La soluzione migliore per evitare le forature sono senza dubbio gli pneumatici tubeless, cioè quelli privi di camera d’aria e con l’aggiunta di liquido sigillante. Una soluzione che però richiede anche una manutenzione periodica, che consiste nell’aggiungere un nuovo quantitativo di sigillante quando quello inserito in precedenza si è essiccato e, di conseguenza, ha perso la sua efficacia.

E’ proprio questa operazione, forse, a far rinunciare alla stragrande maggioranza di biker di passare al tubeless, quindi andiamo a vedere quali sono le operazioni da eseguire per garantirsi sempre l’efficacia degli pneumatici tubeless.

Quando effettuare il rabbocco

Non c’è una scadenza precisa per il liquido sigillante una volta inserito all’interno dello pneumatico. La sua durata, infatti, dipende dal tipo di sigillante e dal clima in cui generalmente si guida, tuttavia se si utilizza sempre la stessa marca con il tempo si riuscirà a capire in linea di massima il corretto intervallo di tempo per la sostituzione.

Generalmente, comunque, il sigillante può avere una durata media di circa 60-90 giorni, successivamente c’è un alto rischio che inizi a seccare e perda la sua efficacia. Segnatevi, quindi, sul calendario la data in cui inserite il sigillante e quella successiva, quando dovrete effettuare il controllo per un eventuale rabbocco.

Quanto rabboccare

Ogni produttore di liquido sigillante indica il corretto quantitativo da utilizzare. Per uno pneumatico da mountain bike questo quantitativo generalmente varia tra i 60 e i 100 millilitri, in funzione della misura dello stesso pneumatico (diametro e sezione). In ogni caso e a meno che non si utilizzino gomme da XC particolarmente leggere, è sempre meglio inserirne un po’ di più che un po’ di meno.

Controllo del sigillante e rabbocco

Per prima cosa si rimuove la ruota dalla bici. A questo punto ci sono due modi possibili di procedere, che andremo a vedere nell’ordine.

Procedura senza smontaggio della gomma

Afferrata la ruota con le due mani, la si agita per cercare di “sentire” la presenza del liquido sigillante all’interno della gomma. Se si avverte distintamente la presenza di liquido allora si può evitare per il momento il rabbocco e rimandarlo ad una data successiva. Se invece non si riesce a percepire la sua presenza allora è conveniente effettuare il rabbocco. Si procede, quindi, con lo sgonfiare completamente la gomma, ma senza rimuoverne i talloni dal cerchio. Quello che si rimuove, invece, è l’anima interna della valvola.

A questo punto mediante un apposito kit (il più delle volte in dotazione al sigillante) oppure un tubicino e una siringa si immette il sigillante attraverso la valvola. Terminato il rabbocco si può procedere all’inserimento dell’anima interna della valvola, ma non prima di averla lubrificata con un goccio di olio, in grado di evitare che si intasi con il sigillante. Se vi accorgete invece che è già intasata, poiché ad esempio fate fatica da qualche tempo ad immettere aria, allora sarà conveniente sostituirla.

Procedura con smontaggio della gomma

La modalità precedente è più semplice ma in realtà non prevede la rimozione del vecchio sigillante essiccato, che se presente è comunque un inutile peso aggiuntivo. Ci si mette, quindi, comodi possibilmente su un ripiano, si sgonfia completamente la gomma e si stacca completamente uno solo dei due talloni.

A questo punto è possibile verificare con certezza le condizioni del sigillante. Se completamente essiccato si procede con lo staccare le grosse porzioni attaccate alla parete interna della gomma. Una volta terminata questa pulizia si procede all’inserimento del sigillante, ovviamente direttamente all’interno della gomma, visto che ne abbiamo staccato un tallone, quindi si avrà solo bisogno di un misurino per la giusta dose da inserire.

Visto che l’altro tallone del pneumatico è rimasto ben inserito, sarà possibile gonfiare e far tallonare l’altro fianco anche con una buona pompa da pavimento.

Terminata una qualsiasi delle due procedure che abbiamo visto, basterà impostare la pressione, quindi rimontare la ruota e si sarà già pronti a pedalare.