La Cannondale Scalpel e la Trek Supercaliber sono due piattaforme biammortizzate da cross country agonistico, la prima presentata la scorsa primavera e la seconda invece lo scorso anno. Avendo avuto la possibilità di testarle entrambe abbiamo pensato di metterle a confronto.
Cannondale Scalpel Hi-MOD 1
La Scalpel è un modello storico per Cannondale, che da quest’anno ripropone questa piattaforma XC/marathon da 100 mm di escursione con una serie di novità radicali.
La novità principale riguarda lo schema di sospensione FlexPivot, che prevede un carro in pezzo unico con delle zone flessibili in corrispondenza dei foderi inferiori, realizzate in resistente fibra di carbonio brevettata, che agiscono sostanzialmente come un Horst Link virtuale, a favore quindi della massima sensibilità agli urti.
Le zone flessibili presenti sui foderi della Scalpel sono realizzate in base alla taglia della bici tramite le tecniche di costruzione Proportional Response di Cannondale, in modo da consentire alla sospensione di essere regolata su misura, in base all’altezza del rider. L’adozione del FlexPivot, inoltre, elimina bulloni e cuscinetti, a favore quindi di una maggiore rigidità torsionale ma anche di una riduzione del peso e di una più facile manutenzione.
Altra novità riguarda la presenza di forcellini sostanzialmente aperti al posteriore, pur in presenza di un perno passante, in modo da consentire di rimuovere rapidamente la ruota posteriore senza dover necessariamente sfilare il perno, a vantaggio di un cambio più rapido in gara.
Il telaio, in carbonio con tecnologia BallisTec Hi-MOD, sfoggia adesso geometrie più aggressive rispetto al passato, con un angolo di sterzo più aperto, un piantone più verticale e un interasse di dimensioni generose a favore di una maggiore stabilità alle alte velocità, mantenendo nel contempo un carro compatto per conferire al mezzo l’agilità nell’affrontare i tratti più guidati.
Geometrie
Taglie disponibili: | S-M-L-XL |
Piantone: | 430-440-480-520 mm |
Angolo sterzo: | 68° |
Angolo piantone: | 74,5° |
Orizzontale virtuale: | 576-599-622-644 mm |
Altezza movimento centrale: | 331 mm |
Tubo sterzo: | 95-105-115-125 mm |
Carro posteriore: | 436 mm |
Reach: | 415-435-455-475 mm |
Stack: | 582-591-601-610 mm |
Standover: | 743-745-745-748 mm |
Interasse: | 1128-1151-1175-1199 mm |
Trek Supercaliber 9.8
Trek propone con la Supercaliber un’innovativa piattaforma biammortizzata con un’escursione alla ruota posteriore però ridotta a 60 mm, uscendo fuori dai classici canoni delle biammortizzate da XC/marathon.
Un’interessante novità grazie all’innovativo ed esclusivo design strutturale della sospensione. Una tecnologia denominata IsoStrut, con la quale l’ammortizzatore, realizzato in collaborazione con Fox, risulta direttamente integrato nel telaio, in particolare nel tubo orizzontale.
L’ammortizzatore è racchiuso all’interno di un montante strutturale che impedisce torsioni, flessioni e deflessioni. Un design che ha consentito anche di evitare l’eccesso di parti di collegamento meccanico tipico delle biammortizzate, riducendo così anche il peso finale.
Il telaio è realizzato in carbonio OCLV Mountain, la specifica fibra di carbonio che Trek realizza appositamente per le sue mountain bike. Il triangolo principale sfrutta la tecnologia Straight Shot, già adottata dagli altri modelli Trek, con la quale il tubo obliquo è perfettamente dritto e non più curvato in corrispondenza del tubo sterzo, a favore di una maggiore rigidezza ma anche di un minor peso, vista la ridotta lunghezza della tubazione. Questa caratteristica è resa possibile dall’adozione dell’ormai noto sistema Knock Block ideato da Trek, una soluzione integrata al telaio che consente di proteggere il tubo obliquo dagli eventuali impatti con la testa della forcella e il tubo orizzontale dagli impatti con il manubrio, limitando la rotazione di quest’ultimo.
Cavi e guaine sono instradati all’interno del telaio sfruttando il noto sistema Control Freak di Trek, che consente numerose opzioni di cablaggio attraverso le porte poste sia su entrambi i lati del tubo sterzo che sul tubo obliquo.
Geometrie
Taglie disponibili: | S-M-ML-L-XL-XXL |
Angolo sterzo: | 69° |
Angolo piantone: | 74° |
Piantone: | 394-419-445-470-508-546 mm |
Orizzontale virtuale: | 565-595-610-625-659-683 mm |
Altezza movimento centrale: | 320 mm |
Tubo sterzo: | 90-90-90-90-105-120 mm |
Carro posteriore: | 430 mm |
Reach: | 395-425-440-455-485-505 mm |
Stack: | 594-594-594-594-608-622 mm |
Standover: | 750-760-760-787-787-787 mm |
Interasse: | 1079-1106-1121-1136-1172-1197 mm |
Cannondale Scalpel Hi-MOD 1
La gamma Scalpel si compone di sette versioni, di cui una per il pubblico femminile. La versione Hi-MOD 1 si trova sul secondo gradino a partire dal top di gamma. Propone quindi un allestimento pregiato, a partire dalla forcella Lefty Ocho della stessa Cannondale, nella versione in carbonio, in abbinamento all’ammortizzatore Fox Float DPS in versione Factory. Entrambe le unità ammortizzanti sono bloccabili dal comando remoto al manubrio.
Anche le ruote sono realizzate da Cannondale, con le HollowGram 25 aventi un cerchio da 25 mm di larghezza interna e 28 raggi DT Swiss Competition Race. Ruote gommate a marchio Schwalbe, con una Racing Ray all’anteriore con mescola Addix Speedgrip e una più scorrevole Racing Ralph al posteriore con mescola Addix Speed.
La trasmissione Shimano, a 12 velocità, è mista XTR/Deore XT a anche i freni sono XTR. Manubrio/attacco sono realizzati da Cannondale, con manopole ESI, sella Prologo e reggisella Enve.
Specifiche
Telaio: | BallisTec Hi-MOD Carbon |
Escursione ant.: | 100 mm |
Escursione post.: | 100 mm |
Forcella: | Cannondale Lefty Ocho Carbon |
Ammortizzatore: | Fox Float DPS Factory |
Comando cambio: | Shimano XTR, 12v |
Cambio: | Shimano XTR |
Guarnitura/Mov. centrale: | Cannondale HollowGram, 34T – PressFit 30 |
Cassetta pignoni: | Shimano Deore XT, 10-51T 12v |
Catena: | Shimano Deore XT |
Freni: | Shimano XTR, 160/160 mm |
Ruote: | Cannondale HollowGram 25 – 25c – 28 raggi DT Swiss Competition Race 2/1.8/2mm – Lefty 60 15×110 mm/DT Swiss 12×148 mm |
Coperture: | Schwalbe Racing Ray EVO SnakeSkin Addix Speedgrip 29 x 2.25″ / Schwalbe Racing Ralph EVO SnakeSkin Addix Speed 29 x 2.25″ |
Manubrio: | Cannondale 1 Flat, 760 mm larghezza |
Manopole: | ESI Chunky |
Attacco manubrio: | Cannondale 1, 80 mm lunghezza |
Serie sterzo: | integrata |
Reggisella: | Enve Seatpost 400mm, 31,6 mm diametro |
Sella: | Prologo Dimension NDR |
Peso: | 10,1 kg (taglia L, senza pedali) |
PREZZO: | € 7.999,00 |
Trek Supercaliber 9.8
La Supercaliber è declinata in 6 versioni, tutte con telaio in carbonio, di cui la versione 9.8 rappresenta il quarto gradino partendo da quella top di gamma. In ambito sospensioni troviamo all’anteriore una forcella Fox Performance 32 Step-Cast con 100 mm di corsa e dietro l’ammortizzatore realizzato in collaborazione con la stessa Fox, vista la particolare struttura ed il posizionamento. Anche qui abbiamo la possibilità di bloccare simultaneamente entrambe le unità agendo sul comando remoto al manubrio.
Le ruote, a marchio Bontrager, sono le Kovee Elite 30 TLR con cerchio in carbonio da 29 mm di larghezza interna e 28 raggi a diametro variabile. Anche le coperture sono realizzate da Bontrager, le XR2 Team Issue.
La trasmissione SRAM GX Eagle a 12 velocità è abbinata al sistema frenante Shimano Deore XT. Posto guida interamente Bontrager, con manubrio e reggisella in carbonio, ad eccezione delle manopole che sono realizzate da ESI, identico modello che troviamo sulla Scalpel.
Specifiche
Telaio: | carbonio OCLV Mountain |
Escursione ant.: | 100 mm |
Escursione post.: | 60 mm |
Forcella: | Fox Performance 32 Step-Cast |
Ammortizzatore: | Fox Performance Trek IsoStrut |
Comando cambio: | SRAM GX Eagle, 12v |
Cambio: | SRAM GX Eagle |
Guarnitura/Movimento centrale: | Truvativ Stylo Carbon Eagle DUB, 32T / PressFit 92 |
Cassetta pignoni: | SRAM XG-1275 Eagle, 10-50T 12v |
Catena: | SRAM GX Eagle |
Freni: | Shimano Deore XT, 160/160 mm |
Ruote: | Bontrager Kovee Elite 30 TLR – 29c – 28 raggi 2/1.8/2 mm J-Bend – 15×110 mm/12×148 mm |
Coperture: | Bontrager XR2 Team Issue, 29 x 2.2″ |
Manubrio: | Bontrager Kovee Pro 35 mm, 720 mm larghezza, 5 mm rialzo |
Manopole: | ESI Chunky |
Attacco manubrio: | Bontrager Kovee Pro, 80 mm lunghezza |
Serie sterzo: | Knock Block, integrata |
Reggisella: | Bontrager Pro |
Sella: | Bontrager Montrose Elite |
Peso: | 10,9 kg (taglia L, senza pedali) |
PREZZO: | € 5.999,00 |
Cannondale Scalpel Hi-MOD 1
Le geometrie della Scalpel privilegiano maggiormente la stabilità alle alte velocità, grazie ad un angolo di sterzo più aperto della media e ad un interasse generoso, anche se il rake della forcella di ben 55 mm fa recuperare qualcosa nei tratti più lenti e guidati, ma un manubrio un po’ più stretto aiuterebbe ancora di più. La risposta alla spinta sui pedali è notevole, grazie ad un’eccellente rigidità torsionale del telaio ed alla sospensione ben progettata che non fa rilevare fastidiosi affondamenti in fase di spinta.
In discesa la Scalpel fa valere le geometrie aggressive, che le consentono di affrontare velocità elevate con una sicurezza quasi al livello di una trail bike. A questo punto si sente quasi la mancanza di un reggisella telescopico e di gomme più aggressive, ma siamo sicuri che poi non andrebbero a snaturare il carattere racing di questo mezzo?
Trek Supercaliber 9.8
Rispetto alla Scalpel, la Procaliber propone geometrie più classiche, se così vogliamo definirle. L’angolo di sterzo da 69° è già più aperto rispetto ai mezzi da XC di qualche tempo fa e anche l’interasse mantiene una misura relativamente contenuta. Queste caratteristiche le consentono di sprigionare tutta la reattività che si richiede ad una mountain bike di tale segmento di utilizzo.
Con questo non vogliamo dire che alle alte velocità la Supercaliber diventi eccessivamente nervosa. In questo contesto il bilanciamento globale del mezzo e la sospensione ben configurata consentono un buon assorbimento degli urti al punto che non si sente l’esigenza di un’escursione maggiore al posteriore, restando nello specifico ambito di utilizzo.
Ma allora, direste voi, quale dovremmo scegliere? Al di là della differenza di prezzo tra questi due modelli, dovuta anche ad una diversa scelta per la componentistica, possiamo affermare senza incertezze che sia la Cannondale Scalpel che la Trek Supercaliber sono due mostri da cross country agonistico.
Due mountain bike che propongono un’interpretazione leggermente diversa del proprio segmento, sebbene sempre sulla stessa lunghezza d’onda. Al biker, o agonista che sia, che se la cava più che bene nei tratti veloci e vuole guadagnare qualcosa in più in termini di reattività saremmo propensi a consigliargli la Supercaliber mentre la Scalpel la consiglieremmo invece a quelli alla ricerca di una maggior sicurezza in discesa e che magari pensano di sconfinare anche in un utilizzo trail ride, seppure con tutte le attenzioni richieste da escursioni ridotte.
Per leggere le recensioni approfondite su questi due mezzi:
Test Cannondale Scalpel Hi-MOD 1