Quando si organizza un’uscita, e qui ci riferiamo particolarmente a quelle uscite abbastanza lunghe che possono impegnare anche un’intera giornata, si pensa sempre a tutto, ovvero a dove andare, che tipo di giro fare, con chi andare, quali località si toccheranno, che tipo di integratore mettere nello zaino, ecc..
La cosa che spesso capita di non tenere in considerazione, però, è come comportarsi nel caso dovesse accadere un brutto incidente e soprattutto se ci si trova da soli. Scongiuri a parte, ogni buon biker deve necessariamente mettere in conto anche questo quando sale in sella, per cui è buona norma tenere bene a mente quali possano essere alcune semplici regole da seguire per essere pronti ad affrontare non solo il percorso che ci attende ma anche eventuali brutte sorprese dietro l’angolo. Analizziamo, allora, quali potrebbero essere alcune misure da seguire.
Pianificare il percorso
La riuscita di una lunga escursione dipende molto dalla sua pianificazione. A tavolino occorre studiare la mappa del territorio che si affronterà ed organizzare, quindi, il percorso, calcolandone la distanza e la durata approssimativa, in base non solo alle proprie capacità ma anche e soprattutto al terreno che si percorrerà. Ricordarsi, poi, di portare anche una cartina e una bussola, affidarsi al solo gps potrebbe, infatti, rivelarsi un errore in caso di emergenza.
Lasciare traccia del proprio percorso
Se si sta per intraprendere un lungo e magari nuovo percorso da soli è consigliabile lasciare ai propri familiari a casa delle indicazioni sul tragitto che si seguirà. Va bene sicuramente una traccia gps ma in mancanza può servire anche un disegno del tragitto con le indicazioni delle località che si attraverseranno e magari con dei punti di riferimento.
Le previsioni meteo
Prima di intraprendere un lungo itinerario informiamoci bene sulle condizioni meteo relative al territorio che si attraverserà e in caso di incertezze sarà preferibile rimandare ad un altro giorno. Un temporale improvviso, oltre che fastidioso, potrebbe rivelarsi anche pericoloso oppure renderci la vita più complicata nel caso si dovesse affrontare un’altra emergenza.
Portare acqua a sufficienza
Non abbiate paura di portarvi un po’ di acqua in più del dovuto. Se alla fine del giro l’avrete già bevuta tutta vuol dire che in caso di emergenza non sarebbe stata sufficiente.
Il cellulare sempre addosso
Sì magari vorreste lasciarlo a casa in modo da non essere disturbati mentre pedalate o affrontate una discesa adrenalinica, ma potrebbe rivelarsi molto utile averlo al seguito e soprattutto ben carico.
L’abbigliamento
L’abbigliamento, ovviamente, deve essere in tono con la stagione in corso, ma occorre tener presente che in montagna, specialmente in alta quota, il tempo può cambiare in maniera molto repentina, passando da una situazione di sole a temperature fredde. Per questo motivo sarà necessario premunirsi e, pur di portare un po’ di peso in più che potrebbe rivelarsi inutile, mettere nello zaino una giacca antivento e/o antipioggia. Nei casi di emergenza ricordarsi che anche alcune pagine di giornale infilate sotto la maglia possono fare la differenza.
Il kit di primo soccorso
Se ne parla tanto ma poi chi lo porta veramente con sè? Anche se nelle uscite brevi un minimo di kit occorrerebbe portarlo, nelle uscite più lunghe è senza dubbio importante mettere nello zaino il necessario, che potrebbe essere una serie di cerotti, bende elastiche, forbicina e disinfettante. In caso di emergenza impariamo ad improvvisare: una camera d’aria, ad es., può essere sfruttata anche per tenere un braccio legato al collo. A queste cose, poi, andrebbero aggiunte anche alcuni attrezzi di emergenza, come un fischietto, un coltellino multiuso e una piccola torcia (meglio se faretto da poter legare alla fronte).
Il kit di manutenzione
Chiaramente oltre al kit di primo soccorso alla persona, è buona norma non farsi mancare un kit di primo soccorso…alla bici. Per cui, ricordare sempre di avere nello zaino 1/2 camere d’aria, toppe autoadesive, leve cacciagomme, minipompa, attrezzo multitool con smagliacatena, un paio di falsemaglie, fascette in plastica da elettricista, un cavo della trasmissione, una pinza.
Il grosso può stare in auto
Se non è possibile sicuramente mettere nello zaino troppa roba, almeno lo si può fare in auto. Possiamo sfruttarla, infatti, per lasciarvi una coperta, altre bende, buste di ghiaccio istantaneo, acqua, il cambio di abbigliamento, ecc..
Il necessario per un riparo improvvisato
Non vi chiediamo ovviamente di mettere nello zaino una tenda da campeggio, ma potrebbe rivelarsi utile anche un semplice telo da usare, in caso di emergenza ad esempio da colpo di calore, per creare una porzione di ombra improvvisata dove far distendere il malcapitato.
Ma la cosa più importante è la calma
Non fatevi prendere dal panico, qualunque cosa possa succedere a voi o ai vostri compagni di uscita, perché non farebbe altro che peggiorare la situazione. In caso di emergenza la prima cosa da fare è non agitarsi e ragionare, in quanto le cose fatte in fretta spesso e volentieri si rivelano sbagliate e fanno perdere di vista le soluzioni più logiche.