Per l’inverno meglio la front, parola di Marco Aurelio Fontana

Eccovi un interessante parere, da parte di Marco Aurelio Fontana, sui mezzi da cross country e l’inverno.

 

Avendo quest’inverno più tempo a disposizione con l’XC  mi sono dato alla ricerca di sentieri ed al riding grezzo tra fango, sassi e foglie.
Siamo alla fine di dicembre e posso dirvi che a mio parere il mezzo in assoluto più prestante (e gasante) durante i mesi più freddi (che adoro) è l’hardtail.
Calma, calma, ora vi spiego tutto.

Partendo dal presupposto che mi piace il riding puro lontano dalle competizioni e quindi il fatto di “girare” ancor prima di allenarsi posso parlarvi dal lato puramente ludico del giocare con la bici.
Il fatto è che quando siete in mezzo alla natura immersi nello “shredding trails” e ci sono 5 gradi, il terreno è molle e lento, ci sono continui saliscendi e magari vi perdete anche, avere una bici leggera da usare, muovere e pedalare è il massimo. Più è lento, fangoso e bastardo il terreno e più il rigidino vi darà delle soddisfazioni! Ho fatto un giro di 3h abbondanti pochi giorni fa con la bellezza di quasi 60km, 2000m di dislivello e tanto tanto fuoristrada tenendo solamente qualche collegamento d’asfalto per non piantarmi del tutto in mezzo all’Arda e vi giuro che sono rientrato a casa contento come se avessi fatto una tappa della Dakar.
Condizioni al limite del proibitivo tra salite ripide e sassose e discese tra grip e zero grip ma quello che aveva una marcia in più era la mia bici.
Poche balle e tanta sostanza con il mio 34 davanti, 100mm di gustosa Lefty e due Nobby Nic 2.25 (mi viene da ridere a dire che sono gomme strette ma è “quasi” la verità visto la moda di montare delle fuori misura inutilizzabili d’inverno nelle nostre zone). Salivo in posti allucinanti in stile trial cercando di dare trazione al posteriore e in giù non c’era tratto che mi fermasse (chiaramente la velocità rimane relativa alla bici) ed una volta arrivati a casa il sorriso sul mio volto era enorme e la soddisfazione tanta. Per chi mastica un pò di motori e di enduro è come usare un duetti leggero e impepato, ero praticamente su un duemmezzo a miscela scatenato nel bosco!!!

Il morale della favola è che per fare lo stesso giro ed andare più forte senza essere assistito avrei dovuto farlo in moto quindi W il Rigidino!

Un saluto a tutti e visto che siamo alla fine del 2015 un bell’ Augurio di 2016 rokkeggiante a bordo di una (o più…) sospensione….ehehehheh.

Marco Aurelio Fontana

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