A parecchi biker capita spesso di impattare con i pedali sulle rocce quando percorrono tratti in salita. Una situazione alquanto spiacevole perché anche se si rischia raramente di cadere, considerata la bassa velocità, il rischio maggiore, oltre a quello di rovinare i pedali o la parte terminale delle pedivelle, è quello di piantarsi in un punto da cui poi può risultare difficile ripartire, per l’eccessiva pendenza e magari per il fondo molto sconnesso.

E’ possibile evitare queste situazioni o quantomeno ridurne la frequenza? Esistono in effetti alcuni accorgimenti che se applicati possono ridurre drasticamente la possibilità di picchiare con i pedali alle rocce quando si è in salita, vediamo quindi quali sono.

Altezza del movimento centrale

Tra una bici e l’altra l’altezza del movimento centrale varia, a volte anche in maniera significativa, al punto che può capitare di salire su una bici diversa dalla propria e come d’incanto rendersi conto che non capita più di picchiare i pedali alle rocce. Non vogliamo certo dire che dovete cambiare la vostra bici per risolvere il problema, tuttavia tenete conto di questo se siete in procinto di un nuovo acquisto.

Compressione della sospensione

In realtà l’altezza del movimento centrale varia in maniera dinamica in conseguenza all’affondamento delle sospensioni, non solo per una full ma anche per una hardtail. Parlando di quest’ultima, se ad esempio avete impostato una pressione troppo bassa per la forcella, quando affronterete dei tratti rocciosi in salita l’affondamento conseguente alla spinta sui pedali potrebbe causare l’impatto dei pedali sulle rocce.

Questo potrebbe essere evitato aumentando leggermente la pressione oppure aumentando la frenatura in compressione della forcella agendo sull’apposito registro, qualora disponibile. Stesso discorso vale per l’ammortizzatore per una full. Ritornando invece al punto precedente, se siete in procinto di un nuovo acquisto optate per una mtb di escursioni leggermente maggiori, in modo da avere più corsa a disposizione per le sospensioni e mantenere il movimento centrale più distante da terra.

Formato ruota misto

Se invece non doveste essere in procinto di cambiare il vostro mezzo ma lo state utilizzando con un formato ruota misto, ovvero da 29” anteriore e 27.5” posteriore, potreste valutare di ritornare al 29” anche per il posteriore, visto che una ruota di maggiore diametro allontanerebbe il movimento centrale da terra e con esso anche i pedali. Ne abbiamo parlato nel seguente approfondimento:

Lunghezza pedivelle

Un’altra possibile soluzione sarebbe quella di passare a pedivelle più corte. E’ possibile se, ad esempio, state utilizzando pedivelle da 175 o 170 mm di lunghezza, in questo caso potreste optare per una pedivella avente 5 mm in meno di lunghezza, che pur sembrando una riduzione irrilevante, in realtà sarà già significativa.

Ritmo di pedalata

In alternativa o in aggiunta alle precedenti soluzioni ci sarebbe anche la possibilità di gestire in maniera diversa la pedalata. Si potrebbe, ad esempio, avere una cadenza di pedalata leggermente ridotta, in modo da cercare di non ritrovarsi mai con il pedale nel punto più basso in prossimità di un ostacolo rilevante, anche se questo però implicherebbe l’utilizzo di un rapporto più duro, a discapito quindi della muscolatura. Oppure si potrebbe tentare di accelerare il più possibile prima di approcciare l’ostacolo, in modo da avere il tempo poi di arrestare la pedalata per quell’attimo necessario a superare l’ostacolo, ma anche in questo caso si avrebbe un elevato dispendio di energia.

Esperienza

Il tempo trascorso in sella nell’attraversamento di tratti particolarmente tecnici aiuta senz’altro ad accrescere il proprio bagaglio di esperienza, quindi non abbiate fretta e vedrete che con il tempo riuscirete sicuramente ad affinare la vostra tecnica, che poi vi tornerà utile anche quando affronterete le discese più tecniche.

E se avete messo il piede a terra?

Beh, se l’impatto è avvenuto e vi ha costretti a mettere il piede a terra non perdetevi d’animo. Cercate di trovare un punto abbastanza largo che vi consenta di mettere di traverso la bici in modo da ripartire in un tratto meno ripido, seppure breve. Se avete il reggisella telescopico sfruttatelo abbassando la sella, ma se proprio non doveste farcela a ritornare in sella non disperate, non c’è niente di male a proseguire a piedi per qualche tratto, anzi vi aiuterà a recuperare le energie.