La quarta edizione della Castro Legend Cup entra sempre più nel vivo per accogliere al meglio la tappa finale del Trofeo Dei Parchi Naturali il prossimo 10 ottobre.
Ancora in Salento le ruote grasse tengono banco in una manifestazione dove sport e bellezza del territorio vanno di pari passo a quelli che sono gli obiettivi primari del comitato organizzatore del Cicloclub Spongano.
La manifestazione è un appuntamento ormai atteso per la città salentina di Castro per misurare anche l’impatto economico e delle presenze di tanti bikers da ogni parte d’Italia che verranno in Puglia per concorrere l’ultima tappa del Trofeo dei Parchi Naturali, gara inserita nel calendario nazionale FCI.
“Stiamo facendo del nostro meglio – spiega il responsabile dell’organizzazione Giuseppe Maggiore – perché riteniamo che questo sia un evento particolarmente sentito sia dai bikers locali che per tutta la cittadina di Castro, a cominciare dall’amministrazione comunale che sin dal primo momento ha creduto nella bontà della nostra iniziativa e alla Regione Puglia che lo ha riconosciuto come Grande Evento. Questo ci riempie di orgoglio perché significa che abbiamo lavorato bene negli anni, e che abbiamo saputo unire il piacere di conoscersi e di stare insieme alla possibilità di cimentarsi su sterrati panoramici e ricchi di storia nel Parco Naturale Regionale Costa Otranto-Leuca e Bosco di Tricase”.
La gara si svolge su un percorso di 73 chilometri per gli agonisti ed un dislivello totale superiore a 1000 metri. In alternativa si potrà pedalare su un percorso granfondo (anche con e-bike) ridotto a 51 chilometri con 700 metri di dislivello.
Il tracciato ha un inizio nervoso con partenza dal porto di Castro (un simbolo della manifestazione, ubicato a zero metri sul livello del mare), in salita sino al punto più alto – Monte Mattia- che immette nella sentieristica del Parco. Successivamente una discesa in asfalto farà recuperare fiato e condurrà alla secondo strappo noto come Serricella. Sino Masseria Grande (Santa Cesarea Terme) il tracciato sarà scorrevole ma intervallato da single track (a volte insidiosi per la presenza di un fondo roccioso e sconnesso) a stradoni bianchi e ben battuti. Due strappi insidiosi di 700 metri denominati “muraglione” e “Fraula” condurranno ad un selciato di età romana in leggera salita sino all’Abazia San Nicola di Casole monumento celato e molto misterioso di questa terra, fu il primo simbolo ad essere distrutto dall’impero ottomano durante l’eccidio datato 1480. Una leggera discesa, fiancheggia il lato nord della cava di bauxite, uno scrigno di roccia dove regnano sovrani i contrasti del verde e del rosso, si giunge così a Torre del Serpe simbolo della città di Otranto nonché punto più lontano del tracciato di gara, da qui si torna a Castro. Si costeggia la Baia delle Orte per arrivare al faro di Punta Palascia (punto più ad est d’Italia) che in alcune giornate regala scorci delle vette dei monti albanesi distanti appena 70km. Si scende in picchiata verso l’isolotto di Sant’Emiliano quasi celato da uno sperone di scogliera. Tra salite brevi ecco Porto Badisco e la fatidica mulattiera della Fraula (che si percorrerà per la seconda volta) che conduce all’antico basolato di età romana, un’arteria della via appia callabro-sallentina. Qualche single track per riprendere fiato (ma non troppo) per poi affrontare in discesa la Serricella e la salita della scogliera (all’interno del Guendalina – che sarà aperta solo la domenica della gara). Dopo un’ ultima discesa tecnica ed un’altra impennata in salita lungo il “sentiero delle Striare” giungeremo nuovamente su Monte Mattia e a Castro alta lungo le antiche Mura del Castello luogo del ritrovamento dei resti del tempio dedicato a Minerva. Un nuovo finale, del tutto inedito farà giungere gli atleti nuovamente nel porto di Castro e dopo una rampa in salita terminerà in Piazza Dante.
Info, iscrizioni e modalità al link https://www.mtbonline.it/Evento/1967