In una sola stagione agonistica e a soli 17 anni di età si può dire che Gaia Tormena abbia conquistato successi che atleti anche di fama internazionale non ci riescono in tutta una vita. Il fatto poi che sia un’italiana ci riempie d’orgoglio e speriamo che questi suoi successi possano contribuire ad elevare sempre di più il livello della disciplina del cross country eliminator.

Età: 17 anni.

Vive a: Aosta.

Musica preferita: ascolta diversi generi di musica a seconda dell’umore.

Hobby: ascoltare musica e fare attività all’aria aperta in compagnia di amici.

Percorso preferito: adora qualsiasi percorso che sia tecnico.

©Alessandro Di Donato

MTB-VCO: Ciao Gaia, ci dici quando e perché hai cominciato ad andare in mountain bike?

Gaia Tormena: Ciao! Ho iniziato ad andare in bici sin da piccolissima e sono entrata a far parte del team locale all’età di 5 anni e mezzo. La bicicletta mi ha sempre affascinata. Mi ponevo sempre degli obiettivi e raggiungerli era la più grande felicità! Il primo obiettivo è stato quello di togliere le rotelle, poi c’è stato quello di fare i primi “surplace” e più avanti quello di sostituire i pedali flat con le tacchette. La prima volta che le ho usate non riuscendo a sganciare sono finita in un cespuglio di ortiche!

MBV: Ti ricordi qual è stata la tua prima gara e com’è andata?

GT: La prima gara è stata una gara promozionale a Saint Vincent. Ricordo che avevo 4 anni e mezzo, non avevo già più le rotelle e la bici mi era stata prestata. Sono arrivata prima, ho vinto una grossa coppa (io ero piccola e quindi mi sembrava gigante) e un casco con le fiamme e degli occhi che serviva ad incentivare la sicurezza dei bambini in bici. La vittoria ha scatenato in me una voglia matta di fare altre gare!

MBV: Il 2019 si conclude per te con un bilancio più che positivo. Possiamo definirlo un bilancio tutto “d’oro”, viste le medaglie d’oro conquistate ai Mondiali, agli Europei e ai Campionati Italiani nell’XC Eliminator, ma anche il successo finale in Coppa del Mondo. Vale la pena però andare con ordine, partendo dall’Italiano XCE in Val Casies, dove da Juniores hai conquistato il titolo 2019. Cosa ci racconti di quella gara?

GT: L’Italiano XCE era un appuntamento a cui tenevo particolarmente poiché proprio su quel tracciato nel 2016 vinsi la mia prima maglia tricolore. Il tracciato mi piaceva e questo mi ha dato una grande carica! Sapevo di poter far bene perché tornavo da una vittoria in Coppa del Mondo in Francia il week end precedente e perché negli scorsi anni con papà ci siamo sempre divertiti a comparare i miei tempi con quelli delle Elite e lo scarto non era mai eccessivo. Quello che però mi metteva qualche preoccupazione è che non avevo mai corso contro atlete del calibro di Greta Seiwald, Anna Oberparleiter e Eva Lechner e non sapevo come avrebbero potuto affrontare un evento come l’Italiano Eliminator. In finale c’è stata battaglia soprattutto nei primi 100 metri poi ho cercato di fare un buco in modo da non dover prendere rischi inutili nell’ultima parte di gara. All’arrivo ero felicissima! Quello che fino a quel momento faceva parte della “lista dei desideri” ero riuscita ad “aggiungerlo al carrello”.

©Michele Mondini

MBV: Dopo è arrivata la medaglia di bronzo agli Italiani Team Relay ed il 4° posto agli Italiani XCO di Lamosano, ma il meglio doveva ancora arrivare, con l’oro nell’XCE. Ci parli un po’ della tua gara di Brno?

GT: Brno è stata un’esperienza fantastica. Era la mia prima convocazione con la nazionale italiana e nella settimana in cui siamo stati via ho festeggiato il mio compleanno! La prima gara che dovevo affrontare era l’eliminator venerdì. È stata una gara durissima perché siamo partite dagli ottavi di finale (mentre di solito partiamo dai quarti). Arrivati alla finale ero davvero stanca. L’ho detto al CT Mirko Celestino e lui mi ha spronata dicendomi che era l’ultima, che poi ce ne saremmo andati in albergo e non avrei più dovuto girare su quel circuito. Ho fatto del mio meglio e ce l’ho fatta. Anche la bellissima maglia bianca/azzurra con le stelle gialle era mia. Abbiamo cantato tutti insieme l’inno di Mameli e arrivati in hotel ho ricevuto un applauso dagli altri ragazzi della nazionale. Sapere che quell’applauso era per me mi ha fatta emozionare. Vincere un titolo rende felici ma non ti cambia la vita da un giorno all’altro. Infatti io qualche ora dopo ho sentito la sveglia suonare e ho iniziato a prepararmi perché avevo un’altra gara che mi aspettava, quella XCO. Ero stanca dal giorno prima ma indossavo la maglia azzurra e ad una gara con quella maglia non si rinuncia mai! Sono rimasta delusa perché non sono riuscita a soddisfare le mie aspettative (anche se minime). In più mi sono anche fatta male a un dito per una caduta ridicola al primo giro. Capita…

MBV: Poi è arrivato un ferragosto decisamente caldo per te a Waregem, in Belgio, dove hai conquistato il titolo iridato XCE. Quali sono le emozioni che hai provato in quella giornata?

GT: Ahahah, proprio caldo no, il giorno della gara ha piovuto ed eravamo sotto le tettoie con giacconi e coperte. Comunque sia in Belgio sono riuscita a realizzare un sogno. Ci ho messo parecchio tempo a realizzare quello che avevo conquistato. Durante il viaggio di ritorno andavo a guardarmi le foto di Schurter, della Courtney e mi dicevo “cavolo, ma quella che hanno dato a me è proprio uguale alla loro”. Un’emozione indescrivibile. Come direbbe mio papà “tanta roba!”.

MBV: La ciliegina sulla torta è arrivata poi a settembre, con il successo finale in Coppa del Mondo. Ti aspettavi quel risultato?

GT: Alla vigilia ero abbastanza tranquilla perché con le vittorie precedenti avevo un buon margine e mi sarebbe bastato un 11° posto. Volevo comunque far bene e mi sono fatta sfuggire la vittoria per pochissimo. Ho però conquistato la generale e ora guardo quel trofeo tutti i giorni, mi riempie di orgoglio e mi sprona ad allenarmi bene in vista della prossima stagione. Di sicuro ad aprile non avrei mai nemmeno pensato di partecipare al circuito di Coppa del Mondo, figuriamoci di vincerlo!

MBV: Forse non tutti sanno che quest’anno ti sei anche messa in evidenza nell’enduro, conquistando il titolo italiano Juniores a La Thuile, tra l’altro terza assoluta. Ci saranno altre partecipazioni in questa disciplina?

GT: Esatto. Avevo fatto il mio debutto in questa disciplina l’anno scorso dopo qualche uscita con Corrado Herin. Avevo vinto il titolo tra le Allieve e quest’anno ho voluto buttarmi di nuovo. Essendo troppe poche Junior abbiamo corso con le Elite. Il percorso di La Thuile era davvero tosto e sono rimasta molto soddisfatta del bronzo. L’anno prossimo punto a parteciparvi di nuovo, è troppo divertente!

MBV: Hai un tuo idolo nel mondo del cross country?

GT: Non un singolo idolo. Cerco di trarre ispirazione dai vari atleti. Ammiro ad esempio la tecnica della Neff, la potenza di Schurter e la facilità nel vincere di Van Der Poel, ahahah.

MBV: Normalmente quanto tempo dedichi all’allenamento?

GT: Il tempo di allenamento è davvero molto variabile. Nel periodo scolastico non è molto e le ore di allenamento vengono programmate a seconda della mole di studio. D’estate vanno molto a sensazione. Se sono stanca me ne sto in giardino a prendere il sole.

MBV: Ci descrivi la/le bici che hai utilizzato in questa stagione? E il prossimo anno?

GT: È dal 2015 che corro con bici Carbonrace, una piccola azienda valdostana. Ho per le gare una front, molto reattiva che uso per le eliminator e per le cross-country scorrevoli, e una full per le gare più tecniche. Sono entrambe equipaggiate Shimano Deore XT/XTR. La forcella è la Fox 32 SC Factory e i copertoni sono di Vittoria. Su entrambe le bici ho installato una mousse nella ruota posteriore (personalmente ho una guida aggressiva e pesante e la mousse mi permette di limitare i danni dovessi entrare troppo decisa su un rocky garden). La full monta il nuovo XTR a 12 velocità. Mi ci trovo davvero bene e l’anno prossimo correrò con lo stesso marchio ma ci sarà qualche novità.

©Vélo Vert

MBV: Quali obiettivi ti poni per la prossima stagione?

GT: Per la prossima stagione voglio ripartire non dico da zero ma da uno. Cercherò di dare il mio meglio, sapendo già che una stagione come questa sarà quasi impossibile da ripetere. L’obiettivo che mi pongo è quello di crescere, fare ancora esperienza e portare a casa qualche medaglia nel corso della stagione.

MBV: Grazie dell’intervista Gaia ed in bocca al lupo per la tua prossima stagione agonistica!

GT: Grazie mille a voi! Evviva il ciclismo!

©Alessandro Di Donato