Quando Goodyear ci ha inviato in test i pneumatici Newton MTF/MTR ha pensato bene di inviarci sia la versione con mescola Trail (da noi già testata) che quella più gravity denominata Enduro. I Newton sono stati Introdotti la scorsa primavera e con essi Goodyear è senz’altro decisa a fare sul serio nell’ambito mountain bike, dopo aver presentato cinque anni fa i modelli Peak ed Escape. Vediamo dunque com’è andata al termine del nostro test.

DESCRIZIONE

Il Newton è un pneumatico ad ampio spettro, destinato ad un utilizzo che va dal trail ride fino al downhill, grazie alla presenza di versioni per lo specifico utilizzo. Versioni che sono anche differenziate nell’utilizzo tra anteriore (MTF) e posteriore (MTR).

Newton MTF

La versione MTF sfoggia un battistrada con tasselli distribuiti uniformemente. Quelli centrali sono a rampa per ridurre la resistenza al rotolamento, mentre i tasselli laterali sono più pronunciati per un maggior grip in curva. Tutti i tasselli sono dotati di un intaglio sulla sommità per garantire l’aderenza in ogni situazione.

La versione Enduro qui in prova sfrutta la tripla mescola Grip3S (40/42/60a), che offre il massimo livello di aderenza e proprietà di rimbalzo lento. La carcassa prevede una costruzione a doppio strato da 120 TPI ciascuno, con l’aggiunta di uno strato EN:Wall di butile situato all’interno della tela della carcassa che fornisce protezione da tagli e abrasioni, oltre a fornire un ulteriore supporto del fianco.

Newton MTR

La versione MTR presenta invece un battistrada con una doppia fila di tasselli centrali pensati per garantire scorrevolezza ma anche grip in frenata. La fila laterale presenta tasselli più pronunciati e dal disegno tale da garantire una buona transizione nel passaggio in appoggio dai tasselli centrali a quelli laterali. Anche qui tutti i tasselli sono dotati di un intaglio sulla sommità a favore dell’aderenza.

La versione Enduro della MTR sfrutta anche in questo caso la tripla mescola Grip3S (40/42/60a), con livelli bilanciati di grip e scorrevolezza. Anche qui troviamo una carcassa con costruzione a doppio strato da 120 TPI ciascuno, con l’aggiunta anche qui dello strato EN:Wall di butile.

Il peso da noi rilevato della versione MTF in test è stato di 1269 grammi mentre la versione MTR ha un peso di 1160 grammi. Sia la MTF Enduro che la MTR Enduro è disponibile in entrambi i diametri. La MTF Enduro nella sola sezione da 2.5″ mentre la MTR Enduro la troviamo a catalogo nelle misure 29×2.4″, 27.5×2.6″ e 27.5×2.4″. La singola copertura è in vendita al prezzo di € 65,00.

Info: www.goodyearbike.com

IL TEST

di Amedeo Liguori

Il peso di queste gomme non è tra i più contenuti, ma rientra comunque nella media della destinazione d’uso, considerata la costruzione. L’installazione di entrambe le gomme è avvenuta senza particolari difficoltà, e ormai non mi stupisco più di questo visti i passi da gigante compiuti negli ultimi anni sia nella produzione delle gomme che dei cerchi.

Sono riuscito a far tallonare le Newton Enduro in modalità tubeless senza la necessità di un compressore ma usando una buona pompa da officina e avendo cura di rimuovere l’anima interna delle valvole prima di iniziare a gonfiare. i pneumatici hanno mantenuto bene la pressione fin dalle prime uscite e non mi hanno fatto rilevare nessuna perdita sul campo.

La Newton Enduro non è certo una gomma pensata per i terreni più compatti, tuttavia provandola sui tratti meno sconnessi ha dimostrato di avere una scorrevolezza sufficientemente buona, considerata la destinazione d’uso. Il pezzo forte, comunque, di questa gomma è il terreno dal fondo più sconnesso. In questo contesto la Newton Enduro si aggrappa al terreno come fanno poche gomme e riesce ad infondere un’elevata prevedibilità che si traduce in una notevole sicurezza.

In curva riesce a mantenere un’ottima direzionalità, grazie anche al canale descritto dai tasselli centrali della gomma anteriore. Anche in questo contesto la gomma mantiene un comportamento molto prevedibile e non ha mai richiesto bruschi cambiamenti di direzione. Nelle curve veloci, inoltre, ho sfruttato ampiamente l’ottimo supporto offerto dai fianchi anche quando ho utilizzato pressioni relativamente basse.

In frenata mi è piaciuta la risposta delle Newton Enduro. Ho notato che fanno arrestare la bici in spazi ristretti ma soprattutto senza farla scomporre. Sono riuscito, infatti, a mantenere la linea impostata anche nei tratti con l’aderenza ridotta al minimo, avendo così la possibilità di ritardare la staccata senza rischiare imprevisti.

Il comportamento sul bagnato è stato di livello ottimale. Le Newton Enduro passano senza incertezze sui tratti rocciosi bagnati e sulle radici umide, anche qui senza scomporsi. Nel fango la gomma anteriore non brilla particolarmente per le sue capacità autopulenti, ma in generale hanno dimostrato un buon comportamento.

Sul lungo periodo la resistenza all’usura si è mantenuta nella media del suo segmento. Un valore aggiunto per queste gomme che sono in grado di soddisfare pienamente chi pratica enduro, anche a livello agonistico, a patto che abbia qualche sponsor… Scherzi a parte, l’unico neo delle gomme è forse il prezzo, ma rapportato alla qualità costruttiva si potrebbe anche chiudere un occhio.