L’Alpe Cortevecchio si trova al cospetto del Monte Massone, che con i suoi 2161 metri di altezza è la cima maggiore della catena che fa da spartiacque tra la Valle Strona e la bassa Val d’Ossola. Presso l’alpeggio, posto a 1518 metri di quota, è ubicato il rifugio Renato Brusa Perona del CAI. Lo si può raggiungere percorrendo la carrozzabile che sale nei pressi del santuario della Madonna del Boden ad Ornavasso. La salita, pur essendo in asfalto, è abbastanza impegnativa soprattutto nel tratto finale, ma la meta finale offre un panorama mozzafiato.
Si parte dalla punta di Migiandone, nei pressi del cannone, da dove si inizia a salire lungo la strada sterrata, a tratti dal fondo sconnesso.
Si percorrono diversi tornanti che attraversano la Linea Cadorna, il sistema di fortificazioni risalente alla prima guerra mondiale caratterizzato da strade, trinceramenti e gallerie.
Si raggiunge così Forte di Bara, ove sono ubicati dei vecchi cannoni a lunga gittata. Da qui si può ammirare un bel panorama.
Dal Forte di Bara si prosegue lungo la strada sterrata in piano, a tratti panoramica, in direzione di Ornavasso.
Si sbuca sulla strada asfaltata che conduce al santuario della Madonna del Boden, nei pressi di un tornante, dove si prosegue in salita. Prima di raggiungere il santuario si devia però a destra lungo la stradina in salita in direzione dell’Alpe Cortevecchio. La salita inizialmente non è particolarmente impegnativa ed in alcuni tratti offre scorci panoramici.
Nei pressi dell’Alpe Frasmatta si nota il bivio con l’indicazione per l’Alpe Barumboda, cosa che per ora si ignorerà, proseguendo lungo la strada asfaltata, che adesso si inerpica con pendenze abbastanza rilevanti, fino a raggiungere l’Alpe Schirombei.
Si prosegue ancora su asfalto, a tratti sconnesso ma con una pendenza meno impegnativa, superando Corte Mezzo.
Un arco in legno preannuncia l’arrivo ad Alpe Cortevecchio, ma in realtà mancano ancora alcuni tornanti e la pendenza torna a farsi sentire.
Si raggiunge così l’alpe Cortevecchio, dove si può godere di un meritato riposo, magari raggiungendo il punto di osservazione da dove si può ammirare uno splendido panorama.
Per il ritorno si percorre a ritroso il tratto di strada appena attraversato, ma giunto al bivio per l’Alpe Barumboda si lascia l’asfalto per imboccare questo ampio sentiero in leggera discesa, raggiungendo rapidamente le baite dell’alpeggio.
Subito dopo l’alpe si prosegue in discesa percorrendo una serie innumerevole di tornantini, tutti pedalabili, anch’essi facenti parte della Linea Cadorna. Si raggiunge così l’Alpe La Solitudine.
La discesa continua, mai troppo ripida, così come i tornanti e si supera anche una piccola ed angusta galleria.
Ben presto si raggiunge la strada sterrata in piano fatta in precedenza che collega il Forte di Bara con Ornavasso, si raggiunge nuovamente il forte per poi riprendere, stavolta in discesa, la strada sterrata a tornanti che riporta al punto di partenza.