Abus ha iniziato nel lontano 1924 a produrre lucchetti, da allora specializzandosi sempre di più nei sistemi di protezione e sicurezza, compresi negli ultimi anni i caschi da ciclismo. Ed è proprio la gamma mountain bike ad essere quella più vasta offerta dal marchio tedesco, di cui il modello CliffHanger rappresenta il modello di punta per un utilizzo dal trail ride all’enduro.
DESCRIZIONE
Il CliffHanger si pone l’obiettivo di combinare in un solo casco leggerezza, sicurezza e ventilazione. La struttura in EPS è dotata del rinforzo integrato ActiCage per migliorare la stabilità ed è racchiusa in un guscio esterno con tecnologia multi-shell, per garantire leggerezza e stabilità.
Le regolazioni prevedono un classico pomello posteriore per la circonferenza in combinazione con il sistema di regolazione dell’appoggio in altezza.
Anche le fasce sono regolabili, con il sistema TriVider. La chiusura è affidata alla fibbia magnetica FidLock.
La visiera è regolabile in altezza.
La ventilazione è garantita da 8 convogliatori e 6 estrattori d’aria.
Il sistema GoggFit permette di riporre gli occhiali quando non utilizzati. Il CliffHanger è compatibile, inoltre, con il chip QUIN di Abus (venduto separatamente) per il rilevamento delle cadute.
Il peso da noi rilevato, in taglia L, è stato di 364 grammi. Il Cliffhanger è proposto in ben 27 varianti di colore ed è prevista anche una versione MIPS. E’ disponibile nelle taglie S (51-55 cm), M (54-58 cm) e L (57-61 cm), ed in vendita al prezzo di € 169,95.
Info: abus.com
IL TEST
di Amedeo Liguori
Il CliffHanger sfoggia un’estetica aggressiva, con un design dalle forme generose ed estremamente avvolgenti che danno una forte sensazione di sicurezza quando si indossa questo casco. Nonostante ciò, il peso complessivo si mantiene al di sotto della media del suo segmento.
La personalizzazione della calzata è di buon livello, grazie alle diverse regolazioni che si possono attuare in maniera molto pratica e che poi sul campo non richiedono ulteriori affinamenti. E’ possibile regolare l’appoggio in altezza sulla nuca e la circonferenza tramite il pomello posteriore, facile da azionare anche con i guanti. La regolazione delle fasce avviene mediante un sistema diverso dal consueto ma che è ormai sempre più presente nei caschi di alta gamma. Potrebbe non essere così intuitivo all’inizio ma una volta imparato a conoscerlo lo si apprezza per la sua efficacia. Ho trovato confortevoli le imbottiture, che non generano alcun tipo di pressione fastidiosa.
Una volta regolato a dovere, il casco ha dimostrato un’ottima stabilità, anche affrontando i tratti più sconnessi alle alte velocità. Ho apprezzato la presenza della chiusura magnetica, che si è rivelata davvero pratica nell’uso oltre che funzionale in ogni situazione e secondo me dovrebbe essere sempre proposta in un casco top di gamma come questo. Per quanto riguarda la compatibilità con diversi tipi di occhiali il casco non mi ha fatto rilevare note negative, anzi si apprezza la possibilità di riporre gli occhiali nelle apposite feritoie quando non utilizzati.
E’ possibile posizionare facilmente la visiera con una sola mano in modo da spostarla per fare alloggiare un’eventuale maschera oppure si voglia aumentare la visuale quando si percorre una ripida salita. Ho notato che il materiale utilizzato è abbastanza flessibile, il che dovrebbe impedire la resistenza all’impatto in caso di caduta, evitando così pericolose torsioni alla testa.
Visto il disegno non mi aspettavo, nelle giornate più calde, la ventilazione che invece ho riscontrato al di sopra della media dei caschi di questa tipologia di utilizzo. Le aperture frontali raccolgono molta aria in corsa, grazie al fatto di essere posizionate sia sopra che sotto la visiera, e la convogliano nella zona posteriore. Mi sarebbe solo piaciuto trovare un attacco per un faretto o una action camera, che potrebbe essere apprezzato in un casco di questo tipo.
Sul lungo periodo Il CliffHanger ha dimostrato anche un buon livello di resistenza ai graffi che si aggiunge alle caratteristiche appena elencate, collocandolo così tra i miei caschi preferiti in assoluto per un utilizzo dal trail ride fino all’enduro.