Come vi avevamo promesso nel nostro precedente test di prodotti Gist, abbiamo avuto modo di provare un altro prodotto dell’azienda trevigiana, questa volta un casco pensato per un utilizzo dal trail ride all’enduro.

DESCRIZIONE

L’Esk propone un disegno incentrato alla massima sicurezza, con il suo profilo avvolgente che arriva a coprire la nuca e le tempie in maniera generosa.

Si basa su una costruzione I-Molding, con un guscio in EPS (polistirene espanso) rivestito in policarbonato antigraffio con stampaggio diretto.

Per la ventilazione si affida alle 23 ampie aperture, che garantiscono il passaggio di aria in combinazione con i canali opportunamente realizzati nella zona frontale.

Un frontale che presente, inoltre, una retina a protezione dagli insetti integrata alle imbottiture frontali, che troviamo anche come ricambio nella confezione.

Le imbottiture interne sono rimovibili per un eventuale lavaggio e avvolgono bene anche la zona posteriore.

La visiera si integra perfettamente al frontale del casco. La sua posizione è regolabile in maniera continua senza attrezzi.

Le regolazioni sono previste per le fasce di ritenzione e per la circonferenza, in quest’ultimo caso in maniera continua mediante un pomello posteriore.

Per la chiusura l’Esk sfrutta il sistema Quick Lock, un particolare sistema a cricchetto che consente di slacciarlo con una sola mano.

Il peso da noi rilevato del casco in taglia L/XL è stato di 303 grammi. L’Esk è disponibile nelle taglie S/M (52-58 cm) ed L/XL (56-62 cm) e nei colori Dark, Nero Arancio, Nero Verde, Nero Rosso, Nero Azzurro, Bianco Nero. E’ in vendita al prezzo di € 63,00.

Info: gist-cycling.com

IL TEST

Il disegno dell’Esk è molto avvolgente. Una volta indossato il casco aderisce perfettamente alla testa e non presenta ingombri evidenti grazie ad un profilo ribassato.

Regolare le fasce risulta molto semplice ed è pratica anche la regolazione della circonferenza e dell’altezza, utilizzando il pratico pomello di regolazione facile da usare con una sola mano e anche con il guanto. 

Abbiamo trovato molto valido il sistema a cricchetto adottato per la chiusura/apertura dell’Esk. Per l’apertura basta utilizzare una sola mano, tirando la fascetta ben individuabile anche con il guanto. Il sistema si fa apprezzare anche per la possibilità di regolare la chiusura su diverse posizioni, una caratteristica che si può sfruttare ad esempio quando, nel corso di una lunga salita, si vuole allentare un po’ la chiusura oppure quando d’inverno si indossa un sottocasco che, andando a creare uno spessore tra casco e testa, necessita di mantenere la chiusura leggermente allentata, seppure in posizione ancora sicura visto che finché non si tira la fascetta la chiusura rimane bloccata.

Anche nei tratti maggiormente sconnessi e veloci l’Esk ha sfoggiato un’eccellente stabilità, facendosi apprezzare anche per la buona ventilazione garantita nelle giornate più calde, nonostante l’ampia superficie di copertura offerta da questo casco. Nelle stesse giornate, inoltre, abbiamo apprezzato anche la presenza della piccola rete frontale che ha contribuito a tenere lontano gli insetti.

Le imbottiture interne si sono dimostrate confortevoli fin dalla prima uscita e non hanno mai generato alcun tipo di pressione. Si apprezza, inoltre, la presenza del morbido sottogola, che viene sfruttato anche per tenere insieme le parti eccedenti delle fasce nel caso non si volessero tagliare.

La visiera consente una minima regolazione della sua posizione, sebbene abbiamo preferito lasciarla sempre nella sua posizione più bassa, dandoci l’impressione in questo caso di essere correttamente collocata in una posizione neutra.

Con un peso abbastanza contenuto per la sua destinazione d’uso e lo stesso dicasi per il prezzo, l’Esk ha dimostrato sul campo un elevato rapporto qualità/prezzo che lo rende molto appetibile per quei biker che sono più attratti dalla sostanza che dalle proposte dei marchi più blasonati.