Il Grande Ghiacciaio di Verra è un richiamo irresistibile e nonostante le velature che rendono il cielo lattiginoso ed incolore mi costringe a voltarmi spesso indietro. Sono diretto in Val d’Ayas, per un giretto tranquillo e rilassante: percorrere il Ru Courtod è l’oggetto di questa cavalcata in quota, al cospetto dei ghiacciai del Rosa.

Il tracciato di questo antico canale irriguo sembra fatto apposta per appagare l’occhio. A dire il vero per meglio godere dello spettacolo del Grande Ghiacciaio di Verra si dovrebbe percorrere il Ru nel senso contrario a quello qui proposto, ma in fondo è questione di gusti, e poi la discesa a valle sarebbe meno interessante…

Così parto da Periasc, direzione Champoluc-Saint Jacques: pochi chilometri che scelgo di percorrere seguendo una carrareccia/sentiero che corre a destra del torrente Ayas (sinistra orografica). E’ il tracciato della pista da fondo che collega le due località, peccato che proprio in questo periodo siano in corso lavori di scavo che mi costringono ad abbandonare il tracciato originale per seguire un tortuoso sentierino che corre più alto con alcune asperità e brevi tratti non pedalabili: questa scocciatura iniziale mi rende un po’ nervosetto, al punto che nel superare un tratto roccioso inciampo banalmente a velocità pari a zero rimediando una bella botta sul fianco!

A parte questo spiacevole contrattempo il sentiero è anche bellino e consente di planare proprio al centro di Champoluc, dove si attraversa il torrente e si continua seguendo il percorso vita pedonale che senza alcuna difficoltà porta a sbucare sull’asfalto nei pressi degli impianti di risalita di Frachey. Un breve tratto di bitume in pronunciata salita ed eccomi alla testata della val Ayas, in frazione St Jacques mt 1705: si deve continuare ancora per poche decine di metri sino alla località di Blanchard, ove è posto il bivio per il vallone di Nana (a sinistra) ed il Pian di Verra (a destra).

Svolta a sinistra dunque, per iniziare subito la salita che porterebbe- se percorsa integralmente – al rif Tournalin: ci sono stato secoli fa, e sarebbe bello ritornarci, ma  oggi le gambe proprio non girano e mi devo accontentare di arrivare fino all’alpe Nana dessus q. 2048 mt , dove intercetto il Ru Courtod, che seguirò integralmente in direzione sud verso valle.

Si percorre una breve galleria non illuminata (meglio portarsi una pila..) ed un successivo tratto di breve discesa che abbandona il tracciato del canale per riprenderlo poco oltre dopo una breve ma intensa risalita… E dopo quest’ultima fatica comincia una bellissima cavalcata in falsopiano a fianco del Ru: si alternano tratti suggestivi  nel bosco ad altri aperti sulle magnifiche praterie alpine di Antagnod, il sentiero è divertentissimo da guidare e quasi privo di difficoltà (a parte qualche piccolo equilibrismo per superare radici, ponticelli in legno e altri piccoli ostacoli naturali).

Questa magnifica balconata finisce dopo circa 8,5  chilometri, in località Pian delle Dame: da qui si segue a sinistra in discesa una veloce sterrata che conduce all’area attrezzata di Barmasc ed in seguito, alternando tratti di sentiero ad altri di sterrato, si giunge a Lignod. Un divertente ultimo tratto a gradini consente di evitare l’asfalto e porta nei pressi di Corbet, dove si intercetta la pista da fondo che corre a fianco del torrente e riporta a Periasc.

Un bellissimo e facile percorso per tutti, degna conclusione della stagione della mountain bike nel suo scenario più affascinante, quello delle alte quote. Ed ora speriamo che le montagne, desolatamente prive di neve anche alle quote più elevate, mettano al più presto il loro mantello bianco…

Testo e foto di Fabrizio Godio