Lo sport in generale insegna molto e lo fa ancora di più quando praticato in forma agonistica. E’ in gara, infatti, che si possono apprendere “lezioni” che poi possono tornare molto utili in altri appuntamenti agonistici, ma anche nella vita quotidiana. Abbiamo chiesto quindi ad alcuni atleti qual è stata la prima lezione che hanno appreso in gara ed ecco le loro esperienze.
Jessica Bormolini – Enduro
Se devo pensare alla prima cosa che ho imparato durante una gara devo tornare indietro di tanti anni. Le prime gare che ho fatto erano di mtb quindi la partenza non è individuale ma in gruppo. Direi che come prima cosa, ho dovuto imparare a controllare l’ansia, in partenza e durante la gara.Quando si aspettava quello sparo o quel fischio per partire, il mio cuore batteva come non mai, la mia tensione era altissima. Partiti, poi, volevo vincere a tutti i costi e quindi l’ansia si concentrava sulla mia pozione in classifica. È stato difficile riuscire con gli anni a controllare questa emozione, ma una volta gestita, è tutto molto più piacevole!
Michele Casagrande – XC/Granfondo
L prima lezione? È difficile ricordarmi, sono passati tanti anni da quando ho iniziato a gareggiare e sinceramente di lezioni ne prendo ancora tante anche adesso che ho quasi 35 anni! Però ricordo particolarmente una gara, la mia seconda in mtb, era il 2000, pioveva e c’era tantissimo fango, arrivai in un vigneto da fare a piedi, non alzai la bici ma la feci scorrere. Dopo qualche metro la bici si fermò, c’erano due blocchi di fango che bloccavano le ruote (erano i tempi del v-brake), quel giorno imparai che in certe situazioni è meglio mettere la bici sulle spalle.
Gioele De Cosmo – XC
Credo che la cosa più importante sia di gestire bene le energie, mi è capitato più volte di partire troppo forte e finire molto male.
Andrea Gamenara – Enduro
Partiamo col dire ce c’è sempre da imparare in ogni uscita e ogni gara. Mi ricordo che una delle mie prime gare, per precisare a Sanremo, guardando i più forti vedo passaggi per me impossibili, ci provavo ugualmente ma ovviamente cadevo o mi incasinavo. In quel momento mi è stato detto “non esiste una linea giusta o una sbagliata”. Subito lì per lì non capivo poi mi sono fatto spiegare: la linea giusta è quella dove ti senti più veloce e soprattutto che ti dà più sicurezza. Questo consiglio me lo sono tenuto stretto per molti anni.
Emanuele Grimani – Downhill
La prima lezione che ho imparato in gara senza dubbio è stata alla mia seconda gara di downhill. Avevo poca esperienza e soprattutto non usavo la testa, era la gara di casa e volevo vincere ma la carica mi ha portato a esagerare e ho avuto un brutta caduta. Da quella lezione ho imparato molto, soprattutto a usare la testa prima di tutto, a gestirmi sempre dando il massimo. Queste cose mi hanno portato ad avere molti risultati in uno sport comunque rischioso come il downhill.
Alex Lupato – Enduro
Sinceramente ho iniziato a correre parecchi anni fa e non ricordo bene… Credo che una delle cose principali sia stata comunque la gestione della fatica in gara e il non doversi mai arrendere o abbattere! Comunque durante l’anno e a ogni gara si impara sempre qualcosa a mio avviso e devi andare a lavorare successivamente su quello per cercare di migliorarti. Altra cosa importante, non si impara solo correndo ma anche ascoltando chi ha più esperienza di te! C’è sempre da imparare insomma!
Marco Orsenigo – Enduro
Sicuramente la prima lezione che ho imparato è stata la grande importanza relativa all’alimentazione e all’idratazione, sia durante la gara che prima. È importantissimo nella settimana precedente alla gara alimentarsi correttamente per arrivare alla gara pieni di energie e riposati. Durante la gara invece è fondamentale rimanere idratati, ovviamente se si può con l’aiuto di sali minerali, ma senza esagerare, per evitare l’effetto contrario. Il cibo che si utilizza dev’essere specifico, ma di certo non sono io a dovervi dire che il pane con il salame non va bene.
Marcello Pesenti – Enduro
La prima lezione importante, anche se banale, (perché non ascolto quasi mai i consigli e devo provare le cose in prima persona) che ho imparato è stata dopo due anni che andavo in mtb e gareggiavo. Era il 2016 alla gara di Enduro World Series di La Thuile, la gara era su due giornate. La prima la conclusi al 24° posto, la seconda giornata non avevo recuperato le fatiche del giorno precedente ed ero troppo stanco per tenere i ritmi che il giorno prima riuscivo a tenere ma ci provai lo stesso. Alla fine in tre prove speciali caddi cinque o sei volte e finii 39°. Da lì ho capito che per correre in coppa c’è bisogno di un gran allenamento.
Nicholas Pettinà – XC/Granfondo
Ho imparato fin da subito nelle prima gare che non c’è margine di errore. Ci sono regole da rispettare e non si transige. Orari di partenza e rispetto per gli avversari. Cose scontate ma quando ero allievo ho avuto bisogno di imparare sul campo direttamente certe lezioni. Una volta da junior forai in gara. Cambiai la ruota da un amico fuori dal box, pensavo si potesse fare e via. Quando i giudici hanno tentato di fermarmi io sono scappato via. Poi logicamente mi hanno identificato e me la sono cavata con un sonoro richiamo dalla federazione e dal mio team di allora. Successe anche un’altra volta un episodio simile… e poi diventai molto più ligio e rispettoso.
Lorena Zocca – XC/Granfondo
La prima lezione che ricordo di aver imparato in gara in realtà è una doppia lezione: non lasciare mai nulla di intentato e non dare mai niente di scontato a priori. Ci sono stati appuntamenti che si preannunciavano “facili” in cui invece mi è capitato di dover sudare le proverbiali sette camicie per ottenere il risultato a cui ambivo, così come gare in cui mai prima della partenza avrei scommesso su un risultato che poi invece alla fine è arrivato. Affrontando le gare con questo spirito riesco a tirare fuori il meglio di me e alla fine posso dire di essere pienamente soddisfatta del risultato ottenuto, indipendentemente dalla posizione in classifica.