La Rail ormai è un riferimento, non solo nel catalogo Trek ma anche nel segmento eBike, per questo motivo l’abbiamo sempre testata con soddisfazione e ora che Trek ha presentato l’ultima generazione di questa e-MTB da enduro siamo tornati con piacere su questo modello per verificare cosa ha mantenuto del suo predecessore e cosa propone invece di nuovo.

DESCRIZIONE

Di nuovo, infatti, non c’è solo l’aggiunta del suffisso + al suo nome ma tanto altro, a partire dalla nuova motorizzazione Bosch Performance Line CX recentemente presentata, che sebbene abbia mantenuto immutato il valore di coppia massima di 85 Nm, offre adesso una migliore erogazione e controllo della potenza rispetto al passato. E’ stata, inoltre, ridotta anche la rumorosità del motore sia durante la pedalata che la fase di rilascio, mentre i fruscii meccanici in discesa sono stati completamente eliminati.

Con la Rail+ 5 troviamo già la più capiente batteria da 800Wh. Alloggia all’interno del tubo obliquo secondo il sistema RIB 2.0 (Batteria integrata rimovibile) che consente di rimuoverla facilmente per facilitarne la ricarica.

E’ possibile, comunque, ricaricarla anche senza rimuoverla, attraverso lo sportellino di accesso situato sotto l’obliquo. Per chi, comunque, non dovesse bastare la batteria di serie, il sistema è compatibile con la batteria Bosch PowerMore 250 da 250 Wh, acquistabile a parte e progettata per essere inserita all’interno del portaborraccia, in modo da raggiungere una capacità complessiva di ben 1050 Wh, con un peso aggiuntivo di circa 1,5 kg.

Le modalità di assistenza offerte sono quattro: Eco, Tour+, eMTB, Turbo. Ovviamente non manca la funzione di assistenza per i tratti dove è necessario spingere la bici a piedi. Le modalità di assistenza possono essere impostate tramite il comando minimale wireless presente sul manubrio.

Per visualizzare le impostazioni non troviamo un vero e proprio display ma un controller visivo posizionato sul tubo orizzontale, che viene utilizzato per accendere/spegnere il sistema e indica la modalità impostata e lo stato della batteria. Il sistema Bosch può essere collegato comunque, tramite connessione Bluetooth, alla app eBike Flow di Bosch. In tal modo è possibile personalizzare i livelli di assistenza ma anche scaricare i dati della pedalata per poterli analizzare successivamente oppure utilizzare lo smartphone come un navigatore GPS.

Passando al comparto sospensioni, diciamo che la Rail+, con un’escursione da 160 mm ad entrambe le ruote, va a collocarsi decisamente nel segmento enduro. Lo schema di sospensione è l’arcinoto e ultra collaudato ABP (Active Breaking Pivot) di Trek. Si tratta di uno schema a quadrilatero il cui fulcro principale è coassiale al mozzo posteriore, con il chiaro obiettivo di evitare che il lavoro della sospensione venga influenzato dall’azione frenante e garantire, così, un miglior controllo del mezzo.

Sul carro troviamo ancora il Mino Link, l’accoppiatore di regolazione posizionato nel punto di collegamento del bilanciere con i foderi superiori. Girando questo dado è possibile modificare l’angolo di sterzo di mezzo grado (64,5° – posizione Low, 65° – posizione High), variando in tal modo anche le quote geometriche del mezzo.

E’ possibile, inoltre, installare uno specifico set di calotte per la serie sterzo (vendute separatamente) che consente di variare l’angolo di sterzo di +/- 1°, senza influenzare l’altezza del movimento centrale.

In aggiunta, Trek dà la possibilità di modificare anche la progressività della risposta della sospensione posteriore, intervenendo su un chip presente nel piede dell’ammortizzatore. E’ possibile così scegliere tra una sospensione più o meno progressiva (More/Less).

Tra le altre novità della Rail+ evidenziamo il passaggio al formato ruota misto (ad eccezione della taglia S, che adotta entrambe le ruote da 27.5”), con l’adozione della ruota di diametro ridotto al posteriore per conferire una maggiore maneggevolezza al mezzo nei tratti più lenti e guidati.

Il telaio è realizzato in alluminio Alpha Platinum, una lega di alluminio estrusa a freddo e rinforzata in diversi punti al fine di garantire la massima resistenza e mantenere il peso a livelli accettabili. In aggiunta le tubazioni vengono sottoposte a idroformatura e la successiva saldatura avviene mediante un particolare processo che riduce al minimo l’aspetto visivo della stessa saldatura. Il triangolo principale ospita un attacco per porta borraccia per tutte le taglie tranne che la S.

Con la nuova Rail+ scompare il sistema Knock Block ideato da Trek e presente sugli altri modelli. Si tratta di una soluzione integrata al telaio che in presenza di un tubo obliquo dritto serve a limitare la rotazione del manubrio, consentendo di proteggere lo stesso obliquo dagli eventuali impatti con la testa della forcella e il tubo orizzontale dagli impatti con il manubrio. Nel caso della Rail+ si è preferito scartare questo sistema e ritornare al tubo obliquo leggermente piegato nel tratto in cui si collega al tubo sterzo. Tubo obliquo che è in grado di accogliere anche una borraccia di generose dimensioni, grazie al porta borraccia ad estrazione laterale ed alla possibilità di variarne il posizionamento.

La gamma Rail+ viene proposta in sette versioni, di cui cinque con telaio in carbonio e due in alluminio. La Rail+ 5 da noi testata si colloca sul gradino di ingresso della gamma, con un allestimento che rappresenta un buon rapporto qualità/prezzo, a partire dalla forcella RockShox Psylo Gold RC da 160 mm di corsa, con la possibilità di regolare la compressione sulle tre posizioni aperto, intermedio e blocco, oltre che il ritorno.

L’ammortizzatore, sempre a marchio RockShox, è il Deluxe Select+, con la possibilità di regolare la compressione sulle due posizioni aperto e blocco, oltre che il ritorno.

Ruote e gomme sono a marchio Bontrager (di proprietà di Trek). Le prime sono le Line Comp 30 TLR, con un cerchio da 29 mm di larghezza interna e 28 raggi a spessore costante con attacco J-bend.

Le gomme sono le Bontrager Gunnison Elite XR da 2.4” di sezione, tubeless ready come le ruote, che tra l’altro sono già convertite in tubeless e dotate di liquido sigillante, senz’altro un valore aggiunto.

Trasmissione quasi tutta a marchio Shimano, troviamo la Deore a 12 velocità, con una guarnitura E*thirteen E*spec Plus dotata di corona da 32 denti.

Anche i freni sono Shimano, gli MT420 a doppio pistone e con dischi da 203 mm ad entrambe le ruote.

Come sempre per Trek, il posto guida è a marchio Bontrager. Troviamo, infatti, il manubrio Comp da 750 mm di larghezza e diametro standard, l’attacco manubrio Comp da 50 mm di lunghezza e le manopole XR Trail Comp a singolo collare di bloccaggio.

Il reggisella telescopico invece è il TranzX JD-YSI34 da 170 mm di escursione (per la taglia L), con la sella Bontrager Versa P3.

Geometrie

Taglie disponibili:S-M-L-XL
Piantone:380-410-435-470 mm
Angolo sterzo:65° (High) / 64,5° (Low)
Angolo piantone:77,9° (High) / 77,4° (Low)
Orizzontale virtuale:562-591-639-670 mm (High) / 563-592-639-670 mm (Low)
Altezza movimento centrale:345 mm (High) / 338 mm (Low)
Standover:767-784-785-804 mm (High) / 762-778-779-798 mm (Low)
Tubo sterzo:100-100-120-145 mm
Carro posteriore:446 mm (High) / 448 mm (Low)
Reach:435-455-495-520 mm (High) / 430-450-490-515 mm (Low)
Stack:598-631-649-672 mm (High) / 594-627-645-667 mm (Low)
Interasse:1201-1229-1277-1313 mm (High) / 1202-1230-1278-1314 mm (Low)

Specifiche

Telaio:Alluminio Alpha Platinum
Escursione ant.:160 mm
Escursione post.:160 mm
  
Forcella:RockShox Psylo Gold RC
Ammortizzatore:RockShox Deluxe Select+
Comando cambio:Shimano Deore
Cambio:Shimano Deore, 12v
Guarnitura:E*thirteen E*spec Plus, 32T
Cassetta pignoni:Shimano Deore, 10-51T
Catena:Shimano Deore
Freni:Shimano MT420, 203/203 mm
Ruote:Bontrager Line Comp 30 TLR – 29c – 28 raggi 2 mm J-bend
Pneumatici:Bontrager Gunnison Elite XR 29×2.4 / 27.5×2.4″
Manubrio:Bontrager Comp, 750 mm larghezza
Manopole:Bontrager XR Trail Comp
Attacco manubrio:Bontrager Comp, 50 mm lunghezza
Serie sterzo:semi integrata
Reggisella:TranzX JD-YSI34, 170 mm
Sella:Bontrager Versa P3
Motore:Bosch Performance Line CX, 85 Nm
Batteria:Bosch Powertube, 800 Wh
Controller:Bosch BRC3100
Peso:24,7 kg (taglia L, senza pedali)
PREZZO:€ 5.639,00

Info: trekbikes.com

IL TEST

di Amedeo Liguori

In sella

Gli spazi sono perfetti, solo il manubrio lo avrei preferito un po’ più largo. Ho apprezzato invece la presenza dei parafanghi, del generoso batticatena e soprattutto degli pneumatici già convertiti in tubeless comprensivi di liquido sigillante, visto che non sono tanti i biker che al primo acquisto provvedono a fare questa operazione.

Per regolare il sag delle sospensioni Trek, come di consueto, mette a disposizione sul proprio sito web un apposito calcolatore che guida il biker nella configurazione iniziale. Configurazione che io ho trovato valida come setup di partenza e poi una volta sul campo ho sperimentato nuove impostazioni in funzione dei percorsi che ho affrontato.

In pianura

In fase di pedalata la sospensione non tende ad innescare fastidiose oscillazioni, per cui non sono necessarie maggiori frenature in compressione, anche perché si può contare sul supporto del motore che regolarizza la spinta sui pedali. Gli pneumatici hanno una buona capacità di spianare il terreno, ma li avrei preferiti di sezione leggermente più ampia.

Il supporto del motore l’ho trovato particolarmente pronto ma anche più fluido e silenzioso che in passato, segno che Bosch ha mantenuto le promesse. Inoltre ho trovato più dolce anche lo stacco al raggiungimento del limite legale dei 25 km/h.

In curva

La ruota posteriore di diametro ridotto, con conseguente carro di lunghezza ridotta, e le gomme di sezione non troppo ampia e dal battistrada ben rotondo donano alla Rail+ una guidabilità notevole a dispetto del suo peso complessivo. Per questo motivo anche nei tratti più lenti e guidati la bici non subisce eccessivi rallentamenti nelle manovre. All’aumentare della velocità la Rail+ mantiene molto bene la traiettoria impostata ma si avverte, nelle situazioni più critiche, la mancanza di pneumatici un po’ più larghi. Chi ne sentisse la necessità, comunque, potrebbe intervenire sul Mino Link in modo da rendere la bici più o meno reattiva, a seconda delle preferenze personali.

In salita

L’erogazione del motore è pulita e priva di strappi evidenti, anche nei momenti di attacco e stacco critici, o a cadenze più basse, ad esempio affrontando un tornante dal fondo impegnativo, il che aiuta a superare praticamente anche le erte più ripide, che sono riuscito invece a percorrere con il sorriso stampato in viso.

Ho notato, inoltre, che rispetto al passato l’efficienza del motore ha elevato l’autonomia del sistema, che pur essendo già dotato di una batteria molto capiente, non fa desiderare di averne di più capaci, neanche se si vogliono affrontare uscite alpine particolarmente lunghe.

In discesa

L’ottima guidabilità del mezzo consente di mantenere una notevole andatura, che pur limitata da una forcella non particolarmente adeguata in tale contesto è favorita comunque dal bilanciamento globale e dalla qualità della sospensione posteriore, che si mantiene ben attiva anche nelle frenate più aggressive, dimostrando ancora una volta la validità dello schema ABP.

Anche le geometrie giocano a favore della velocità e non oso immaginare fin dove ci si potrebbe spingere con pneumatici di sezione più ampia. Non troppo ampia, però, perché andrebbero poi a rallentarla in altri contesti.

Conclusioni

La Rail+ è ulteriormente migliorata rispetto al passato, ponendo un mezzo di valore nelle mani dell’utilizzatore, indipendentemente dal suo livello di esperienza. A differenza della maggior parte delle eBike, con le quali ci si diverte in salita e in discesa ma che poi nel guidato lasciano a desiderare, la Rail+ si fa godere in sicurezza sostanzialmente in ogni situazione e solo i più esperti probabilmente sentiranno l’esigenza di avere un manubrio un po’ più largo e gomme di sezione leggermente più ampia.