Introdotti la scorsa primavera, i pneumatici Newton rappresentano per Goodyear una fattiva intenzione di fare sul serio nell’ambito mountain bike, dopo il lancio dei modelli Peak ed Escape di circa cinque anni fa. Un’intenzione che non può che far piacere agli appassionati, che avranno così un marchio in più nel loro ventaglio di scelte. Andiamo a vedere, allora, come se la sono cavata questi Newton.

DESCRIZIONE

Il Newton è un pneumatico ad ampio spettro, destinato ad un utilizzo che va dal trail ride fino al downhill, grazie alla presenza di versioni per lo specifico utilizzo. Versioni che sono anche differenziate nell’utilizzo tra l’anteriore (MTF) ed il posteriore (MTR).

Newton MTF

La versione MTF sfoggia un battistrada con tasselli distribuiti uniformemente. Quelli centrali sono a rampa per ridurre la resistenza al rotolamento, mentre i tasselli laterali sono più pronunciati per un maggior grip in curva. Tutti i tasselli sono dotati di un intaglio sulla sommità per garantire l’aderenza in ogni situazione.

La versione Trail qui in prova sfrutta la doppia mescola Trail2 (50/60a), specificamente formulata per bilanciare aderenza e resistenza all’usura. La carcassa prevede una costruzione a singolo strato da 60 TPI, con uno strato protettivo da tagli e perforazioni da tallone a tallone.

Newton MTR

La versione MTR presenta invece un battistrada con una doppia fila di tasselli centrali pensati per garantire scorrevolezza ma anche grip in frenata. La fila laterale presenta tasselli più pronunciati e dal disegno tale da garantire una buona transizione nel passaggio in appoggio dai tasselli centrali a quelli laterali. Anche qui tutti i tasselli sono dotati di un intaglio sulla sommità a favore dell’aderenza.

La versione Trail della MTR sfrutta anche in questo caso la doppia mescola Trail2 (50/60a) e la carcassa con costruzione a singolo strato da 60 TPI, con uno strato protettivo da tagli e perforazioni da tallone a tallone.

Il peso da noi rilevato della versione MTF in test è stato di 1153 grammi mentre la versione MTR ha un peso di 1051 grammi. Sia la MTF Trail che la MTR Trail è disponibile in entrambi i diametri, nel primo caso con sezione da 2.5″ e nel secondo caso da 2.4″. La singola copertura è in vendita al prezzo di € 60,00.

Info: www.goodyearbike.com

IL TEST

di Fabio Paracchini

Il montaggio delle gomme è avvenuto con una insperata facilità (in relazione alla rigidità delle tele) su cerchi con canale da 30 mm e inserto mousse RedPoison Evo con l’aggiunta di lattice. C’è stata qualche incertezza nel far gonfiare e tallonare, ma in pochi minuti le gomme erano montate e pronte all’uso. Il disegno del battistrada di entrambe le ruote è quello che più si avvicina al mio gusto: tasselli radi e mediamente alti per aggrapparsi al meglio nel terreno smosso sia in salita che in discesa, ma non troppo da flettersi sui terreni compatti quando si decide di far scorrere la bici a volontà.

La carcassa si è dimostrata davvero resistente sia centralmente sia sui lati, dove non ho avuto torsioni indesiderate e non ho rilevato alcun tipo di segno di usura o lesione e la costruzione Tubeless Complete ha garantito la tenuta della pressione per tutta la durata del test. Ho apprezzato anche la larghezza differenziata tra anteriore e posteriore, con la prima leggermente più larga, voluminosa e arrotondata rispetto alla seconda più stretta e piatta (ETRTO 64 contro ETRTO 61) che conferiscono alla bici un buon appoggio in frenata e una migliore agilità rispetto a gomme più voluminose e di egual sezione tra le due.

Il produttore ha differenziato struttura e mescola rispetto alle altre destinazioni d’uso a catalogo (Enduro e DH), privilegiando sulla versione in test una carcassa più leggera (seppur decisamente generosa per il target di utilizzo) abbinata a una mescola doppia 50a/60a mirata più alla resa sulla distanza che al grip e alla resa in discesa. Le sensazioni sono molto buone finché non si alza l’asticella e si cerca il limite perché si trova abbastanza facilmente: la rigidità della carcassa aiuta a mantenere linee pulite, ad aggredire il terreno, ma purtroppo la mescola fa sentire il suo limite dando poca fiducia all’anteriore su terreni con placche di rocce umide e compatto molto duro.

Il posteriore ogni tanto scivola in trazione ma tutto sommato se la cava in quanto il disegno molto aggressivo aiuta in situazioni difficili. Purtroppo con l’anteriore, pur cercando di “giocare” con la pressione, non ho trovato un gran feeling quando si è trattato di abbandonare la guida turistica e scendere in modo aggressivo: non trovo una logica a mettere una mescola medio/dura su un pneumatico anteriore qualunque sia la destinazione d’uso, perché in montagna si sale ma poi si scende, e bisogna farlo sia in sicurezza, sia divertendosi. Purtroppo con temperature molto basse la sensazione di poco grip si è presentata per quasi tutto il test, ma rimango ottimista sul miglioramento del grip per quando la temperatura si alzerà con il passare delle settimane, andando verso le stagioni calde. 

Provando questo set in inverno, seppur abbastanza secco, mi sono confrontato con molti tipi di trail, sia con terreni gelati che umidi, battuti e compatti. Sul terreno duro le gomme rotolano molto bene, quasi inaspettatamente considerato lo spazio e l’altezza dei tasselli, seppur con leggere rampe nel senso di rotolamento con la funzione di raccordare le estremità, sul fango o comunque nei terreni molli l’efficienza di autopulizia è davvero molto buona così come la trazione della gomma posteriore, mentre l’anteriore riesce a essere quasi sempre a contatto con il terreno e a non “galleggiare”.

In percorrenza di curva, grazie anche ad un disegno dei tasselli sulle spalle simile a quello di un noto brand, è sempre pulita, sicura e senza sbavature. Anche in questo frangente la sorpresa c’è stata, in quanto ero un po’ scettico sul grip anteriore per via della fila esterna dei tasselli abbastanza lontani e poco raccordati, quasi da fango puro, invece la durezza della struttura non comporta pericolose flessioni quando si “schiaccia” in appoggio e consente di mantenere la traiettoria impostata. 
In conclusione posso dire che questo set è nato per macinare km in sicurezza grazie ad una carcassa molto generosa e sicuramente valida dal punto di vista costruttivo, quindi indicato per chi vuole un set di gomme che durino molto nel tempo per ammortizzarne il costo d’acquisto e preferisce un tipo di biking di durata piuttosto che di prestazione. Nel complesso le gomme sono molto bilanciate come accoppiata e centrate per la categoria per cui sono state pensate. 
I biker che chiedono di più alla fase discesistica (e quindi giustamente escono dalla categoria Trail) possono considerare la versione Enduro che viene proposta con una mescola più morbida.