Sono più del 40% i mountain-bikers italiani affetti da asma, allergie nasali e pollinosi. Le allergie colpiscono le vie aeree per cui è molto importante difendersi da questo mal di stagione seguendo semplici accorgimenti.
La primavera è iniziata il 20 marzo, quando il giorno ha avuto uguale durata rispetto alla notte e le ore di luce aumenteranno gradualmente fino al solstizio d’estate, giorno in cui le ore di luce avranno raggiunto la massima durata. Con l’arrivo della primavera le temperature tendono ad aumentare e la natura si risveglia. Il nostro umore migliora grazie all’aumentare delle ore di luce, ma non è tutto oro quel che luccica. Per chi è allergico la primavera è il periodo peggiore: tra marzo ed aprile iniziano a fiorire i cipressi, le mimose, gli ulivi, le parietarie e le graminacee. I loro pollini vengono dispersi nell’aria provocando un’impennata delle allergie. Queste colpiscono le vie aeree per cui è molto importante difendersi da questo mal di stagione seguendo pochi accorgimenti. Chi soffre di allergie deve conoscere le piante a cui è sensibile e, in base al loro ciclo di fioritura, evitare i periodi critici. Il periodo di fioritura può variare a seconda delle condizioni climatiche e per questo motivo è bene informarsi e osservare il bollettino dei pollini. L’inverno che sta giungendo al termine è stato molto mite, il 6° inverno più caldo degli ultimi 40 anni, e per questo motivo potrebbe anticipare la stagione delle allergie.
Calendario dei pollini
Durante il periodo invernale o pre-primaverile compaiono i pollini della betulla, nocciolo e cipresso seguiti dal frassino, dal pioppo e salice. Tra marzo e aprile si osserva la presenza del polline di platano.
In primavera oltre ai pollini di betulla, platano, carpino, quercia, faggio, frassino, olivo, cipresso e pino si rilevano anche pollini di piante erbacee come le Urticaceae e le Graminaceae. Scompaiono invece i pollini di Pioppo e Salice.
Durante la stagione estiva infine i pollini più presenti sono quelli delle piante erbacee, Urticaceae e Compositae (Ambrosia e Atremisia), mentre i pollini delle piante arboree sono quelli del castagno e del pino.
Meteo e pollini
La pioggia sembra avere un duplice effetto sui pollini presenti nell’aria: sebbene da un lato gli scrosci d’acqua aiutino a pulire l’aria, intrappolando i pollini in gocce d’acqua, e quindi portando sollievo agli allergici, d’altro canto potrebbe avere l’effetto opposto rompendo in più parti i pollini che così, grazie alle loro dimensioni ridotte, vengono diffusi con più facilità nell’aria.
Le condizioni ideali per la presenza di pollini in atmosfera sono stimate con temperature tra i 25 ed i 30 gradi ed un’umidità superiore al 60%. Il vento, che aiuta il naturale processo di impollinazione, aumenta allo stesso tempo la diffusione dei pollini nell’aria.
Consigli utili per sportivi e non!
Alcune semplici norme possono aiutare a ridurre i disturbi:
- Farsi spiegare dal medico quando il polline cui si è allergici è presente in aria, per programmare l’attività all’aperto e la terapia da assumere.
- Consultare regolarmente i calendari pollinici presenti in Internet o esposti nelle farmacie della zona in cui si vive. Per spostamenti di lavoro e per le ferie informarsi sulle concentrazioni di polline nella zona e nel periodo prescelto.
- Chi è allergico ai pollini di alberi e arbusti deve prestare attenzione nei primi mesi dell’anno, evitando boschi e zone alberate.
- Chi è allergico alle graminacee eviti gli spazi extraurbani da fine aprile a giugno-luglio. Chi è sensibilizzato alla parietaria e ad altri pollini estivi dovrà invece stare all’erta nella tarda estate ed evitare le aree incolte e gli edifici diroccati.
- Nei giorni di sole con tempo asciutto e ventoso evitare giri all’aperto nelle ore centrali della giornata. Preferire il primo mattino e la tarda serata.
- Dopo la pioggia alcuni allergici stanno meglio, come conseguenza del dilavamento dei pollini dall’atmosfera. Per altri invece, la rottura dei granuli pollinici causata dall’umidità dell’aria può provocare un peggioramento dei disturbi.
- Praticare con le dovute precauzioni le attività all’aperto durante la stagione pollinica. Durante il taglio del fieno non sostare nelle vicinanze.
- Tenere chiuse le finestre durante le ore centrali della giornata. I climatizzatori di ultima generazione sono dotati di filtri antipolline. Aprire le finestre nelle tarde ore notturne o nelle primissime ore del mattino.
- In automobile tenere chiusi i finestrini. I climatizzatori d’auto sono in genere dotati di filtri antipolline, da sostituire periodicamente. Anche sui mezzi pubblici i finestrini dovrebbero restare chiusi.
- In casa evitare di azionare ventilatori per non disperdere in aria i pollini depositati sul pavimento. Gli aspirapolvere attualmente in commercio sono dotati di filtri che vanno sostituiti periodicamente.