Tempo addietro abbiamo testato gli pneumatici Newton di Goodyear, sia nella versione Trail che Enduro, le ultime novità del marchio americano. In realtà, però, Goodyear si era già affacciata sul mercato della mountain bike circa 5 anni fa, proponendo i modelli Peak e Escape, che nel frattempo hanno subito alcuni aggiornamenti. Ce li siamo fatti inviare entrambi perché siamo curiosi di conoscere queste prime realizzazioni. Partiamo dunque con il modello Peak.

DESCRIZIONE

La Peak è una gomma pensata per un utilizzo XC/marathon, in forza delle sue caratteristiche di scorrevolezza, durata e trazione sui fondi compatti.

Presenta un profilo arrotondato e un battistrada con tasselli ravvicinati, di cui quelli centrali sono di altezza ridotta mentre quelli laterali più pronunciati per mordere il fondo in curva. Ciascun tassello, inoltre, presenta una serie di piccoli intagli per garantire trazione e prestazioni in frenata.

La Peak adotta la mescola Dynamic R/T (Rugged-Terrain), formulata in maniera specifica per bilanciare grip, usura ed efficienza.

La versione in prova presenta una costruzione della carcassa Tubeless Complete da 120 TPI, una costruzione progettata da Goodyear che presenta i vantaggi di uno pneumatico tubeless ready con proprietà aggiuntive. Uno strato di materiale multi-mescola, infatti, viene aggiunto alla carcassa per consentire una migliore ritenzione dell’aria e fornire al tempo stesso una protezione aggiuntiva contro forature e tagli, a fronte di un minimo aumento del peso. Come ulteriore aggiunta, sui fianchi è presente la protezione M:Wal, uno strato di tessuto resistente a tagli e abrasioni.

Il peso medio da noi rilevato tra i due pneumatici in test è stato di 720 grammi. Il Peak è disponibile anche nella versione Tubeless Ready, in entrambi i diametri, nella sola sezione da 2.25″ per il formato 27.5″ e nelle sezioni da 2.25″ e 2.4″ nel formato 29″. La singola gomma è in vendita al prezzo di € 60,00.

Info: www.goodyearbike.com

Distributore per l’Italia: mandelli.net

IL TEST

di Amedeo Liguori

Ho effettuato il montaggio in modalità tubeless senza difficoltà e praticamente con successo fin dal primo tentativo. Entrambe le gomme hanno tallonato con una buona pompa da officina, mantenendo poi molto bene la pressione fin dal primo utilizzo.

Analizzando il disegno del battistrada noto subito una doppia corona centrale di tasselli che descrive un canale continuo, a favore quindi della direzionalità. Una direzionalità che ho effettivamente riscontrato sul campo, visto che mi ha facilitato non poco i cambi di direzione anche improvvisi.

La scorrevolezza si è mantenuta su livelli eccellenti, grazie alla distribuzione uniforme dei tasselli, peraltro di dimensioni contenute e quelli centrali anche poco pronunciati. Devo dire però che le Peak mi hanno impressionato per una trazione inattesa, a questo livello. Su sentieri che sono un misto di terra battuta, terreno duro, brecciolino su fondo duro e radici questi pneumatici mi hanno regalato un feeling inaspettato. I tasselli centrali a basso profilo regalano un’elevata scorrevolezza ma il rovescio della medaglia è che una frenata brusca tende a far perdere un po’ di aderenza, sebbene per il loro ambito di utilizzo gli spazi di arresto siano accettabili.

Anche nelle curve veloci mi hanno sorpreso per la loro risposta. La Peak non tende a sbandare e credo che in questi casi la gomma sfrutti appieno un’azzeccata combinazione di forma dei tasselli, struttura della carcassa e mescola.

Sul bagnato le Peak non esaltano la guida più aggressiva, ma mantenendosi entro il loro ambito di utilizzo riescono a mregalare un buon livello di prevedibilità anche quando si attraversano tratti ricchi di radici umide. La capacità di autopulizia dal fango rientra nella media per questa tipologia di gomma.

Dal punto di vista della durata mi è parso che le gomme abbiano mantenuto una buona resistenza all’usura, mentre la resistenza a tagli e forature è stata di livello elevato. Queste caratteristiche insieme a quanto già detto dimostrano un’elevata qualità costruttiva della Peak, che si colloca senza dubbio come valido riferimento in un ambito di utilizzo XC/marathon.