Fondata nel 2008 come marca affiliata di MET, Bluegrass esprime l’aspetto più gravity dell’azienda italiana, proponendo protezioni, guanti e caschi. Tra questi ultimi lo scorso autunno ha presentato il Rogue Core Mips, pensato per l’all mountain/enduro, che ci ha poi inviato per un test di lunga durata.

DESCRIZIONE

Il Rogue Core Mips offre un disegno particolarmente protettivo in corrispondenza delle zone più sensibili della testa, ovvero nuca e tempie. Il guscio è realizzato in EPS, con l’aggiunta dell’ormai ben noto sistema di protezione MIPS, ben riconoscibile all’interno del casco.

Le regolazioni si basano sul sistema di ritenzione Safe-T Heta, con la possibilità di regolare la circonferenza e l’altezza. Le fasce di ritenzione sono incorporate nell’EPS e la chiusura è affidata al sistema magnetico Fidlock.

La visiera è di tipo flessibile, per assorbire meglio gli urti. Gli occhiali, inoltre, possono essere agganciati in modo sicuro alle due prese d’aria della visiera quando non utilizzati.

Il Rogue Core Mips garantisce anche la piena compatibilità con le maschere, grazie alla presenza di un bordo sul retro per mantenere correttamente la fascia della maschera in posizione.

La visiera, invece, è regolabile per consentire l’appoggio della maschera quando non utilizzata.

La ventilazione è assicurata da un sistema di canalizzazione dell’aria interna e da 16 aperture, per la presa e lo scarico dell’aria. Sotto la visiera, inoltre, si trovano due prese d’aria per evitare l’appannamento degli occhiali o della maschera e per mantenere asciutta l’imbottitura.

Il peso da noi rilevato, in taglia S, è stato di 347 grammi. Il Rogue Core Mips è disponibile in tre diverse colorazioni e nelle taglie S (52-56 cm), M (56-58 cm) e L (58-61 cm). E’ in vendita al prezzo di € 150,00.

Info: www.met-helmets.com/it/bluegrass

IL TEST                                                                                                       di Ivana Murace

Considerata la destinazione d’uso e il disegno molto avvolgente, il Rogue Core Mips mi ha stupita per il suo peso contenuto ma mi ha anche impressionata per la calzata offerta, molto comoda fin dal primo utilizzo. Le regolazioni sono facili da impostare e anche questa volta ho avuto modo di apprezzare la chiusura con fibbia magnetica, che ormai è presente sempre più spesso nei caschi di alta gamma come questo. Confortevoli le imbottiture interne, manca purtroppo una retina frontale a protezione dagli insetti, molto sfruttabile nei mesi più caldi e che in questa fascia di prezzo secondo me potrebbe starci.

Come detto, il disegno del casco è particolarmente avvolgente ed infonde molta sicurezza, tuttavia nonostante questa caratteristica non ho rilevato alcun tipo di interferenza con i vari modelli di occhiali utilizzati nel corso del test. Ho apprezzato, invece, la possibilità di riporli proprio sulla visiera, quando non in uso, grazie alle specifiche aperture. Anche utilizzandolo con una maschera non ho rilevato incompatibilità, sebbene la fascia copra irrimediabilmente le aperture posteriori, come accade purtroppo con tutti i caschi.

Anche alle alte velocità la stabilità del Rogue Core Mips si è rivelata esemplare, ma mi ha impressionata molto anche la ventilazione offerta, che si è dimostrata di buon livello considerate le aperture non troppo ampie, ma sicuramente ben studiate.

La visiera è regolabile in maniera continua, quindi oltre a consentire l’appoggio della maschera quando non utilizzata, permette anche di sollevarla, quando si usano gli occhiali, per aumentare il campo visivo in determinate situazioni. Apprezzabile anche il materiale costruttivo adottato, in grado di cedere in caso di urto e, quindi, non alimentare la forza di impatto.

La qualità costruttiva e le caratteristiche funzionali espresse sul lungo periodo, in rapporto al prezzo, pongono il Rogue Core Mips in una posizione di rilievo nel suo specifico ambito di utilizzo. Il casco si fa apprezzare in particolare per il comfort e la ventilazione offerta, pur essendo in grado di infondere la giusta sicurezza nell’affrontare i percorsi più impegnativi.