Con l’arrivo dei mesi più caldi la vegetazione tende a diventare sempre più fitta e questo, in alcuni posti, può portare il biker a districarsi con difficoltà sui single track dove la natura cresce più rigogliosa. In questi casi può venire in aiuto l’utilizzo di un paramani, allo stesso modo in cui viene ormai sfruttato da anni in ambito motociclistico. Sendhit è una giovane azienda situata nelle Alpi Marittime, in Francia, che abbiamo già avuto modo di conoscere un paio di anni fa con il test del suo kit di riparazione di steli di forcelle e reggisella telescopici. Questa volta tocca ai paramani Nock Handguards.
DESCRIZIONE
I Nock Handguards, specifici per MTB, sono stati progettati per proteggere sia le leve che le mani da cespugli e impatti.
Lo scudo è realizzato in nylon poliammidico per la massima rigidità e resistenza agli urti.
La staffa di fissaggio a manubrio è in alluminio. E’ possibile regolare la distanza tra impugnatura e scudo di 12 mm, ovvero tra 7,8 e 9 cm, utilizzando una chiave a brugola da 3 mm.
All’interno dello scudo, inoltre, troviamo un inserto che sfrutta la tecnologia MicroSHOCK. Un materiale pensato per assorbire l’energia durante l’impatto e proteggere quindi la mano dalle lesioni in caso di contatto con lo scudo.
Ogni kit viene fornito con 2 decalcomanie per lato e un panno umido per pulire lo scudo prima di applicarle. Le decalcomanie sono realizzate in vinile professionale destinato ad un uso intensivo.
E’ possibile scegliere tra un’ampia selezione di colori. In vendita separatamente, invece, sono disponibili diverse altre decalcomanie realizzate in collaborazione con NLDesigns e c’è anche la possibilità di ordinare una decalcomania personalizzata.
Il peso da noi rilevato della coppia in prova è stato di 165 grammi comprensivo di viteria. I paramani sono in vendita al prezzo di € 69,99.
Info: www.sendhit.net
IL TEST
di Amedeo Liguori
L’installazione è coadiuvata dalla presenza, nella confezione, di dettagliate istruzioni. Istruzioni che spiegano innanzitutto come applicare le decalcomanie e poi come procedere al montaggio sul manubrio. Dopo aver applicato la staffa allo scudo, si rimuove la manopola quindi si infila la staffa al manubrio in modo da posizionarla tra manopola e comandi, quindi si serra la relativa vite. Come detto, è possibile regolare la distanza dello scudo dal manubrio e quindi dalla mano. Il produttore consiglia di posizionare lo scudo il più vicino possibile alla mano. Si procede, poi, alla regolazione dell’angolazione secondo le istruzioni in dotazione, quindi si rimonta la manopola. Una volta completate l’installazione e le regolazioni non si è reso necessario un ulteriore intervento per riposizionare i paramani, segno di un’ottima qualità dei materiali adottati e del sistema di montaggio.
Ovviamente anche nel caso di questi paramani, come per l’altro modello recentemente testato, si ottiene un evidente impatto estetico per la bici, che sembra somigliare così ad una moto da cross. Ho apprezzato molto la possibilità di regolare la distanza dello scudo dalla mano, che consente un buon livello di personalizzazione. La forma dello scudo non sembra né troppo ingombrante né troppo riduttiva. Copre sufficientemente bene dalla nocca fino ad arrivare quasi alla punta del dito che utilizzo per frenare. Ottima, poi, l’idea di dotarlo di un inserto interno in grado di assorbire un eventuale urto dello scudo con la mano.
Anche nei tratti più veloci e sconnessi i Nock Handguards hanno sfoggiato un’eccellente stabilità. Me ne sono reso conto in particolare a fine giro, notando che non è stato necessario riposizionarli correttamente. La loro effettiva valenza, in ogni caso, si è dimostrata quando mi sono trovato a percorrere sentieri nei boschi dove la vegetazione è più fitta, laddove oltre a proteggere le mie mani da eventuali impatti non ho neanche rischiato di rovinare il tessuto dei guanti.
Con molta probabilità la maggior parte dei biker riterrà superfluo questo accessorio, considerato anche la spesa e l’aggravio di peso, tuttavia ancora una volta devo riconoscere l’effettiva utilità dei paramani nel caso in cui si è soliti percorrere tratti ricchi di vegetazione. Nel caso specifico di Sendhit, ne ho apprezzato la robustezza e il buon livello di regolazioni offerto.