La settima edizione della Mediterranean Epic è iniziata ieri con la prima tappa, una cronometro di 19 km con 550 metri di dislivello, con una prima parte più scorrevole, vicino al mare, ed una seconda parte che conteneva la lunga salita alle antenne di Oropesa.

Nella categoria femminile è stato difficile trovare una chiara favorita per la vittoria. Sebbene le scommesse puntavano su corridori come la colombiana Mónica Calderón (Cannondale ISB Sport), la svizzera Janina Wust (Buff-Megamo) o la L’americana Hannah Otto, quest’ultima vincitrice della finale della Coppa del Mondo Marathon 2023.

Grazie ad un finale clamoroso è stata la svedese Terese Andersson ad ottenere la vittoria finale con il tempo di 56:06, dimostrando di saper dosare perfettamente lo sforzo. Dietro di lei, Wust era seconda a soli 19 secondi e la sua compagna di squadra del Buff-Megamo, l’olandese Rosa Van Doorn, ha completato il podio 32 secondi dietro. Costanza Fasolis ha chiuso in settima posizione.

Nella categoria maschile è stato Pablo Rodríguez (Buff-Megamo) il primo a stabilire un tempo di riferimento. Poi è toccato a Sergio Mantecón (Scott Cala Bandida) stabilire un tempo eccezionale di 44:52, il primo biker riescito a scendere sotto i 45 minuti, piazzandosi in testa. Quando anche gli atleti dello Speed Company Racing hanno tagliato il traguardo senza riuscire ad abbassare il tempo del campione spagnolo sembrava che la vittoria fosse alla sua portata, poi il tedesco Andreas Seewald (Canyon Sidi) è arrivato sul traguardo riducendo di 21 secondi il tempo di Mantecón, fissando un tempo che sembrava irraggiungibile per gli altri.

Ma la sua gioia è durata poco, perché l’ex campione del mondo marathon, il belga Wout Alleman (Buff-Megamo) si è preso la vittoria fermando il cronometro a 44:20, 11 secondi più veloce di Seewald. In gara anche Samuele Porro e Riccardo Chiarini, che hanno concluso rispettivamente 14. e 40..

Classifica

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Saranno quindi Terese Andersson e Wout Alleman domani a partire con la maglia di leader della classifica generale della Mediterranean Epic 2024.

La seconda tappa in programma oggi non è la più lunga della corsa, ma può essere considerata la più difficile. Con 76 km e 2.200 metri di dislivello, i partecipanti affrontano un percorso ricco di sentieri, in continuo sali-scendi e troveranno discese inedite mai utilizzate prima in questa gara.