Diciamo la verità, la maggior parte dei mountain biker possiede una front da cross country. Il motivo predominante sta nel fatto che la front è sinonimo di semplicità, dal momento che non avendo un carro ammortizzato non richiede la manutenzione che invece necessita una biammortizzata, ma i motivi possono essere anche altri, ad esempio il peso inferiore, il prezzo inferiore a parità di componenti o semplicemente perché si è soliti uscire su percorsi dal fondo non particolarmente tecnico e sconnesso e, quindi, si desidera sfruttare la massima reattività che solo una front è in grado di sfoderare.

Capita, però, che il biker si faccia prendere dalla voglia di esplorare nuovi percorsi, stanco magari dei soliti che affronta oppure solo per mettersi alla prova al di là dei soliti trail. Ecco che allora si accorge dei limiti del proprio mezzo da XC, che tutto ad un tratto scopre essere più nervoso del solito, meno stabile e che non perdona facilmente gli errori che si fanno. La bici è sempre la stessa e anche chi la guida, quello che è cambiato è il percorso, che proprio per questo richiede un approccio diverso dal solito, un po’ meno rilassato ma di certo potrebbe venire in aiuto avere anche una bici diversa dal solito.

Niente paura, non è necessario comprarne un’altra, alle volte bastano anche piccoli upgrade per ritrovarsi un mezzo in grado di affrontare con maggior sicurezza i trail più ostici del consueto. Non si parla, qui, di percorsi all mountain/enduro, che richiederebbero una bici diversa e con geometrie più adeguate e non parliamo neanche di stravolgimenti della natura del proprio mezzo, come la sostituzione della forcella con una avente una maggior corsa, che oltre ad essere un upgrade molto dispendioso andrebbe a sconvolgere anche le geometrie della bici oltre che sollecitare un telaio che non è stato progettato per accogliere una simile forcella. Ci riferiamo semplicemente a degli upgrade dal costo abbastanza abbordabile che siano in grado di rendere il proprio mezzo da XC un po’ più gradevole da guidare su sentieri un po’ più impegnativi del solito. Andiamo a vedere quali.

Gomme più aggressive

Partiamo dalle gomme, che sono il punto di contatto della mtb con il terreno e che proprio per questo sono fondamentali per migliorare il feeling nella guida. Sarà opportuno scegliere, quindi, coperture di sezione leggermente più ampia, seppure sempre entro i limiti imposti dall’ampiezza di forcella e carro oltre che dalla larghezza del canale del cerchio. Non avrebbe senso, ad esempio, montare una gomma da 2.6″ di sezione su un cerchio avente un canale da 23 mm di larghezza, visto che il risultato sarebbe una gomma dal profilo fin troppo arrotondato, con relativa strozzatura della gomma in corrispondenza dei fianchi che determinerebbe derive incontrollate della stessa gomma nei cambi di direzione, con una guida meno precisa. Se il cerchio lo consente, avendo ad esempio una larghezza interna da 23/25 mm si potrebbe optare per gomme da 2.4″, in modo da sfruttare un maggior volume di aria e, quindi, una maggior impronta a terra, ovvero maggior grip in ogni situazione.

Ovviamente si sceglierà una gomma anche con un battistrada più aggressivo, ovvero con tasselli più pronunciati, più ampi, più squadrati e magari dotati anche di intagli sulla sommità, in modo da garantire maggior presa sul fondo, soprattutto nelle curve più dissestate.

Anche la mescola è fondamentale, per cui si potrà optare per una più morbida del solito, magari optando al posteriore per una mescola differenziata, ovvero più dura nella parte centrale, a favore della scorrevolezza, e più morbida sui fianchi, a favore del grip in curva.

Di seguito trovate un interessante approfondimento sulla scelta delle gomme:

Sella più confortevole

Nel cross country si prediligono le selle non particolarmente morbide, in modo da non disperdere l’energia impressa sui pedali. Si potrà, invece, in questo caso scegliere un modello dall’imbottitura più generosa oppure con uno scafo meno rigido, ma anche con la punta arrotondata e morbida, in modo da essere più confortevole quando si avanza in punta di sella nell’affrontare le salite.

Di seguito trovate un tutorial sul montaggio e regolazione della sella:

Reggisella telescopico

Ormai gran parte dei telai da XC sono predisposti per accogliere i reggisella telescopici con passaggio del cavo all’interno del piantone, quindi con buona probabilità potrete montare questo tipo di reggisella anche sulla vostra front. In caso contrario dovrete optare per un reggisella telescopico con passaggio esterno del cavo. In ogni caso non esagerate nella scelta dell’escursione, non essendo abituati può bastare anche un reggisella da 100 mm di corsa.

Qui trovate il video tutorial per il montaggio:

Manopole lock-on

A volte delle buone manopole possono fare la differenza nel feeling con la propria mountain bike, soprattutto nelle situazioni più critiche, quando solo una manopola lock-on, ovvero con collarino bloccabile, è in grado di garantire la massima stabilità. Si tratta di manopole dotate di un collarino di bloccaggio, solitamente sul lato interno se non addirittura su entrambi i lati (in questo caso più che altro per un utilizzo enduro/downhill), che una volta serrato è in grado di scongiurare eventuali rotazioni indesiderate che possono, invece, accadere con le classiche manopole in neoprene o comunque prive di questo bloccaggio.

Di seguito trovate un utile tutorial sul montaggio/smontaggio delle manopole:

Manubrio più largo

Solitamente su una front da XC si trova montato di serie un manubrio da 700/720 mm di larghezza. Un manubrio più largo è in grado di garantire una maggiore stabilità alle alte velocità, sebbene anche una minore reattività del mezzo. E’ opportuno, quindi, scegliere una larghezza consona alle proprie aspettative, oltre che alla propria corporatura. Non ha senso, infatti, montare un manubrio da 800 mm di larghezza (misura diffusa nel downhill) per un utilizzo trail ride, laddove invece ne basterebbe uno da 740/760 mm. Ovviamente i biker di statura bassa, quindi con spalle relativamente più strette rispetto ai biker più alti, sarà opportuno che preferiscano un manubrio non eccessivamente largo.

Attacco manubrio più corto

Una volta montato un manubrio più largo si può recuperare qualcosa in termini di reattività del mezzo andando ad installare un attacco manubrio più corto. Solitamente una front da XC propone, di serie, misure da 70, 80 se non addirittura 90 mm di lunghezza per questo componente. Si potrà, quindi, optare per una lunghezza da 50/60 mm, senza quindi andare troppo a stravolgere la propria posizione in sella.

Dischi freno più grandi

Maggiore è il diametro del disco del freno e minore sarà la forza necessaria da esercitare alla leva del freno per rallentare il mezzo. Una front da XC, salvo casi particolari, in genere monta dischi da 160 mm di diametro, per cui si potrebbero sostituire con dischi da 180 mm, oppure lasciare al posteriore quello originale e montarne uno da 180 mm all’anteriore.

Ora che avete trasformato la vostra front da XC in una front da trail ride non aspettatevi di aver mantenuto lo stesso peso di partenza del vostro mezzo. Per questi upgrade il prezzo da pagare, oltre alla spesa, sarà un certo aumento di peso, sebbene possa considerarsi comunque trascurabile rispetto alla maggior sicurezza e divertimento che vi garantirete nell’esplorare nuovi sentieri.