Andare più forti in salita è un po’ il desiderio di tutti i biker, non solo per arrivare in cima prima dei compagni di uscita ma anche e soprattutto per arrivarci più freschi e concentrati per affrontare poi la discesa. Vediamo allora quali potrebbero essere gli accorgimenti per migliorare il proprio rendimento in salita.

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Smaltire qualche chilo di troppo

Alleggerire il proprio corpo è sicuramente un metodo molto più economico di ridurre il peso della propria bici, oltre a far stare meglio se si è in sovrappeso. Attenzione, però, a non sottoporsi ad una dieta ferrea, perché oltre a poter avere qualche controindicazione per la salute, determinerebbe anche un calo dal punto di vista psicologico. Il più delle volte basterà regolare il proprio regime alimentare.

Alleggerire la bici

Come dicevamo, ridurre il peso della propria bici è una pratica abbastanza antieconomica. Se proprio lo si vuole fare, converrà allora concentrarsi su quei componenti la cui sostituzione darà effetti sicuramente sorprendenti e parliamo in questo caso delle ruote, anche se l’acquisto di un set di ruote più leggere può fare dei danni al portafoglio. Volendo ci si potrebbe limitare alla sostituzione di raggi e nipples, ma solo nel caso in cui i primi non siano di diametro differenziato e i secondi siano in ottone. Ciò che invece si rivela sempre un buon upgrade è la sostituzione delle gomme con un modello più leggero e, se non lo si è già fatto, anche la conversione in tubeless.

Alleggerire l’equipaggiamento

Oltre alla bici ed al proprio corpo, occorre tenere conto anche della zavorra che si trasporta su entrambi. Iniziare, quindi, con il trasportare, ad esempio, il quantitativo di acqua che realmente occorre, visto che, ad esempio, una sacca idrica che contiene 2 litri di acqua equivale a ben 4 borracce. Siamo sicuri che ci servirà tutta quest’acqua durante il giro? Probabilmente no, se non si tratta di un giro lungo e se si conoscono dei punti in cui si può fare rifornimento, è importante quindi tenere conto anche di questo, calcolando in anticipo la quantità di acqua necessaria e considerando che in inverno, a parità di percorso, il quantitativo di acqua richiesto si riduce.

Anche lo zaino ha il suo peso e se si rivela fondamentale per una lunga e avventurosa uscita, per un’uscita breve e su un percorso che si conosce bene non è affatto necessario. In questo caso sarà meglio, quindi, optare per l’utilizzo di una borraccia, considerato che vi sono ormai dei modelli che ben si adattano anche alle tasche della maglia, un piccolo multitool lo si potrà mettere in tasca mentre minipompa e camera d’aria, se non trovano posto in tasca, si potranno attaccare direttamente al telaio con del semplice nastro adesivo, come fanno ormai parecchi racer.

La posizione più corretta

Per affrontare nel modo migliore anche la salita più ripida occorrerà rimanere il più possibile in sella, limitandosi ad alzarsi esclusivamente in quei casi in cui si senta la necessità di voler cambiare la posizione per pochi istanti oppure si valuti possibile il superamento di una breve rampa senza scalare di rapporto. In questi casi, però, bisognerà restare il più possibile centrati tra le ruote, visto che il più delle volte si tende a spostare il proprio peso in avanti, con il rischio poi di perdere l’aderenza della gomma posteriore e, nel peggiore dei casi, dover mettere il piede a terra, con la difficoltà poi di riuscire a riprendere la pedalata.

E’ importante anche cercare di restare il più rilassati possibile, evitando anche di oscillare la schiena come fanno diversi biker, un’operazione che potrebbe sembrare agevoli la spinta sui pedali ma che in realtà serve solo a disperdere le energie.

Gomme larghe ma non troppo

La tendenza attuale è quella di avere coperture di sezione sempre più ampia. Se, però, questa ampiezza aiuta nell’affrontare le discese o comunque le sezioni più impegnative, in salita comporta un maggior dispendio di energie, vista la maggiore impronta a terra della gomma che rende, quindi, il mezzo meno scorrevole. Per cui sarà il caso di prendere in seria considerazione se il percorso che si sta per affrontare richieda realmente una gomma di ampia sezione.

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L’altezza corretta della sella

E’ una delle prime operazioni che si fanno per il setup della propria bici, ma a volte si dimentica che bisogna ripeterla in alcuni casi, come quando si cambia la sella, le scarpe, i pedali oppure il fondello. Da tenerne quindi conto, visto che poi da questo dipenderà in gran parte la massima performance che si potrà esprimere spingendo sui pedali. Ne abbiamo ampiamente discusso in questo video tutorial sul montaggio e regolazione della sella, che nel caso potreste andare a rivedere.

Manubrio più largo

Se il manubrio non ha una larghezza sufficiente a controllare il mezzo nelle discese veloci ciò potrà rivelarsi uno svantaggio anche in salita. Potendo contare, infatti, su un manubrio di larghezza generosa lo si potrà poi impugnare mantenendo le braccia ben larghe in modo da consentire una migliore respirazione oltre che controllare meglio il mezzo affrontando una salita molto tecnica.

Il rapporto più corretto

Di primaria importanza sarà anche la scelta del giusto rapporto. Nel dubbio converrà utilizzare un rapporto più corto e comunque cercare di mantenere una cadenza di pedalata abbastanza agile e regolare, diciamo tra le 75 e le 80 pedalate al minuto, cercando di non commettere l’errore di voler mantenere il ritmo dei biker che precedono, perché a lungo andare potrebbe portare a sfiancare se non è adeguato alla propria preparazione atletica.

Accettare i propri limiti

La cosa che si rivelerà comunque fondamentale sarà quella di accettare i propri limiti con serenità fin dall’inizio, pensando che c’è sempre qualcuno più allenato e che arriverà per primo in cima. Sarà quindi inutile cercare di tenere il suo ritmo a tutti i costi, perché l’esito di un simile atteggiamento sarà sicuramente un eccessivo dispendio di energie con conseguente sfinimento. E ricordiamoci che l’elemento principale di ogni uscita deve essere sempre il divertimento.