, sui tappeti elettronici di Zio Poletti con 25 secondi di vantaggio ai danni di Roberto Picco e Salva Giampà che sta crescendo di gara in gara. Agostinone è ispirato, Ago è carico, il maresciallo vince di sicuro. Queste frasi si sentivano fra i curiosi e i tifosi disseminati lungo l’arrivo e in effetti la prova dell’alfiere HR Team è di quelle che segnano, un dardo scagliato come quello di Ulisse che alla fine schianta tutti pretendenti di Penelope, in primis Andrea Ganassi e Luca Casotto. E l’altro capitano e compagno di squadra Carmelo Cerruto? Cambia la categoria, gentleman 1, ma non l’esito finale, lo sapevamo già che Carmelo aveva bisogno di alcune gare di rodaggio per un setup ottimale ma ora son dolori , per tutti , ne sanno qualcosa Paolo Allasia, Massimo Salone ed Enrico Pittaluga che arrivano quando il Cow Boy già riposto la bici nel baule e rifocillato al corposo tavolo del ristoro. Chi ha dovuto sudare sette camicie per liberarsi di uno scomodissimo avversario è stato il gentleman 2 Massimo Valsesia che alla fine vince inanellando la sua trentesima vittoria consecutiva ma subito dopo chiede lumi sul terribile avversario , Mauro Giacometti, sconosciuto per noi ma notissimo nel popolo delle gran fondo. Il super B Lucio Pirozzini ancora una volta mette la camicia di forza a tutta la sua categoria e il primo che un giorno riuscirà a liberarsi, sarà un eroe ma per ora ci accontentiamo di segnalare che, seppur con molto ritardo, sul podio con lui salgono Gianni Roncon e Matteo Petrucci. Ancora una convincente vittoria di Giuliano Garlaschè nei super A, che puntella tutte le sue aspirazioni, se non altro perché i battuti sono il pluri vittorioso Gaetano Sartor e l’onesto pedalatore Giovanni Giacchetti. Ottimo ancora una volta il debuttante Bum Bum Ballini, capace di realizzare lo stratosferico miglior tempo assoluto di 59’ e 34’’, ma molto bene anche il primavera Andrea Belotti che anticipa Leonardo Cerutti e Gabriele Grechi e resta imbattuto. Fare pronostici fra le donne B Daniela Di Prima e Maria Elena Mastrolia è impossibile. Sono entrambe forti e preparate e sanno mascherare le loro intenzioni. Parte bene Di Prima e sembra fare la differenza ma non fa i conti con la tenacia e la grinta di Mastrolia che quatta quatta prepara la volata … che non c’è perché Di Prima non s’accorge della furba avversaria che sopraggiunge a doppia velocità dalle retrovie e a trenta metri la salta per una vittoria che conta. Sorriso raggiante quello della donna A Serena Mensa , non solo per la bella gara corsa col cuore e vinta meritatamente, ma soprattutto perché la degna avversaria ha un pedigrèe importante , parliamo della portoghese Ana Isabel Pinto , mica una qualunque. Termina anche questa tappa del Master MB Bergamo fra sorrisi e battute ma le parole più belle ce le affida tramite mail la signora Maria Caldera, vedova di Franco Plano:” Grazie mille per le belle parole e per quanto fatto per mio marito , Gianni Riconda in primis, per questo sport pulito dove, oltre a tanta fatica c’è umanità, unione, senso di squadra. Complimenti e grazie anche a nome dei miei figli”.
Prossima prova il 9 aprile a Sesto Calende (VA).