Non serve una bici costosa o upgrade esasperati per divertirsi in mountain bike. Basta in effetti un po’ di impegno e qualche accorgimento per affrontare un percorso in fuoristrada con più sicurezza e, quindi, maggior divertimento.

La base di partenza è sicuramente rappresentata da una buona preparazione del mezzo. E con questo ci si riferisce soprattutto ad un corretto settaggio delle sospensioni e degli pneumatici, visto che essi si rivelano fondamentali per avere un buon feeling con il terreno che si dovrà affrontare.

Le sospensioni

Per quanto riguarda le sospensioni, generalmente si tende ad utilizzare una pressione e una frenatura in compressione troppo elevate rispetto al dovuto e, al contrario, una frenatura in estensione (ritorno) troppo bassa. Se si ha qualche dubbio, quindi, si possono fare degli esperimenti iniziando con il provare a diminuire la pressione delle sospensioni, ad esempio di 5/10 psi, e aprire un po’ la frenatura in compressione (potrebbe essere utile andare a rileggersi l’articolo sul settaggio della forcella). In ogni caso è bene prendere sempre nota dei vari valori di settaggio che si stanno provando nonchè delle conseguenti sensazioni di guida che trasmettono, così da poterli analizzare successivamente con calma.

Le gomme

Le attuali coperture in commercio non richiedono valori elevati di pressione. Anche se la pressione di uno pneumatico dipende dalla sezione dello stesso, dal peso del biker, dallo stile di guida e dal tipo di fondo che si deve affrontare, diciamo che generalmente le coperture moderne vengono gonfiate ad una pressione di 1,7/1,8 bar all’anteriore e 1,8/2 bar al posteriore, nel caso si utilizzino le camere d’aria e si voglia scongiurare il rischio di una pizzicatura della camera. Nel caso, invece, si utilizzino coperture tubeless allora si può scendere anche fino a mezzo bar in meno. Teniamo conto, quindi, di questa differenza, adattandole comunque ai fattori appena citati e prestando attenzione, nella guida, all’eventualità che la gomma possa rimbalzare eccessivamente sulle asperità oppure che il fianco possa cedere affrontando curve strette.

Le caratteristiche del fondo

Nella guida è conveniente valutare in anticipo le caratteristiche del fondo che si sta affrontando. Sarà molto utile buttare lo sguardo il più avanti possibile sul terreno, per poter scegliere, ad esempio, la miglior traiettoria da affrontare, oppure per evitare zone sgradevoli, come fango o sabbia (ricordate che ne abbiamo parlato qui). In linea generale, una curva o un tratto in cui si frena sarà conveniente da affrontare in un punto né troppo duro, né troppo morbido, in modo tale che le gomme possano avere la miglior presa, mentre le sezioni più scorrevoli sarà meglio affrontarle nei tratti dal fondo più duro possibile.

Se ci si trova improvvisamente ad affrontare un tratto ricco di rocce, non occorre farsi prendere dal panico. In questi casi si è portati a pensare di evitarne il più possibile, ma non è sempre la cosa migliore. Le mountain bike moderne, anzi, consentono di affrontarle e spesso si rivela la scelta migliore, soprattutto quando evitarle significherebbe effettuare delle correzioni che in salita farebbero perdere trazione e in discesa, ad alte velocità, farebbero perdere il controllo del mezzo.

Piuttosto quello che sarà da evitare sicuramente è di colpire la roccia con il pedale, in questi casi sarà meglio interrompere per un attimo la pedalata per poi riprenderla subito dopo aver superato l’ostacolo. In discesa gli ostacoli di minor rilevanza possono essere aggirati con fluidità se possibile, oppure, se siamo in grado, si può anche provare a saltarli. Nel caso limite in cui non si possa evitarne l’impatto sarà il caso di affrontarlo in maniera morbida, piegando quindi braccia e gambe per poter assorbire l’urto.

La frenata

La frenata  fa sentire spesso sicuri nell’affrontare una curva o una discesa veloce, tuttavia è buona norma imparare ad utilizzare i freni solo quando servono realmente. Spesso la paura porta a toccare immediatamente i freni non appena si inizia ad affrontare un tratto impegnativo, ma bisogna ricordare che gli effetti di una frenata eccessivamente lunga sono due: la perdita di aderenza delle gomme e l’eccessivo surriscaldamento dell’impianto frenante.

Inoltre la mancanza di aderenza degli pneumatici al fondo darà la sensazione di andare ancora troppo veloci, per cui si tenderà a frenare ancora di più con conseguente ulteriore perdita di aderenza e così via. La cosa migliore, in questi casi, per acquisire una maggior padronanza nell’azione di frenata potrebbe essere quella di esercitarsi spesso su una sezione che si conosce bene. I risultati arriveranno sicuramente e la tecnica acquisita potrà essere applicata poi su qualsiasi altro percorso.