Dopo aver visto in questo articolo come affrontare le salite più impegnative, vediamo adesso come affrontare invece le discese più impegnative e non solo quelle estremamente ripide ma anche quelle più tecniche per la natura del fondo. Con l’approfondimento qui sotto abbiamo già affrontato questo argomento, ma sotto l’aspetto della componentistica più adeguata da avere sulla propria mountain bike.

Vietato irrigidirsi

Adesso invece vogliamo darvi qualche consiglio su come approcciare la discesa. Innanzitutto cercate di farlo rimanendo il più possibile sciolti. Non irrigiditevi pensando alla pendenza che vi attende, finireste con lo sfiancare i muscoli già nei primi tratti della discesa. Stare sciolti, ovviamente, non significa che dovete rimanere completamente rilassati, ma mantenete sempre la padronanza della mountain bike senza però mandare troppo in tensione i muscoli.

Cercate di assecondare la vostra bici, lasciando fare il lavoro di assorbimento del fondo alle sospensioni, dando per scontato che la vostra bici sia un mezzo adeguato ai percorsi che affrontate. Se avete qualche dubbio in merito date un’occhiata al seguente approfondimento:

Controllate il respiro

Oltre a non irrigidirvi, cercate anche di controllare la respirazione. Alcuni arrivano ad agitarsi così tanto da ritrovarsi ad affrontare certe sezioni quasi in apnea. Una mossa del tutto sbagliata, perché la conseguenza sarà un aumento della frequenza cardiaca oltre che un ridotto apporto di ossigeno nel sangue. Questo vi porterà a perdere lucidità, proprio nel momento in cui avete bisogno della massima concentrazione.

Guardate in avanti

Ovviamente non guarderete indietro, ma dovreste anche evitare di guardare il terreno immediatamente davanti alla vostra ruota anteriore. Spostate, invece, lo sguardo più in avanti, in modo da anticipare la presenza di ostacoli importanti, che avrete così il tempo necessario di gestire, scegliendo la traiettoria migliore. Tra l’altro alcuni ostacoli non è proprio necessario schivarli ma se di un’entità ridotta si possono tranquillamente scavalcare, sfruttando le sospensioni, le ruote da 29″ e il volume di aria messo a disposizione dalle gomme ormai di più ampia sezione rispetto al passato.

Curate la postura

Non restate con le braccia tese sul manubrio ma piegatele in modo da caricare il peso sulla gomma anteriore, che si farà carico di mordere il terreno, soprattutto in curva. Alcuni hanno timore a piegarsi sull’anteriore per paura di volare oltre il manubrio al primo ostacolo importante. In realtà se l’avantreno non è caricato in modo adeguato, la gomma non avrà la giusta capacità di aderire al fondo e perderà in trazione anche quando andrete a frenare, un po’ come avviene con gli sci. Ovviamente ciò non significa che dovrete piegarvi in maniera eccessiva sulla ruota anteriore, ma piegatevi il giusto anche in funzione del livello di pendenza del tratto in discesa.

Il fuorisella

Se la discesa è molto ripida è utile adottare la tecnica del fuorisella. Consiste nello spostare il peso del corpo verso la ruota posteriore, in modo da contrastare la sua naturale tendenza a sollevarsi, a causa della forte pendenza, ed arrivare a farvi ribaltare. Arretrate, quindi, il corpo allontanandovi dalla sella e spingete i talloni verso il basso per aiutarvi a mantenere il posteriore incollato al terreno. Le gambe rimangono flesse e le braccia leggermente tese. Allo stesso tempo abbassatevi sulla bici in modo da non alleggerire troppo l’anteriore e perdere aderenza.

Non vi attaccate ai freni

E’ utile sapere che tra i due freni, è quello anteriore che svolge la maggior parte del lavoro in fase di frenata. Infatti quando si frena il corpo viene proiettato in avanti, per cui la ruota anteriore subisce la pressione del corpo e la gomma va a mordere maggiormente il terreno, con un più efficace effetto frenante rispetto al posteriore. Proprio perché il peso del corpo si sposta in avanti, infatti, la ruota posteriore viene alleggerita e la gomma tende a mordere di meno il terreno, con un’efficacia frenante inferiore rispetto al freno anteriore.

In linea di principio cercate di frenare sempre con entrambi i freni, ma se vi trovate in un punto dal fondo particolarmente scivoloso alleggerite la frenata anteriore per evitare di perdere subito aderenza. In ogni caso, anche nei tratti più ripidi evitate di tirare le leve dei freni in maniera continua ma fatelo ad intermittenza, con colpi decisi e soprattutto in quei punti in cui il terreno è tale da non far slittare troppo le gomme.

Parola d’ordine: divertitevi!

Cercate di non guardare la discesa come un qualcosa di rischioso da affrontare durante le vostre uscite, perdereste una parte di quella che è la natura della montagna ma anche della mountain bike. Guardatela invece come aspetto più ludico e come un modo per affinare la vostra tecnica e, magari, migliorarvi.