In test: Maxxis Aggressor TR DD 27.5 x 2.3″

Maxxis è ben nota per la produzione di gomme di alta qualità che coprono un po’ tutte le discipline del ciclismo. La sua costante ricerca dell’innovazione tecnologica l’ha portata alla realizzazione di prodotti come la nuova Aggressor, presentata lo scorso anno come copertura specifica per un utilizzo in ambito enduro e da noi testata per diversi mesi.

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Descrizione

Tra le ultime novità di casa Maxxis, la Aggressor colpisce per la sua struttura massiccia che tradisce la propria destinazione d’uso, basti pensare che Richie Rude l’ha spesso utilizzata con successo come gomma posteriore nelle gare dell’Enduro World Series.

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Il battistrada è costituito da tasselli dal profilo basso ma dotati di un bordo di attacco molto squadrato per garantire il massimo grip. Quasi tutti i tasselli, inoltre, sono caratterizzati da un intaglio sulla sommità. Caratteristica, inoltre, la presenza sul fondo del battistrada di evidenti micro solchi trasversali anch’essi pensati a favore della trazione.

La Aggressor utilizza una costruzione a doppia mescola, con una mescola morbida utilizzata per i tasselli laterali ed una mescola più dura posizionata invece in corrispondenza dei tasselli centrali a favore di una maggior durata della copertura. Il cerchietto è di tipo pieghevole.

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La sigla DD sta ad indicare in questo caso la presenza della nuova carcassa denominata Double Down e progettata da Maxxis appositamente per l’enduro. A differenza della carcassa da downhill in cui i due strati hanno una trama da 60 tpi, nella carcassa Double Down sono presenti sempre due strati ma ciascuno da 120 tpi, con l’aggiunta di un inserto in butile, con il risultato di avere un pneumatico di robustezza quasi pari a quella di una gomma da downhill, ma con un incremento di peso inferiore.

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Con la sigla TR, invece, Maxxis identifica la connotazione tubeless ready di questa gomma, che è possibile quindi utilizzare anche senza camera d’aria e con apposito liquido sigillante.

Il peso medio da noi rilevato tra le due coperture in prova è stato di 1045 grammi. La Aggressor è disponibile nei diametri 26″, 27.5″ e 29″ e nella sola sezione da 2.3″. E’ in vendita al prezzo di € 43,90.

Info: www.maxxis.com

Distributore per l’Italia: www.ciclopromo.com

Il test

La prima impressione che si ha maneggiando la Aggressor è che sia una gomma dannatamente robusta, al punto che viene da credere che sia anche antiproiettile, e la cosa non guasterebbe durante la stagione di caccia. Scherzi a parte, la Aggressor ha una struttura comunque molto robusta che infonde tanta sicurezza, soprattutto a chi predilige una guida molto aggressiva.

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Vista la robustezza ci aspettavamo di avere qualche contrattempo in fase di installazione, cosa che invece è riuscita senza particolari difficoltà con l’ausilio di una sola leva cacciagomme, così come siamo riusciti a gonfiarle utilizzando una normale pompa da officina, arrivando a tallonare rapidamente e dimostrando di avere un’ottima capacità di sigillare bene il suo interno fin da subito e già in assenza di liquido sigillante. Sul campo, poi, siamo riusciti a spingerci anche su valori di pressione relativamente bassi senza mai registrare segni di distacco dal cerchio.

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Sui terreni dal fondo asciutto la Aggressor esprime il meglio di sé. La trazione in questi casi è davvero eccellente, anche nelle curve più veloci o in fase di frenata, con un’aderenza molto prevedibile nei tratti più ripidi mentre nelle curve più strette la forma complessiva della copertura assicura una buona transizione nel passaggio dai tasselli centrali a quelli laterali. Il supporto fornito dalla spalla, inoltre, è notevole e lo si avverte soprattutto nei cambi di direzione più critici, dove ci si sente molto più sicuri rispetto ad altre coperture.

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Nonostante il peso ed il disegno aggressivo del battistrada, questa gomma riesce a mantenere una buona scorrevolezza sui fondi più compatti, grazie ai suoi tasselli centrali dal profilo non molto pronunciato. Sui fondi meno consistenti o ricchi di foglie secche che nascondono mille insidie ispira una buona fiducia mantenendo un’ottima direzionalità grazie al canale ben descritto dai tasselli centrali.

Sulle rocce e radici bagnate se la cava bene, probabilmente grazie alla mescola morbida posizionata nei punti più critici, perdendo qualcosa solo sui terreni molto bagnati o fangosi, dove in alcuni casi abbiamo notato qualche difficoltà nell’espellere il fango accumulato.

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Nei sei mesi di utilizzo le Aggressor hanno mostrato una buona risposta anche in termini di usura, che si è mantenuta un po’ al di sopra della media, così come un’ottima resistenza alle forature e ai tagli, dimostrando di essere una più che valida scelta in ambito all mountain/enduro o comunque se si desidera una gomma particolarmente aggressiva e performante.