Presentate lo scorso autunno, le Chester si propongono come le manopole più morbide ed aderenti mai realizzate da Race Face. Un obiettivo ambizioso che stiamo andando a verificare, visto che il brand canadese ce le ha poi inviate per un test.

DESCRIZIONE

Le Chester presentano un collare di bloccaggio posizionato sul lato interno e sono realizzate con una mescola 20 Shore A, che nella scala della durezza va a posizionarsi su un livello Soft (morbido), con l’obiettivo quindi di maggiore comfort di guida e minor fatica.

Sul lato interno della superfice di appoggio troviamo una speciale lavorazione per garantire comfort e maggior supporto torsionale al pollice.

La parte intermedia e finale della manopola è suddivisa invece in due zone: da un lato troviamo nervature angolate sottilissime per tenere lontana l’umidità e fornire supporto laterale, mentre dall’altro lato sono presenti creste rialzate per fornire maggior grip alle dita.

L’estremità esterna è affusolata per mantenere una presa sicura nell’appoggio in curva.

Infine nelle Chester troviamo un nuovo design del nucleo interno che aumenta lo spessore medio di gomma morbida.

Le Chester sono proposte in dieci colorazioni comprensive di nove tonalità anodizzate per il collare di bloccaggio. Sono, inoltre, disponibili nel diametro a scelta tra 31 e 34 mm mentre la lunghezza è pari a 136 mm.

Il peso da noi rilevato della coppia di manopole da 34 mm di diametro è stato di 123 grammi mentre la coppia da 31 mm di diametro ha un peso di 111 grammi. Sono in vendita al prezzo di € 26.

raceface.com

IL TEST

di Fabio Paracchini

Il montaggio delle manopole è avvenuto in modo semplice spingendole sul manubrio, ma bisogna prestare attenzione al collarino in modo da avere la testa della vite di chiusura del collarino verso di noi: in caso contrario, invertendo le manopole, la testa della vite sarebbe difficile da raggiungere e bisognerebbe allentare e ruotare i comandi del cambio e del reggisella telescopico. A completamento bisogna dare uno o due colpetti sul “tappo” in modo che l’inserimento sia completo; anche se non è scritto, la parte finale interna della manopola è conica e funziona quasi come un morsetto. Il posizionamento di base è facile da trovare, basta guardare il logo stampato e fare in modo che sia verticale sul lato per avere un buon punto di partenza da cui fare una regolazione “fine” in base all’inclinazione del corpo dei freni.

lo spessore della manopola dichiarato è di 34 mm, ma questo dato non è esattamente corretto in quanto all’estremità è di ben 36 mm, forse per via dell’inserto interno o forse per dare supporto al palmo ma avendo una mano di taglia M, probabilmente i mm esterni superiori erano oltre al mio limite ottimale, in quanto la mia presa abituale è all’estremo esterno della manopola. 

Il grip offerto è di alto livello così come pure il livello di smorzamento delle vibrazioni grazie alla quantità di materiale sul supporto, ed è uno dei motivi principali per cui apprezzo le manopole spesse. 

Nel corso del test sono state varie le condizioni meteo, quindi ho avuto modo di usarle sia con temperature fresche che con la pioggia: devo dire che la struttura a lamelle rimane tra le mie preferite per quanto riguarda il mix tra comfort e grip, e anche in questo caso mi sono trovato a mio agio. 

Segnalo un consumo moderato della gomma che indica una mescola “a favore di grip” e che mi sento di promuovere a pieni voti come il giusto rapporto tra grip e durata. Il “tampone” esterno menzionato a inizio recensione, offre un egregio riparo nei confronti del bordo del manubrio e ha una buona resistenza agli urti: ho subito una leggera pizzicata a causa di una caduta accidentale della bicicletta ma non ha avuto ripercussioni sull’integrità della manopola.

A conclusione del test posso dire che le Chester sono di elevata fattura e sono indicate per biker che hanno una mano dalla taglia M in su e che prediligono una presa esterna sul manubrio. Ottimo il rapporto qualità/prezzo in base al consumo della superficie e alla resistenza ai colpi.