Dal 1973 Acerbis è impegnata nell’ideazione, realizzazione e commercializzazione di abbigliamento tecnico e accessori per l’attività sportiva. Dalla scorsa estate si è affacciata anche sul mercato della mountain bike, proponendo abbigliamento e protezioni, compreso il paramano X-Elite, che ci ha poi inviato per un test.
L’X-Elite è stato pensato per proteggere le mani e i comandi della bici da rami, detriti e freddo. E’ realizzato in materiale termoplatico, con caratteristiche di leggerezza ma anche di resistenza agli urti.
Per il fissaggio al manubrio è stato previsto un bracciale universale per tutti i tipi di manubrio che, grazie alla sua elasticità, può essere aperto e posizionato anche senza dover rimuovere i comandi.
X-Elite può essere, inoltre, personalizzato con un piccolo spoiler, fissato per mezzo di due viti, studiato appositamente per offrire ancora una maggiore protezione.
Il peso da noi rilevato del singolo paramano è stato di 125 grammi. L’X-Elite è disponibile in diverse colorazioni e in vendita al prezzo di € 39,95 la coppia.
Info: www.acerbis.com
I paramani vengono forniti divisi in 3 pezzi: l’asta, il paramani vero e proprio e un’appendice da applicare al guscio per ampliare la zona di protezione verso l’innesto della tubazione freno al pompante e al comando cambio/reggisella telescopico. Questa parte può anche essere non assemblata se si desidera un impatto visivo più minimalista. Il montaggio è avvenuto senza problemi, rimuovendo necessariamente le manopole in quanto il collarino non è di tipo apribile, mentre l’assemblaggio delle parti protettive avviene tramite due viti filettate con testa a croce. Non è specificata la coppia di serraggio, quindi bisogna andare “a occhio” e senza esagerare, in particolare sulla vite del collarino; l’assemblaggio può essere fatto sia prima che dopo il montaggio sulla bicicletta. Durante la durata del test, ho volutamente tenuto bassa la coppia di serraggio del collarino quanto bastava per ruotare l’asta con un po’ di energia così da impedirne la rottura in caso di caduta. Sempre per lo stesso motivo, è stata posizionata la punta esterna del guscio a circa mezzo centimetro più all’interno della manopola, così che, appoggiando la bici a terra, l’asta non si piegasse spinta dal guscio. Questi accorgimenti sono dettati dal fatto che la plastica di cui sono fatti non è rigida, e se da un lato potrebbe essere una cosa positiva quando si urta un ramo o altro, dall’altro dà una sensazione di fragilità d’insieme e sembra di doverne avere particolare cura.
Ovviamente il test è stato effettuato in zone dove la vegetazione bassa la fa da padrona, come argini dei fiumi o zone collinari; nelle uscite di gruppo è capitato che qualcuno si sia lamentato per via delle “bacchettate” dei rami sulle dita, se non addirittura piccole lacerazioni da spine di rovi, mentre io non ho nulla da segnalare ed ho avuto sempre un sorriso beato.
Sul lato pratico non c’è stata alcuna rottura fino a fine test, se non qualche graffio (non profondo ovviamente) sul lato esterno del guscio, segno tangibile che l’X-Elite ha svolto la sua funzione, mentre le viti di fissaggio non hanno mai dovuto essere riposizionate.
Se dal punto di vista estetico il giudizio è soggettivo, a livello di funzionamento non posso che essere d’accordo sul fatto che le dita delle mani vengano davvero protette non solo da rami e rovi, dal momento che in pochi pensano alla protezione dall’aria fredda! Questo particolare non viene quasi mai tenuto in considerazione, ma al lato pratico il paramani svolge anche una protezione da wind-chill (la sensazione di freddo che prova il corpo umano sottoposto all’effetto combinato di basse temperature e vento) in particolare nelle mezze stagioni, quando il guanto estivo è troppo poco coprente ma non è ancora il momento di indossare i guanti invernali. Provare per credere.
Posso quindi affermare che i paramani in test, pur essendo di fattura semplice ed economica, svolgono egregiamente la loro funzione e sono in linea con il prezzo d’acquisto. Ne consigliamo, pertanto, l’uso in particolar modo se si frequentano posti con bassa vegetazione e boschi particolarmente fitti.
